Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati

4 marzo 2021 | 15:36
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Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati
Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati
Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati
Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati
Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati
Quartieri social, a San Concordio lavori per mobilità, decoro e verde pubblico quasi ultimati

Sopralluogo del Comune alle opere per un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro in attesa del cantiere alla Montagnola e all’ex Gesam

Dopo il sopralluogo a San Vito – dove a breve sorgerà la nuova e coloratissima casa civica di quartiere – oggi il ‘tour’ si è tenuto a San Concordio, terra di comitati e di polemiche ma che vede anche ultimati molti degli interventi inseriti nella programmazione dei Quartieri social. I lavori, per un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro, dovrebbero terminare nei mesi estivi. Bel tempo – ed emergenza sanitaria – permettendo.

Nuovi marciapiedi, nuovi parchi, nuovi alberi, ma anche parcheggi, installazioni e piste ciclabili: il lungo sopralluogo di questa mattina, partito dalla rinnovata fontana pubblica in via Nottolini, è stato effettuato alla presenza del vicesindaco Giovanni Lemucchi, dell’assessora Serena Mammini, dei consiglieri comunali Pilade Ciardetti e Gianni Giannini e dalla responsabile Erp, Lorenza Cardone, che ha seguito i lavori.

“Anche a San Concordio – ha detto il vicesindaco GiovanniLemucchi – come a San Vito e Sant’Anna, i lavori social sono ormai in fase avanzata di realizzazione. Qui, in particolare, resta da completare l’intervento alla Montagnola, dove a breve partiranno i lavori, mentre sono già iniziati invece all’area ex Gesam. L’amministrazione comunale ha tenuto fede alla mission che si era data all’inizio di questa progettazione, e cioè implementare la mobilità lenta e creare nuovi luoghi di socialità per i quartieri più densamente popolati di Lucca, spazi pubblici all’aperto per lo svago e l’attività sportiva e locali al chiuso che in parte ospiteranno servizi per la comunità e che in parte saranno vissuti dai cittadini attraverso i loro stessi progetti”.

Ma vediamo quali sono stati gli interventi nel dettaglio.

In via Nottolini, proprio dietro la stazione, è stata realizzata una parte delle piste ciclabili a servizio della mobilità dolce interna al quartiere. La fontana, inoltre, storica e frequentatissima, è stata rinnovata.

Per una lunghezza complessiva di 1,5 chilometri, le piste si sviluppano da via Guidiccioni fino alla fine di via Nottolini, con un tratto che arriva fino al parco della Pace. In parte sono a senso unico di percorrenza, distribuite ai due lati della carreggiata (in via Guidiccioni e l’ultimo tratto di via Nottolini) e in parte si presentano in carreggiata unica a doppio senso di percorrenza (il tratto di via della Formica, via Consani e parte di via Nottolini). Complessivamente l’intervento è costato circa 710mila euro. I materiali utilizzati sono il calcestruzzo architettonico e la pitturazione a terra della pista: il percorso è stato infatti realizzato per la maggior parte in sede protetta; in alcuni tratti con l’utilizzo della sola segnaletica orizzontale. Su via Guidiccioni sono stati costruiti dei nuovi marciapiedi. Anche sul tratto di via Nottolini che corre davanti alla stazione sono stati realizzati nuovi marciapiedi ed è stato inserito un elemento architettonico per la sosta, con tre panchine e una cartellonistica per le informazioni in corrispondenza dell’uscita dalla stazione, illuminato con luci a led e arricchito da elementi a verde.

La piazza di via Urbiciani è stata riqualificata con il rifacimento della pavimentazione, l’inserimento di nuovi marciapiedi e la ridistribuzione dei posti auto. Nella zona di via Passamonti è stata inserita una piccola area giochi, uno sgambatoio per cani, due fontane (una dentro e una fuori dallo sgambatoio) e un’area per la sosta con tre panchine e nuove alberature. Il parco Saharawi è stato completamente rinnovato: sono stati sistemati e, laddove necessario, trapiantati i precedenti alberi, con successiva ripiantumazione di nuove specie adatte al contesto. L’area a verde risulta inframezzata da spazi attrezzati per i giochi, anche inclusivi, dei bambini. Per la pratica sportiva sono presenti un campetto da calcio, un campo da pallavolo e un percorso ovale che può essere utilizzato per ogni tipo di attività: a piedi, per correre, per andare in bicicletta e per pattinare. La parte collocata nella porzione più a sud del parco è stata invece suddivisa in 14 piccoli orti pubblici e 5 cassettoni per persone con difficoltà motorie: a breve, come ha dichiarato il vicesindaco Lemucchi, il Comune darà via al bando per l’assegnazione di questi piccoli lotti. Adiacente agli orti, completa la dotazione del parco un campo da bocce. In programma anche l’idea di installare telecamere di sorveglianza – onde evitare furti negli orticelli – o reti più alte.

In piazza Aldo Moro, la piazza forse più contestata dai comitati di quartiere, sono stati razionalizzati i posti auto, è stato realizzato un nuovo sistema di raccolta delle acque meteoriche – fino a pochi mesi fa, infatti, dopo ogni temporale la piazza si allagava – tre aiuole con la piantumazione di nuove alberature, è stata rinnovata l’illuminazione pubblica, costruiti nuovi marciapiedi in asfalto-natura e quelli già esistenti sono stati adeguati alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche. Gli interventi di queste aree pubbliche sono costati complessivamente circa 3 milioni e 100mila euro.

“Purtroppo andare a fare i lavori e modificare quartieri storici è complesso, trovare un equilibrio non è così scontato. Ne siamo consapevoli ma come amministrazione vogliamo anche lasciare un impronta del nostro tempo – ha spiegato l’assessora all’urbanistica Serena Mammini – I progetti dei Quartieri Social che stanno progressivamente realizzandosi a San Concordio si intersecano con la nuova progettazione a cui stiamo lavorando e che presenteremo a marzo nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare-Pinqua, con l’obbiettivo di ottenere nuovi, importanti finanziamenti per il territorio. Al centro della nostra proposta ci sarà il recupero dell’ex oleificio Borella, dove l’amministrazione intende ricavare nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e servizi per tutti a piani terra. Questo sarà il cuore di una proposta più ampia che intende attivare un importante processo di rigenerazione urbana su un’ampia area che si sviluppa tutt’intorno alla zona degli ex Macelli, comprendendo da una parte la zona della stazione con il terminal bus e dall’altra l’area ex Gesam di San Concordio”.

“Possiamo dirci soddisfatti del lavoro fin qui fatto – hanno commentato i consiglieri Pilade Ciardetti e Gianni Giannini – e dei risultati che arriveranno al termine. San Concordio è stato ed è tutt’ora oggetto di interventi importanti che molti cittadini dimostrano già di apprezzare, vivendo quotidianamente questi nuovi spazi pubblici. L’amministrazione ha investito importanti risorse e ci auguriamo che questo processo di rinnovamento possa proseguire con i nuovi progetti che parteciperanno al bando Pinqua”.

Bei lavori, sì, ma ancora non bastano. Ad intervenire anche un residente in via Tofanelli: “Siamo molto felici dei lavori che sono stati fatti in piazza Saharawi – ci ha raccontato Andrea – i bambini sono sempre qui a giocare fin da quando è stata inaugurata, è stato veramente un gran successo. Però via Urbiciani è diventata veramente invivibile: un tempo qui si poteva passeggiare tranquillamente, mentre adesso le macchine sfrecciano a tutta velocità. Apprezziamo tanto questi lavori, ma forse è bene mettere anche più pattuglie sulla strada per controllare ed eliminare una volta per tutte questo problema”.