Mobilità sull’area vasta: via al tavolo per un piano integrato tra Lucca, Pisa, Livorno e Firenze



Questa mattina (7 maggio) a palazzo Orsetti l’incontro tra gli assessori per definire le priorità del nuovo testo
Superare le logiche campanilistiche per intercettare il treno dei finanziamenti europei. E’ questo l’obiettivo del tavolo sulla mobilità strutturato durante un incontro tra i sindaci di Lucca, Pisa, Livorno e Firenze lo scorso primo aprile e consolidato questa mattina (7 maggio) a palazzo Orsetti dalla prima riunione tra gli assessori alla mobilità dei rispettivi comuni dell’area vasta.
Sul tavolo il potenziamento della rete ferroviaria, con il raddoppio delle tratte per consentire collegamenti più rapidi tra le città e la costa, così come l’approdo dell’alta velocità tra Firenze e Pisa ma anche un potenziamento delle corsie sull’A11 tra Firenze e Pistoia e un ripensamento della Fi-Pi-Li alla quale, in ottica di sistema vasto, potrebbe aggiungersi in parallelo anche un collegamento ferroviario che integri anche “Lu” o un’ipotetica tramvia in grado di collegare i quattro territori. Tra le proposte interterritoriali non mancano poi quelle relative alla mobilità sostenibile, con l’evoluzione di piste ciclopedonali in grado di connettere i territori e renderli più attrattivi ai giovani. Il tutto per far dialogare i rispettivi Piani urbani di mobilità sostenibile (Pums) – già approvati da Lucca e Firenze – e intercettare così i finanziamenti del Next Generatione Eu e del Piano nazionale di resistenza e resilienza per investire sulla mobilità nell’area vasta.
“Il primo aprile i quattro sindaci si sono trovati a Livorno per parlare di mobilità di persone e merci – ricorda l’assessore alla mobilità di Lucca Gabriele Bove -. Un primo incontro, fortemente voluto dal sindaco di Firenze Nardella, che mette insieme forze politiche diverse per dare vita a un Piano urbano di mobilità sostenibile su area vasta e superare così la logica dei singoli territori per arrivare a un sistema di trasporti rapido, dalle ferrovie agli aeroporti fino ciclovie. Un piano che, come quello comunale, tenga conto di tutte le aree del territorio, anche nell’ottica del trasporto delle merci con nuove soluzioni integrate. Un piano che abbia come priorità l’accessibilità per dare vita a una nuova Toscana a misura di uomo”.
“Stiamo lavorando per elaborare un testo che rivoluzioni il sistema dei trasporti e delle infrastrutture – aggiunge , da remoto, l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti -. Dopo questo primo incontro ci ritroveremo nuovamente il 28 maggio a Livorno per poi presentare verso giugno il documento in Regione, con la quale avvieremo un confronto serrato per arrivare alla redazione definitiva di un testo in grado di superare le logiche del singolo territorio per investire sull’area vasta”.
“Siamo tra le prime città a tentare di mettere in piedi questo strumento che vuole integrare le singole strategie per prendere più attrattiva e funzionale la mobilità su area vasta – aggiunge l’assessora alla mobilità del Comune di Livorno Giovanna Cepparello -. Questa pianificazione consentirà di avere più forza anche per accedere ai finanziamenti che arriveranno. Dobbiamo tenere presente che il mondo che ci troveremo davanti dopo la pandemia sarà un mondo diverso, nel modo di pensare, di agire ma anche di spostarsi. L’auto privata è un trasporto che sta già invecchiando, i giovani vogliono avere la libertà di movimento con strumenti integrati, in grado di garantire spostamenti pratici e veloci”.
“Martedì in consiglio comunale voteremo un Pums che guarda già all’area vasta, così come la stessa logica della mobilità richiede, dai collegamenti stradali a quelli marittimi – conclude l’assessore alla mobilità del Comune di Pisa Massimo Dringoli -. Tra le priorità non possiamo non considerare l’alta velocità tra Pisa e Firenze, i collegamenti con la costa e con Livorno, ma anche la risoluzione dei problemi legati al traffico pesante che intasano la Fi-Pi-Li”.
Nel dettaglio, fra gli obiettivi prioritari individuati c’è quindi il miglioramento dell’intermodalità fra il mezzo privato ed il mezzo pubblico e fra il trasporto pubblico su gomma e quello su ferro; la promozione di un sistema ferroviario metropolitano caratterizzato da un collegamento rapido fra i centri maggiori e un servizio ad alta frequenza fra gli altri centri; la pianificazione di un collegamento metro tramvia che connetta Livorno-Pisa-Lucca in rapporto con il raddoppio della ferrovia tra Firenze e Lucca; il completamento delle ciclovie con ultimazione della ciclopista tirrenica da collegare alla ciclopista dell’Arno, alla ciclopista Puccini e alla Greenway Lucca-Pontedera.
E ancora l’infrastrutturazione digitale di tutte le connessioni ferroviarie e viarie dell’area interessata, unitamente al potenziamento delle infrastrutture di ricarica elettrica per i mezzi su gomma; la promozione della centralità del nodo portuale di Livorno in collegamento con l’interporto e con i poli industriali lucchesi e la potenzialità offerte della navigabilità dell’Arno collegate al porto di Livorno dal canale dei Navicelli nell’ambito del più generale quadro di collegamenti europei della rete Ten-T; il completamento del corridoio tirrenico compresa la realizzazione del lotto zero; la razionalizzazione della gestione della Fi-Pi-Li; l’accelerazione dei progetti di autostrade per l’Italia relativi alla A11 Firenze-Lucca a cominciare dalla terza corsia del tratto Firenze-Pistoia e alla realizzazione di alcuni nuovi svincoli; il sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aeroportuali Galilei e Peretola in una visione integrata e complementare”.