Psicologo di comunità, Lucca si propone come ambito di sperimentazione

Il Comune ci crede e sostiene il progetto soprattutto alla luce della pandemia
Il Comune di Lucca intende promuovere la figura dello psicologo nel contesto delle cure primarie. Un progetto ambizioso sul quale l’amministrazione Tambellini sta lavorando da tempo con l’obiettivo di prevenire l’insorgere di patologie e disturbi mentali.
“La Toscana – commentano il sindaco, Alessandro Tambellini, e la consigliera comunale con delega alla sanità, Cristina Petretti – è la prima regione per consumo di anti-depressivi. Lo psicologo di cure primarie rappresenta un salto in avanti importante nella qualità della vita della nostra comunità, nella capacità delle strutture sanitarie e sociali di intercettare e prevenire problemi e disagi, e nella considerazione culturale che si ha delle patologie psicologiche e della figura stesso dello psicologo in Italia”.
Non è casuale la scelta di promuovere la figura dello psicologo di cure primarie alla luce dell’esperienza pandemica. “Stiamo vedendo e vivendo solo gli effetti più lampanti del Covid-19 – continuano -, ma le conseguenze psicologiche della pandemia arriveranno con tutta la loro complessità ed è opportuno essere capaci di rispondere, intervenire, contrastare e aiutare. Il nostro progetto si inserisce quindi in una visione complessiva di ripartenza post-pandemia, sulla base anche di quanto già sostenuto a livello regionale dall’Ordine degli psicologi e dalla mozione approvata nel Consiglio della Regione Toscana, e a livello nazionale dal disegno di iegge ‘istituzione dello psicologo di cure primarie’ (depositato in Senato a maggio 2020 dalla senatrice Paola Boldrini)”.
Il progetto dello psicologo di comunità, per il quale il Comune di Lucca si propone di diventare ambito di sperimentazione, si inserisce in quel percorso di supporto e ascolto già avviato dall’amministrazione comunale. In particolare, dopo la prima esperienza dello scorso anno, a breve partirà il servizio di supporto psicologico telefonico a favore dei cittadini, strutturato e portato avanti con la collaborazione dei soggetti del terzo settore che hanno partecipato all’avviso pubblico. L’amministrazione – visto il perdurare dell’emergenza sanitaria – intende infatti riproporre questa tipologia di aiuto alle persone colpite da sofferenze dovute alle condizioni imposte dalla pandemia.