Ville, gastronomia e Puccini: ecco il turismo post Covid nella Piana di Lucca

E’ stato presentato il Piano di gestione dell’Ambito turistico. All’interno un’analisi dei flussi ferma al 2019 e le nuove strategie per attirare i viaggiatori del domani sul territorio
Cos’era il turismo di ieri e cosa ne sarà del turismo di domani nella Piana di Lucca? Inutile dire che la pandemia cambierà anche il modo di viaggiare. A partire dalla fotografia di ciò che è stato, però, è possibile tracciare nuove rotte per intercettare le diverse esigenze dei turisti e dei territori. E’ da questo presupposto che nasce il Piano di gestione dell’Ambito turistico della Piana di Lucca, documento redatto dal Centro studi turistici di Firenze, per l’organizzazione e la gestione della destinazione turistica dei Comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo e Villa Basilica fino al 2025.
Un documento diviso in due parti – pre Covid e post Covid – dove a partire dall’analisi dei flussi e della domanda turistica ferma al 2019 sono state elaborate nuove strategie per traghettare il cambiamento. Strategie che partono dal potenziamento di quei prodotti che rendono unico il brand Piana di Lucca. E dunque potenziamento dei percorsi di esplorazione delle ville e dei palazzi dislocati sul territorio, ma anche valorizzazione dei prodotti gastronomici locali senza dimenticare la storia della musica, a partire proprio dagli itinerari di Giacomo Puccini. Adesso il Comune di Lucca procederà a individuare attraverso un avviso pubblico l’Agenzia di gestione della destinazione, che sarà scelta fra gli operatori con licenza di Agenzia di viaggi o Tour operator. L’agenzia si occuperà della costruzione e promo-commercializzazione di prodotti e servizi turistici, fornirà prenotazioni alberghiere, trasporti, tour, escursioni e quant’altro sia necessario a qualificare e incrementare i flussi.
Questi i punti chiave del Piano di gestione dell’ambito turistico della Piana di Lucca, illustrato questa mattina (19 marzo) dagli assessori Stefano Ragghianti per il Comune di Lucca, Lucia Micheli per Capannori e Martina Cagliari per Altopascio.
“In questi mesi abbiamo lavorato con attenzione al Piano di gestione dell’ambito turistico, un documento complesso diviso in due parti – spiega Ragghianti -. La prima riporta un’analisi della domanda e dell’offerta turistica mentre la seconda guarda alle prospettive di ambito dei sei comuni della Piana. E’ La fotografia di un mondo che non c’è più, di un mondo che si ferma al 2019 e che non potrà tornare com’era. Un’immagine che immortalava la presenza sul nostro territorio di un forte settore extra-alberghiero, di una forte presenza della microimpresa e un maggior numero di turisti stranieri rispetto alle presenze di viaggiatori italiani. Allo stesso tempo i nostri punti di debolezza possono diventare punti di forza. Da qui abbiamo dobbiamo partire per guardare avanti e incanalare le bellezze diverse che offre il territorio, da quelle architettoniche a quelle paesaggistiche, in un’unica soluzione turistica che sia allo stesso tempo unita e variegata. Questo documento guarda al futuro e alla necessità di lavorare di più e in meglio in termini di ripartizione delle competenze e promozione di prodotti turistici omogenei”.
Il Piano di Gestione della destinazione fa riferimento al territorio dei sei Comuni che, nell’insieme, ha una superficie di 441 chilometri quadrati e una popolazione di circa 165 mila abitanti. L’Ambito turistico della Piana di Lucca fino all’anno 2019 ha infatti registrato circa 730 mila presenze, distribuite in circa 450 strutture ricettive ufficiali. La ricettività extralberghiera è risultata prevalente, rappresentando il 62% dei posti letto totali, anche se ha intercettato solamente il 43% dei flussi turistici ufficiali. I mercati esteri hanno rappresentato la quota più elevata (58% delle presenze), grazie in particolar modo a quello inglese, americano e tedesco, che insieme hanno prodotto un quarto dei flussi turistici dell’ambito. L’Ambito nel suo complesso presentava una stagionalità piuttosto ampia: da aprile a ottobre si è registrato il 73% dei flussi turistici (nei mesi di luglio e agosto il 26,6%).
Sempre l’ambito turistico della Piana di Lucca, fin dalla sua fase di start-up, ha individuato e definito 10 prodotti turistici tematici mentre dal confronto con gli operatori locali, sono emerse alcune proposte di miglioramento strutturate su 7 materie diverse, finalizzate a rafforzare i fattori di competitività e di sostenibilità: logistica e trasporti; informazione e comunicazione; promozione e commercializzazione; coordinamento degli eventi; accompagnamento alle imprese; rapporto tra gli operatori privati e le pubbliche amministrazioni; sostenibilità ambientale. All’interno di quatrro laboratori di co-progettazione, gli operatori hanno inoltre lavorato a sviluppare tre specifici prodotti turistici: quello delle ville e palazzi lucchesi, quello dell’enogastronomia e quello legato a Puccini e la musica.
“Al centro delle prospettive che abbiamo individuato ci sono i prodotti del territorio, a partire dalle ville e dai palazzi lucchesi, dalla gastronomia e dalla musica di Puccini – entra nel dettaglio la referente dell’ufficio di ambito del Comune di Lucca Laura Goracci -. A breve apriremo un avviso pubblico per scegliere l’agenzia di destinazione, ovvero chi ci darà una mano ad occuparci della promozione dei prodotti turistici, fornirà trasporti per tour ed escursioni per incrementare la motivazione al viaggio del turista. Turista che tornerà per fare un’esperienza diversa dal passato. Abbiamo già preparato anche i prodotti di comunicazione che verranno presentati a breve, così come la campagna media dedicata ai principali prodotti turistici. Entro l’estate poi, faremo una nuova profilazione dei visitatori per capire meglio qual è l’offerta turistica a medio termine. Allo stesso modo vogliamo continuare gli workshop dedicati agli operatori locali per co-progettare al meglio la gestione dei prodotti turistici”.
“Essere qua oggi è già un segnale importante di ripartenza – commenta Cagliari -. Lavorare in rete ci aiuterà a superare questa fase e a dare risposte nuove a problemi nuovi, con offerte turistiche capaci di valorizzare l’ambito nella sua interezza mettendo in luce le bellezze di ogni territorio anche attraverso l’integrazione delle iniziative che i vari Comuni hanno già messo in atto”.
“Sappiamo che il settore turistico è stato uno dei più colpiti degli effetti dell’emergenza sanitaria – conclude Micheli -. Il nostro obiettivo è pensare a una ripresa con modalità necessariamente diverse, che ovviamente riserva molte incognite. Niente sarà più come prima, siamo certi che ci saranno esigenze diverse ma il nostro territorio ha tanti punti di forza: oltre alle città d’arte abbiamo borghi diffusi, abbiamo le ville e i palazzi e una forte rete paesaggistica ed escursionista sulla quale sarà improntato il nuovo turismo. Tre elementi ci possono sostenere in questa nuova sfida: il bisogno di sinergia e collaborazione a vari livelli, dagli stakeholder e alla competenza regionale, la consapevolezza delle potenzialità che ben si intersecano con le nuove e esigenze e la profilazione del nuovo flusso turistico per capire in quale direzione investire”.
E’ possibile leggere l’intero documento al link: http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20269.