Lucca si riapre ai turisti: un tour per immagini alla Torre Guinigi, nuova piattaforma online per visitare i luoghi simbolo della città






La piattaforma booking, operativa da oggi (18 maggio), offrirà a cittadini e turisti la possibilità di prenotare da remoto i biglietti mentre il racconto per immagini allestito nel vano scale della torre inviterà i visitatori a scoprire i tesori culturali nascosti di Lucca
Invitare i visitatori ad approfondire la storia culturale della città, agevolandoli nella gestione del tempo. E’ questo il filo rosso che lega la nuova piattaforma online di prenotazione dei biglietti ai monumenti del centro storico al nuovo allestimento di Torre Guinigi. E’ da qui, dal “grattacielo vegetale”, che la cultura lucchese segna la ripartenza in occasione della Giornata internazionale dei musei.
La piattaforma booking, operativa da oggi (18 maggio) all’indirizzo cultura.comune.lucca.it offrirà infatti ai cittadini e ai turisti la possibilità di prenotare da remoto la visita nei luoghi più importanti della città. Per adesso sul sito sono presenti la Torre Guinigi e l’Orto botanico e nel giro di poche settimane anche Torre delle Ore ma la piattaforma si aprirà anche ai monumenti, ai musei e alle mostre private. La logica è infatti quella di creare una biglietteria unica e pratica per il visitatore che potrà così scegliere quando e cosa visitare ed essere aggiornato sugli eventi particolari, come visite guidate o laboratori, che si terranno nel corso dell’anno. A breve dalla piattaforma sarà anche possibile prenotare gli spazi studio alla biblioteca civica Agorà.
Soprattutto in questo periodo di graduale ripartenza della cultura la piattaforma servirà anche a contingentare gli ingressi e ad avvisare il visitatore nel caso in cui dovessero essere ritardi nei turni precedenti. Una volta confermati prenotazione e pagamento, l’utente disporrà di un titolo certo di accesso da esibire in biglietteria e potrà evitare di stampare il biglietto: basterà infatti conservarne sul proprio cellulare l’immagine e mostrarla al personale per la vidimazione. Il pagamento è del tutto conforme al sistema PagoPa, in quanto la procedura è tracciata secondo le modalità previste dalla legge.
“Questo nuovo, importante servizio – ha commentato l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti – è prima di tutto un investimento sul presente, vista l’attuale esigenza della prenotazione anticipata, ma lo è anche sul futuro, perché l’obbiettivo finale dell’intera operazione è quello di arrivare a una biglietteria unica della cultura di Lucca, attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori. Fin da subito e nel tempo potranno aggiungersi soggetti privati che operano stabilmente in città e il servizio potrà essere utilizzato anche per eventi momentanei. Si tratterà di un luogo virtuale dove turisti, appassionati di arte e ricercatori di appuntamenti culturali potranno comporre la loro agenda, fissare i loro itinerari e acquistare i biglietti di accesso ai luoghi della città. Un modo di fare rete, affinché le principali emergenze culturali cittadine possano essere messe proficuamente a sistema”.
Non solo. I numeri dei visitatori nei primi fine settimana di maggio, come confermato dall’assessore alla cultura Stefano Ragghianti, hanno dato “buoni segnali” di una ripartenza culturale che passa proprio da Torre Guingi. E’ qui che per incentivare il turismo lento ma anche per invitare gli stessi cittadini a scoprire i tesori nascosti della città è stato allestito un racconto per immagini dei musei lucchesi. Così il visitatore, durante la salita, viene invitato a conoscere il patrimonio culturale cittadino e a sapere quanto dista dalla torre.

Dal Museo nazionale di Villa Guinigi a quello dedicato a Barsanti e Matteucci, dalla Fondazione Ragghianti in San Micheletto al Museo della Cattedrale, sono 18 i pannelli composti da immagine e testo e che saranno rinnovati ogni stagione per suggerire al visitatore nuovi percorsi da approfondire e legami culturali sul territorio. L’idea è quella di mettere a sistema le ricchezze della città, a partire dall’ingresso, curato anche questo dall’ufficio cultura e sviluppato dall’architetto Nicola Nottoli. In quest’ottica appena entrati è possibile ammirare il dipinto dell’architetto Mauro Lovi, un omaggio allo stesso “grattacielo vegetale”.