Porta Elisa, la tribuna sarà intitolata a Erbstein

26 marzo 2021 | 11:45
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Porta Elisa, la tribuna sarà intitolata a Erbstein

La mozione passa in Consiglio comunale nonostante alcune critiche arrivate da parte dell’opposizione

La tribuna dello stadio Porta Elisa sarà intitolata allo storico allenatore rossonero Erno Egri Erbstein. Lo ha deciso, approvando una delle mozione all’ordine del giorno, il consiglio comunale di ieri sera (26 marzo).

Il noto tecnico ungherese, di origini ebraiche, guidò la Lucchese durante gli anni d’oro in cui la squadra raggiunse l’agognato traguardo in serie A, ottenendo a fine campionato il piazzamento al settimo posto, ma costretto a lasciare la città a causa delle leggi raziali emanate dal nazi-fascismo.

L’intitolazione dello Stadio a Egri Erbstein è una discussione che è salita alla ribalta della cronache e aveva ricevuto critiche da alcuni movimenti della destra lucchese, da sempre vicini agli ambienti calcistici. Durante il Consiglio comunale nel giorno della Memoria, occasione in cui venne proposta la cittadinanza onoraria per l’allenatore alla presenza della figlia Susanna Egri, da parte di alcuni consiglieri comunale da sempre contrari, si era intuita una certa apertura quantomeno all’intitolazione a Erbstein della tribuna coperta.

La mozione presentata dal Consigliere comunale Claudio Cantini, approda quindi in Consiglio:
“L’idea di intitolare ad Erbstein lo stadio comunale cittadino o una parte di esso non nasce con l’ordine del giorno di cui sono primo firmatario insieme ad altri consiglieri – spiega il consigliere Claudio CantiniSono vari anni che se ne parla ed è stata rilanciata con forza proprio nell’evento del 2015, da varie personalità e settori della nostra città, storici, giornalisti, associazioni culturali. Dopo mesi di sospensione, dovuti al fatto che parti della città preferiscono si continui tuttavia a chiamare lo stadio col nome ‘Porta Elisa’, l’argomento è tornato in discussione nel Consiglio del 26 gennaio scorso nel quale abbiamo attribuito la cittadinanza onoraria alla figlia Susanna. Anche la carta stampata ha rilanciato il dibattito dal quale è emersa una convergenza sull’intitolazione della tribuna coperta al grandissimo personaggio e allenatore che fu Erno Egri Erbstein. Quindi, a questo punto, riteniamo che i tempi siano maturi e che oggi sia il momento più adatto per procedere col dedicare a lui questa importante parte di stadio che ricordiamo esiste sin dagli anni Trenta, con un notevole interesse architettonico, e per questi motivi bene tutelato”.

Chi è Erno Egri Erbstein e cosa rappresenta per la città di Lucca? “Quasi tutte le grandi squadre di calcio sono ricordate per i loro allenatori, basti pensare all’Inter di Helenio Herrera, alla Juventus di Trapattoni prima e di Lippi poi, al Milan di Sacchi, alla nazionale di Bearzot – prosegue il consigliere Cantini –. La Lucchese di Erbstein fu una grandissima squadra: il tecnico ungherese di origini ebree riuscì in soli tre anni a portarla dalla Prima divisione (ora serie C) in serie A, risultato tutt’ora ineguagliato, e riuscì ad arrivare settimo in serie A, risultato migliore di tutti i tempi per la squadra della nostra città. Questi risultati furono interrotti solo ed unicamente dalla promulgazione delle sciagurate Leggi razziali da parte del regime fascista che, nel 1938, costrinsero Erbstein e la sua famiglia a lasciare Lucca per raggiungere Torino, con loro grande dispiacere come ha ricordato la figlia Susanna Egri. Il ritorno a Budapest, la reclusione in un campo di lavoro e il ritorno dopo la guerra a Torino, fu uno degli artefici della costruzione del Grande Torino fino alla tragica morte a Superga. Per questo invito tutti ad andare a leggere la sua storia sui molti articoli, libri e siti che narrano di lui nonché a vedere i cortometraggi e lungometraggi che ne parlano”.

Secondo il consigliere Cantini, questa intitolazione è importante anche per un altro aspetto: “Negli ultimi anni, prima della pandemia che ha causato la chiusura al pubblico degli stadi, abbiamo purtroppo assistito ad una recrudescenza di fenomeni razziali portati avanti da gruppi estremistici di destra all’interno degli stadi italiani. Sinceramente penso che il ruolo di Consigliere Comunale, debba essere anche un ruolo educativo; credo quindi che l’intitolazione della tribuna dello stadio a Erno Egri Erbstein possa essere un gesto per porre attenzione a questi fenomeni esecrabili che occorre condannare duramente e limitare con tutte le forze quando ci sarà la riapertura al pubblico degli stadi”.
“La speranza – conclude – è che questa intitolazione, dopo questi ultimi anni complicati e non certo con risultati brillantissimi, possa portare fortuna e rilanciare la squadra cittadina verso più importanti traguardi che la nostra città si augura e sogna da tempo”.

Il consigliere comunale di opposizione Fabio Barsanti, da sempre vicino alla tifoseria della Lucchese, che inizialmente aveva espresso un’apertura sull’intitolazione della tribuna coperta a Erbstein, si dimostra comunque scettico di fronte alla mozione:Propongo al Consiglio di rinviare la discussione per una questione di metodo e tempistiche – dice Barsanti –. Il momento vede la squadra della Lucchese in grosse difficoltà sportive, inoltre è in discussione anche il progetto sulla realizzazione del nuovo stadio che Lucca possa avere uno stadio nuovo. Chiedo quindi di sospendere la discussione in attesa di vedere quale sarà il futuro di stadio e squadra. Rimango favorevole al riconoscimento ma non sono d’accordo con i metodi”.

Il consigliere di opposizione, Minniti si dice contrario alla mozione, considerando l’intitolazione della sola tribuna quasi come un insulto alla memoria dell’allenatore che si meriterebbe riconoscimenti più importanti: “Questa proposta è un insulto – dice – lo stadio di Lucca non è all’altezza del nome di questo allenatore, tifosi e cittadini chiedono che tutto lo stadio nuovo sia intitolato a Erbstein“.

Critico anche il consigliere Massimiliano Bindocci: “Credo che ci sia un problema di fondo se la mozione è ferma da tre anni, anche sullo stadio chiedo che venga coinvolto nelle scelte, chi lo stadio lo vive veramente, tifosi e sportivi. Chiedo che si apra un processo partecipativo sulle iniziative da portare avanti che riguardano lo stadio e la Lucchese”.

Replica il consigliere Cantini: “In risposta a Minniti dico che la figlia è stata sentita e non è in alcun modo risentita e ha accolto con piacere l’intitolazione della tribuna al padre – risponde – Come ho detto in premessa, sono anni che se ne parla e sull’argomento ci sono stati molti dibattiti e anche ultimamente i quotidiani hanno ripreso l’iniziativa con dei sondaggi di opinione, ci sono consiglieri che vivono lo stadio e che si ritengono favorevoli, anch’io sono stato parte della società lucchese e penso che il sondaggio tra i tifosi sia stato ampiamente fatto. Non vedo motivo di rinvio ed è anche buon auspicio per il proseguimento del campionato della Lucchese”.

Barsanti rimane critico: “Rinnovo l’invito al rinvio della mozione, che al tempo nasceva da un questione politica, per alcuni atti per i quali si erano creati disguidi tra stampa e tifosi, cerchiamo di non strumentalizzare la storia. Il mio invito è rinviare la discussione in un momento più opportuno”. Anche Bindocci sottolinea che un sondaggio sulla stampa non è un processo partecipativo.

La mozione viene comunque messa al voto ed approvata con 30 voti favorevoli, un astenuto (Barsanti di Casapound) e un contrario (Massimiliano Bindocci), sui 32 consiglieri presenti.