Lavori al Chiesone, Comitato Per San Concordio: “Come per i Quartieri social, non c’è il consenso dei cittadini”

Il gruppo: “Più che un ‘percorso partecipativo’ quella del Comune è stata un’informazione, una gestione a posteriori del consenso”
Lavori al Chiesone, non si fa attendere la polemica del Comitato Per San Concordio: “Il secondo incontro partecipativo del Pinqua – scrive il gruppo – è stato una fotocopia del primo: praticamente tutti i cittadini intervenuti hanno detto, con abbondanza di motivazioni, che questi progetti (in particolare le case popolari all’ex Borella e la destinazione a polo dei giovani del Chiesone, senza valutare di farlo dentro le mura e senza rimettere in discussione la costruzione della piazza coperta), non li vogliono”.
“L’amministrazione – prosegue il Comitato – ha chiarito che l’opzione zero, cioè la possibilità di dire ‘no’ ai progetti, non è contemplata nel percorso partecipativo. È stato un deja vu, un Quartieri social di San Concordio bis: i finanziamenti sono strettamente vincolati ai progetti, i progetti sono già stati decisi e verranno portati a Roma tra pochi giorni, modifiche o alternative non sono possibili sennò i finanziamenti si perdono”.
“Più che un ‘percorso partecipativo’ – concludono – quella del Comune è stata un’informazione, una gestione a posteriori del consenso, identica a quella fatta con i Quartieri social. In sostanza il Comune ha detto ‘è così o così, e se non vi piace, fatevela piacere, altrimenti siete i soliti cattivoni che dicono di no a tutto'”.