Manifattura sud, Panchieri (Pd) replica all’opposizione: “Basta fantasticare”

Il segretario del circolo centro storico: “Le parole hanno un senso e un peso, soprattutto quando ad usarle sono rappresentanti delle istituzioni”
“Parlare sistematicamente di volontà di ingannare la popolazione e di tenere nascoste le pratiche è molto grave e non è più tollerabile”. Così il segretario del circolo centro storico del Partito democratico Roberto Panchieri replica ai consiglieri dell’opposizione che ieri (13 aprile) hanno accusato la maggioranza di “aver taciuto” il progetto depositato da Coima sulla parte sud dell’ex Manifattura Tabacchi.
“Le parole hanno un senso ed un peso, soprattutto quando ad usarle sono rappresentanti delle istituzioni – va avanti Panchieri -. Parlare, a proposito di chi governa la città, di ‘sistema di regime’ e di ‘oligarchia’ non solo è ignobile, ma significa non conoscere a fondo il senso dei termini che si usano. Il sindaco ha di nuovo indicato chiaramente nel piano attuativo lo strumento democratico che viene usato in questi casi a garanzia della città e dei suoi interessi. Chi vuole entrare in modo positivo nel confronto lo faccia con lo stile che si addice a questa città, non invocando strumenti di partecipazione non applicabili in questo caso (legge 46 del 2013) per affermare che l’amministrazione non vuole la partecipazione”.
“Evitiamo di fantasticare su possibili finalità speculative o privatistiche delle due passerelle, che avranno solo lo scopo di collegare le Mura con una porzione rilevante di città rigenerata, anch’essa pubblica. Siamo in attesa della risposta della Fondazione Cassa di Risparmio dopo un lavoro duro e certosino del tavolo tecnico. Certamente limiti ci sono stati, soprattutto nei primi mesi, quando si è faticato a capire fino in fondo tutte le implicazioni del project financing – conclude la nota -. Detto questo è bene comprendere che il bivio è tra chi intende portare Lucca nella modernità e nel futuro e chi crede di difendere Lucca propinandoci in modo anacronistico la riscoperta dell’eroico Castruccio, senza valutarne il ruolo nei tempi in cui è vissuto, ed il rilancio dei Terzieri, da diffondere anche nelle periferie della città, addirittura come possibile strumento di sviluppo economico. Cerchiamo, almeno, di non scadere nel ridicolo”.