Arena all’ex Cavallerizza, l’ordine degli architetti: “Il concorso di progettazione in due gradi è lo strumento migliore”

13 maggio 2021 | 16:44
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Arena all’ex Cavallerizza, l’ordine degli architetti: “Il concorso di progettazione in due gradi è lo strumento migliore”

I professionisti: “Così si garantisce ampia partecipazione di cittadinanza e professionisti e un lavoro di qualità”

“Solo il concorso di progettazione in due gradi può essere lo strumento per restituire alla città l’idea progettuale migliore”. Così l’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Lucca sollecita l’amministrazione a intervenire per migliorare i processi per la programmazione e la trasformazione della città.

“Da tempo cerchiamo di porre all’attenzione delle amministrazioni l’importanza dei processi di qualità per la programmazione e gestione delle trasformazioni della città – va avanti l’ordine -. Si tratta di un nodo centrale che passa attraverso la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni verso la cultura del progetto di architettura, quale prodotto dell’ingegno a carattere interdisciplinare: strumento per l’attuazione di una strategia delle trasformazioni dell’ambiente che può garantire il conseguimento dell’interesse collettivo, che come tale deve essere equamente remunerato, indipendentemente dalla realizzazione dell’opera. Nell’ambito del supporto fornito alle amministrazioni, l’ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Lucca è stato recentemente interpellato per ipotizzare una procedura concorsuale per la realizzazione di un’arena, dedicata agli spettacoli e attività culturali, nella zona ex Cavallerizza e prato a verde interno di porta san Donato a Lucca. Riteniamo a tal proposito che solo il concorso di progettazione in due gradi sia lo strumento principe per restituire alla città l’idea progettuale migliore nell’interesse dell’intera collettività”.

“Si tratterebbe di un’operazione culturale di ampio respiro che consentirebbe un duplice risultato: garantire ampia partecipazione di cittadinanza e professionisti e favorire un meccanismo di qualità per la progettazione di un’area soggetta a regime di tutela monumentale per la quale è richiesta la competenza esclusiva dell’architetto – prosegue l’ordine -. Auspichiamo che possa essere inaugurata una lunga e proficua stagione di concorsi con tutte le amministrazioni pubbliche che sappiano garantire lo sviluppo di visioni e programmi politici, ma che al contempo garantiscano la qualità e realizzazione dei progetti finali”.

“Corre l’obbligo infine, ma non da ultimo, di sottolineare che, oggi più che mai, per le amministrazioni si pone il tema centrale non solo della progettazione ma anche della manutenzione delle città. Nel procedere verso la programmazione di nuove opere pubbliche non si deve correre il rischio di tralasciare le manutenzioni di quelle che già esistono. Ci auguriamo che gli sforzi di amministratori, dirigenti e funzionari volga verso la visione di città che possano maturare e non invecchiare e che i piani di manutenzione delle opere pubbliche non siano relegati al ruolo di mero adempimento formale, ma che assumano il ruolo centrale per il quale sono stati studiati – conclude la nota -. I recenti accadimenti, a Lucca e a La Spezia, inducono a riflettere non solo sull’importanza della qualità del progetto di un’opera pubblica, ma anche sulla gestione e manutenzione della stessa, attraverso una sapiente idea progettuale che sappia integrare il concetto di durabilità ed una coerente e continuativa azione di monitoraggio e manutenzione della stessa da perpetrarsi a cura delle pubbliche amministrazioni”.