Storie di sigaraie: si presenta il libro di Simonetti sulla Manifattura tabacchi

Evento online organizzato dalla Cgil di Lucca
La Manifattura Tabacchi di Lucca fornisce agli studiosi un ampio e vasto terreno per approfondimenti, analisi e saggi. L’argomento della storia del tabacco, la “scoperta” lucchese, la fabbrica, il lavoro femminile declinato, in questo particolare opificio, nel mestiere artigiano e manuale delle sigaraie. Centinaia di donne che in una “fabbrica insalubre” costruiscono il futuro dei loro figli, che crescono nell’incunanbolo, lo spazio che l’azienda ha creato per sostenere le madri e per non perdere l’esperienza di queste donne lavoratrici.
Questo è solo un assaggio della storia che della Manifattura Tabacchi, raccontata più ampiamente nel libro di Simonetta Simonetti Storia del lavoro femminile. La Manifattura Tabacchi di Lucca, una fabbrica di pubblica utilità, che verrà presentato domani (22 marzo) con una videoconferenza organizzata dalla Cgil Lucca, accessibile attraverso la propria pagina facebook. L’evento si terrà alle 15 alla sede della Cgil Lucca, e verrà moderato dalla Segretaria provinciale Cgil Lucca, Mariarosaria Costabile. Oltre all’autrice, che avrà modo di presentare la propria opera, interverrà anche l’avvocatessa Francesca Lorenzetti, e saranno presenti per raccontare la loro testimonianza personale due ex lavoratrici della fabbrica che si trovava in centro storico, prima di essere trasferita fuori dal centro storico a causa delle esalazioni insalubri che ammorbavano la città.
Il libro è denso di narrazione storica, con un’ampia rassegna di memorie di vita quotidiana delle lavoratrici dell’opificio, nel quale, negli anni venti e trenta, oltre 3000 persone si adoperavano per trasformare 2000 tonnellate di tabacco in sigari ogni anno. Il saggio fornisce anche una ricostruzione della storia delle leggi e delle normative che hanno mutato il lavoro femminile, grazie al quale le donne lucchesi, solitamente di origine contadina, che iniziarono a lavorare nelle fabbriche sorte in città, poterono finalmente emanciparsi.