Manifattura sud, si infiamma il dibattito in consiglio comunale. Il sindaco: “Non c’è nulla di deciso”

I consiglieri di Fdi e del gruppo misto abbandonano: “È una seduta del tutto inutile”
Nuovo round in consiglio comunale sul project financing per la manifattura sud. L’assise straordinaria, richiesta dal sindaco Alessandro Tambellini, è stata una nuova occasione nuova occasione in cui maggioranza e opposizione hanno discusso su un tema che da un anno occupa il dibattito politico in città.
“Questo consiglio comunale è stato richiesto da me per aggiornare tutti i consiglieri sul tema manifattura sud – esordisce il primo cittadino -. Sulla parte nord, a causa delle note vicissitudini, i lavori termineranno tra circa un anno e mezzo. Sulla parte sud ci è giunta circa un anno fa una proposta, che all’inizio si prefigurava come manifestazione di interesse. Il tema centrale riguarda ancora l’esecuzione di un opera pubblica, con aree a parcheggio e piazza coperta. Un opera che ha un costo stimato dal proponente di 14 milioni, che chiede anche un intervento dell’ente pubblico. Il comune contribuisce attraverso un paio di operazioni: la prima è la cessione degli edifici che stanno attorno all’opera pubblica. Il contributo dell’ente pubblico, che tornerà proprietario dopo il tempo di concessione di circa 40 anni, per legge non può superare il 49% del valore del bene. Il recupero della parte sud della manifattura è fondamentale, anche in vista delle operazione nella parte nord. Il recupero diverrebbe abbastanza monco senza quello della parte sud, che è quindi fondamentale. Quando la proposta ci è giunta è stata giudicata di interesse proprio per questo. Come tutte le proposte, anche quella che è giunta al Comune è possibile accettarla, rifiutarla o accettarla con condizioni. Noi abbiamo scelto la terza posizione. Sulla manifattura in questi mesi ne abbiamo ascoltate di tutti i colori e molto spesso sono state dette cose di poco senso e di poca consistenza. Ripeto: attendiamo la risposta del proponente, che ancora non ci è giunta. Non c’è nulla di deciso”.
“La Fondazione Crl ha l’obbligo di intervenire sul territorio, è scritto sul proprio statuto – ribadisce Tambellini -. Quando si dice della perdita della proprietà del complesso manifattura sud si dice una cosa sbagliata. È vero che ci sarà una gara, ma il proponente ha tutti gli interessi a portare avanti l’operazione. Una cosa la voglio ribadire: la questione baluardo è stato del tutto tolta. Si è detto addirittura che volevamo vendere le Mura. Le passerelle sono ipotesi percorse già dalla soprintendenza del passato, ricordo che una è già presente presso la Casa del Boia. La manifattura resta un complesso con una valenza produttiva forte: riportare funzioni produttive contemporanee all’interno di quell’edificio è di notevole importanza per l’intera città. Avere 300 persone in quel luogo a lavoro giornalmente sarebbe valore di espansione per il centro storico e non solo. Un luogo di ricerca, di studio e di approfondimento che nel nostro contesto non sono così diffusi. Questo è un elemento trainante e di alto valore. Un luogo di cultura, con uno spazio di oltre 2mila metri quadri. L’abitazione è ridotta a dimensioni limitate e io la valuto positivamente per far sì che ci sia un presidio costante. L’area di parcheggio qualifica in qualche modo i servizi della città. Tutto questo prevede una prospettiva per Lucca, la proposta che ci è giunta però che deve essere modificata. Adesso attendiamo le decisioni del proponente, noi speriamo in una risposta positiva che poi darà via l’iter che vedrà la conclusione con la gara dei lavori”.
Il sindaco risponde alle polemiche: “Non ci sono atti conclusivi, chi ha criticato e criticato ha parlato al vento. Tutti coloro che favoleggiano dovrebbero sentire l’impegno di dirci come si recupera la manifattura in tempi brevi, con quali soldi e con quali scopi. Venite pure con delle proposte chiare, precise e serie. L’esperienza insegna che non è tanto difficile il recupero in sé, in questo caso lo è anche quello, ma è complicata la gestione. Tutti i grandi diffusori di polvere vengano allo scoperto con progetti concreti. Prima di criticare si abbia visione diverse, prospettive diverse e soluzioni differenti. In Comune non ci sono gruppi di sprovveduti o di matti non in grado di valutare ciò che ci viene proposto. C’è stato un ampio lavoro di revisione. Un sentito ringraziamento ai dirigenti e ai collaboratori esterni per il lungo ed estenuante lavoro. Ripeto: gli atti conclusivi eventualmente verranno discussi in consiglio comunale. L’unico interesse che questa amministrazione ha perseguito è quello della comunità lucchese”.
A sorpresa i consiglieri Enrico Torrini e Cristina Consani (gruppo misto) e Marco Martinelli, Simona Testaferrata e Nicola Buchignani (Fdi) abbandonano la seduta.
“Condivido le considerazioni che il sindaco ha fatto sul proponente, la nostra migliore garanzia, e sull’opportunità di restituire la manifattura alla città – commenta Torrini – . Non sappiamo ancora se il proponente accetterà o no la nostra proposta. Potevamo aspettare la risposta per discutere e ricordo che stiamo vivendo un momento difficilissimo per la pandemia: per questo io e la consigliera Consani abbandoniamo la seduta e devolviamo il gettono al fondo per le imprese”.
“Anche noi riteniamo impropria la convocazione del consiglio comunale in questa fase – le parole di Martinelli -. Siamo in una fase in cui aspettiamo una riposta del proponente, tutto può chiudersi con un nulla di fatto. Siamo a parlare del niente: si discute e si dibatte ma domani può arrivare una risposta che blocca tutto il procedimento. Oggi siamo di fronte ad una pandemia che ha portato devastazione anche nel nostro territorio, sia dal punto di vista sanitario che economico. Mi aspettavo un consiglio comunale su queste tematiche. Una cosa vorrei ribadirla: il progetto sulla manifattura non è dell’amminsitrazione, ma è proposto dalla Fondazione Crl. Per le motivazioni che ho espresso anche noi di Fdi abbandoniamo la seduta e devolviamo il gettone al fondo di solidarietà per le imprese e per le famiglie”.
Così il capogruppo di SiAmo Lucca Remo Santini: “Anche noi devolveremo il gettone di presenza, però rimaniamo perché abbiamo studiato le carte e ci piace affrontare la questione. Anche questa sera ho sentito un sacco di inesattezze e di offese nei nostri confronti, le facce di bronzo non sono le nostre. Dopo ben sei mesi siete arrivate alle nostre conclusioni, avete anche speso 100mila euro in consulenze. Nel documento protocollato a settembre c’erano scritte le stesse cose, non abbiamo parlato a vanvera caro sindaco Tambellini. Le prime tre proposte non erano ricevibili e ricordo che la seconda proposta dal sindaco è stata definita come un buon progetto in una trasmissione televisiva. Il 25 febbraio, grazie anche ad una mobilitazione per questa castroneria, è stata fatta una delibera di giunta bocciando completamente le tre precedenti proposte. Una domanda: visto che le avete rigettate, ritenete che con queste tre proposte i privati volessero lucrare? Avete fatto un arrosto dopo l’altro, avete fatto tutto il contrario di tutto, avete anche negato l’accesso ad alcuni atti. Con la scarsa trasparenza e la voglia di andare avanti a tutti i costi, siete voi che vi siete trovati davanti ad un muro, è questa maggioranza che sta mettendo a rischio l’operazione manifattura non l’opposizione cattiva. Il vostro atteggiamento ha minato fin qui il percorso, con la scarsa trasparenza anche in altri soggetti che avrebbero voluto farsi avanti”.
“In questi 9 anni di governo della città avete avuto una mancanza di visione – prosegue Santini -, anche sulla manifattura è il Comune che deve avere le idee ben chiare su ciò che farsi. Noi una proposta alternativa l’abbiamo lanciata, in cui era previsto anche un parcheggio da mille posti auto. Con il progetto Coima-Fondazione il parcheggio non aumenta di un solo posto auto. In questi mesi Coima ha cambiato mille versioni. Questo progetto è tutto fuorché una rigenerazione. Dal 2019 non c’è mai stato un momento di confronto con la cittadinanza. Avete fatto un capolavoro politico, anzi due: siete riusciti a ricevere critiche da qualsiasi parte e avete allontanato Marchini – per le posizioni contrarie al progetto sulla manifattura – dimostrando arroganza e mancanza di democrazia. Noi riteniamo che la manifattura debba assolutamente rimanere di proprietà pubblica, il project è inutile perché non aumenta i parcheggi”.
Sul tema interviene anche il consigliere di Difendere Lucca Fabio Barsanti: “Mi fa un po’ specie l’uscita di scena di qualcuno da questo consiglio. Io sono contento per questo consiglio comunale importante, no alla strumentalizzazione. Il discorso del sindaco però è una fotocopia, quello è vero. Il Comune finita la concessione tornerà proprietario dei parcheggi, no degli immobili della manifattura. Il Comune ha chiesto un atto di impegno affinché il proprietario degli immobili non potrà cederli a terzi? C’è da fare chiarezza su vari aspetti. Se non ci fosse stata tutta questa mobilitazione anche da parte dei cittadini, non saremmo arrivati a questa bocciatura da parte della giunta. Anche voi vi siete evitati una cantonata. Problema piazzale Verdi: anche qui vogliamo risposte concrete sul taglio degli alberi. La mancanza di partecipazione da parte dei cittadini su questo progetto è lampante, si assiste ad un ping pong privato. Basta arroganza da parte della maggioranza e del sindaco, è fuori luogo”.
La replica del consigliere di ‘Sinstra con’ Daniele Bianucci: “Consiglio comunale inutile? I consiglieri di opposizione lo hanno richiesto per tre volte e adesso se ne escono con queste esternazioni. L’intervento del consigliere Remo Santini non l’ho proprio capito, un esercizio di retorica incomprensibile. Non sono per nulla d’accordo alla proposta dei mille parcheggi alla manifattura. Lasciamo da pare le polemiche e costruiamo un fronte comune. Non possiamo lasciare la manifattura in quello stato. Riportare attività nella manifattura è una grande opportunità per il futuro: siamo convinti che è il lavoro a dare dignità ai luoghi. Su questo siamo tutti d’accordo, mettiamo da parte le polemiche strumentali. Facciamo sì che una parte consistente della manifattura sia dedicata ai giovani. Tremila metri quadri da dedicare alle politiche giovanili della città. L’invito è quello di mettere da parte le polemiche in una sfida così importante, costruiamo un largo fronte per i prossimi passaggi da affrontare insieme”.
Il capogruppo di Lucca Civica Claudio Cantini: “La maggioranza ha seguito un percorso lineare, non è stata di certo l’opposizione a determinare alcune scelte. Il capolavoro politico lo abbiamo imparato da SiAmo Lucca visto che il loro gruppo si è diviso a metà proprio su questo tema. A Santini voglio dire un’altra cosa: bella l’alternativa di progetto espressa, sarebbe però opportuno precisare dove sono i soldi per realizzarla. L’opposizione vuole trasformare la città in un ‘Luna Parking’, una città piena di parcheggi. Ci siamo messi contro tutti i partiti e le associazioni? Sì, ma quante sono le persone che fanno parte di queste sigle? Mi sembrano sempre le solite persone che si ripropongono. Noi dobbiamo pensare al bene dell’intera comunità: crediamo in questo progetto. Il recupero della manifattura sarebbe importantissimo per il rilancio della nostra città”.
Il consigliere di Lei Lucca Marco Barsella: “Stasera discutiamo un tema importantissimo e non condivido le parole di una parte dell’opposizione. La questione è di interesse trasversale e la ricostruzione fatta dal sindaco è stata importante anche per i cittadini. Dobbiamo guardare a tutto il progetto nel complesso, tutta l’area deve essere rivitalizzata in modo integrato. Dobbiamo restituire dignità a quest’area, la proposta di Coima è un’occasione che non va gettata alle ortiche. È la via più realistica e veloce per recuperare quell’area. Reputo positiva questa evolversi delle proposte, nel rispetto anche del lavoro dei tecnici. È importante evitare che quest’area diventi una città all’interno della città”.
Alla discussione si unisce anche il consigliere M5s Massimiliano Bindocci: “Il consiglio non è interessante? Ricordo che i fuggitivi di stasera erano a farsi le foto con me per la richiesta del primo consiglio comunale straordinario. Evidentemente stasera non hanno niente da dire e hanno deciso di distinguersi andando via. Su questo argomento si è dato il peggio, tra cattiverie fino all’epurazione di Marchini. Sulla manifattura non si discute, non c’è trattativa. Ho la sensazione che ci sia un patto politico, cosa legittima. È la più brutta partita che si sta giocando. È mancata completamene una discussione ampia sul tema. I progetti iniziali erano inguardabili. Iniziamo a pensare a dei progetti che stiano in piedi discutendone con la cittadinanza. Va fatta una valutazione seria, fermate le macchine a capiamo insieme cosa serve davvero alla città”.
Il capogruppo del Pd Roberto Guidotti: “Un consiglio inutile? Io stasera ho imparato molte cose. Ho sentito l’editoriale del giornalista Santini, grazie anche a Barsanti: ci hanno spiegato il progetto che noi non conoscevamo, in questo periodo abbiamo giocato a birilli. Voi volete chiarezza ma è inutile, fate finta di non capire. Abbiamo visioni diverse, però siete stati bravi a far passere delle falsità. Io vi invidio, essere sicuri di tutto quello che affermate è una forza. Noi non ce l’abbiamo, però siamo onesti: abbiamo fatto anche errori, ma li riconosciamo, Abbiamo modificato il percorso e siamo giunti ad una conclusione. Siamo una forza di governo e dobbiamo fare delle scelte a differenza dell’opposizione. È un progetto che può diventare importante per la città”.
Chiude la discussione il sindaco Tambellini: “A me arrivano avvisi di attenzione sulla manifattura quasi quotidianamente. Abbiamo necessità di aprire l’area della manifattura, di farlo rivivere secondo le funzioni che sono proprio della città. Ho il diritto e il dovere di fidarmi di chi investe sulla città, la Fondazione. Il comune di Lucca può pensare di conservare la manifattura are nord e sud per il futuro? Si pensa che il Comune abbia risorse illimitate? Noi stiamo trattando come si deve, rispondendo come in questo caso. Non era una proposta da scartare a priori, è una proposta di interesse. Basta favoleggiare”.
In votazione due odg: il primo a firma di Minniti (primo firmatario), Bindocci, Barsanti, Santini, Borselli e Di Vito con la richiesta dell’attivazione di un percorso partecipato con i cittadini per il progetto della manifattura sud, il secondo della maggioranza, dove tra i vari punti si prevede l’iter partecipativo dei cittadini.
Dopo l’ultima discussione della lunga seduta, l’odg Minniti è stato bocciato (19 contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto). Ok all’odg Guidotti (20 favorevoli e 5 contrari).