Consorzio di bonifica Toscana Nord, avanti tutta con i nuovi led

Prosegue il programma di sostituzione dei vecchi punti luce
Procede a grandi passi il programma messo in atto dal Consorzio 1 Toscana Nord per sostituire i punti luce tradizionali con impianti a led, che ha già ottenuto un calo del 50 per cento sul consumo di energia elettrica, in soli due anni. Dopo gli interventi nelle tre sedi e in cinque impianti idrovori, nel 2021 si procede in altre 6 stazioni idrovore. Minor consumo di energia, minor produzione di CO2 e migliori condizioni di lavoro.
La riduzione dei consumi è tema caro al presidente del Consorzio di Bonifica, Ismaele Ridolfi ed uno degli argomenti chiave dell’Amministrazione, che ha avviato da tre anni a questa parte una vera rivoluzione energetica in tutti i settori.
“La nostra impronta di carbonio sta calando visibilmente negli ultimi anni – dice soddisfatto il presidente Ismaele Ridolfi – Dapprima con la scelta di fornitori certificati di energia elettrica prodotta unicamente da fonti rinnovabili, poi l’acquisto di auto elettriche, il potenziamento dei sistemi fotovoltaici in dotazione dell’ente e il processo progressivo di efficientamento energetico delle sedi e degli impianti idrovori. Un grande lavoro che vede direttamente impegnato tutto il nostro settore ambiente.”
Dati alla mano, la sostituzione dei punti luce di vecchia generazione (a incandescenza, alogeni e a neon) con le nuove tecnologie a led, ha portato una riduzione di circa il 50 per cento dei consumi per ogni settore aziendale in cui è stato attivato il processo di rinnovamento. Dagli uffici nelle sedi principali, alle stazioni idrovore, fari, plafoniere e lampioni, oggi consentono di risparmiare complessivamente quasi 15 mila euro all’anno, che tradotto significa meno 64 mila kilowatt ora all’anno.
Il minore consumo di energia corrisponde a una riduzione immediata dei costi del Consorzio e quindi, ad un risparmio per le tasche dei contribuenti, ma è soprattutto un segnale importante per l’ambiente in termini di riduzione di emissioni di anidride carbonica. Senza considerare i minori costi di manutenzione richiesti dagli impianti a led, che hanno anche il vantaggio effettivo di illuminare meglio gli ambienti di lavoro evitando i dannosi inquinamenti ottici dei sistemi tradizionali e rendendo più confortevoli gli spazi.
“Da tre anni abbiamo deciso di puntare con forza sul settore energetico con l’uso di tecnologie avanzate che producono risparmi e vantaggi diretti sia per i lavoratori che per l’ambiente. – conclude Ridolfi – Forti dei risultati raggiunti, il progetto di efficientamento proseguirà anche nel 2022 fino al completamento di tutti gli impianti idrovori gestiti dall’ente”.