Manifattura sud, parla Tagetik: “Il progetto è il meglio per la città di Lucca, ma serve un ok prima delle ferie estive”

Ralf Gärtner sull’ipotesi di insediamento della multinazionale nella struttura: “Saremmo il primo mattone di un ecosistema di imprese di valore per l’intera Toscana”
Il progetto alla manifattura sud? Il meglio per la città di Lucca. Lo dice forte e chiaro Ralf Gärtner, vice president della divisione Taa Europe cloud strategy and operations organization della Wolters Kluwer, la multinazionale che con la Cch Tagetik vuole sbarcare con la sua sede dentro il perimetro di quella che fu la manifattura tabacchi,
Lo spiega, in esclusiva a Lucca in Diretta, in una intervista in cui più volte ribadisce come l’interesse sia tanto per il progetto e per la collocazione ma, allo stesso tempo, il tempo sta scadendo.

I contatti, peraltro, per un possibile insediamento di Tagetik nell’area della manifattura sud, risalgono a due anni fa. Un progetto fatto di contatti iniziali con i proponenti, Fondazione Cassa di Risparmio e Coima Sgr e poi via via affinatosi verso la realizzazione di un polo di alta tecnologia applicata il cui primo mattone sarebbe proprio l’azienda lucchese.
“Abbiamo iniziato a lavorare – spiega Ralf Gärtner – tutti insieme su questo ragionamento. Il progetto per l’edificio è apparso da subito molto in linea con la filosofia della Cch Tagetik, un’azienda che va veloce e che guarda veloce al futuro. Ci siamo così convinti della bontà dell’idea proposta, non solo per Lucca, ma per la Toscana in generale: un ecosistema di aziende, all’interno della manifattura, che può certamente essere interessante per Tagetik, ma lo può essere anche per la città. L’edificio è in linea con le nostre esigenze. La nostra idea, infatti, è quella di far parte come software company di un ecosistema: saremmo solo il cluster iniziale per creare qualcosa di valore per la Toscana”.
Al momento, comunque, non esistono contratti, non vi è alcuna formalizzazione di rapporti fra Cch Tagetik e Fondazione Crl o Coima: “Non abbiamo firmato nulla – spiega ancora Ralf Gärtner – Abbiamo avuto degli incontri preliminari che ci porteranno a firmare un contratto a lungo termine nel caso in cui il complesso venisse riqualificato”.
Tutto questo, però, non può avere, come per qualunque azienda, un orizzonte indefinito: “Questi progetti – spiega il dirigente della multinazionale – devono incrociarsi con la nostra timeline, che ha come orizzonte il 2023. Noi avevamo nel nostro piano di firmare il contratto già alla fine dell’anno scorso. Siamo disponibili a discutere e ad attendere ancora l’evolversi della situazione, ma il tempo si sta esaurendo”.
Il rischio è quello di trovare spazio altrove rispetto a Lucca: “Il nostro interesse . sottolinea – è stare a Lucca. Ma il tempo sta passando e noi dobbiamo prendere una decisione. Se questo progetto non va a buon fine dobbiamo inevitabilmente guardare ad altre opzioni. Stiamo aspettando gli esiti di una decisione”.
Il sindaco Alessandro Tambellini, peraltro, proprio a Lucca in Diretta aveva spiegato di nuovi ‘intoppi’ normativi per l’insediamento dell’azienda nel perimetro della manifattura. Una novità tutta italiana quella di avere a che fare con la burocrazia? “Siamo una compagnia internazionale – dice Gärtner – e abbiamo uffici in 25 nazioni. È la prima volta, però, che ci troviamo in una situazione di questo tipo di incertezza. È difficile per noi capire perché è così complicato prendere una decisione per chi la deve prendere. Bisogna anche rispettare le persone e le imprese, non bisognerebbe tenere in bilico a lungo i progetti di una realtà imprenditoriale. Manca la chiarezza. Nel caso i cui non dovessero arrivare queste certezze dovremmo guardare altrove, ma non necessariamente a Lucca, dove non c’è una galassia di alternative”.
In definitiva quali sono i tempi utili per la conclusione delle procedure da parte dell’amministrazione? Sul tema Ralf Gärtner è abbastanza categorico: “Aspettiamo un paio di settimane – dice – Certamente comunque per noi la decisione deve arrivare prima delle ferie estive. Stiamo solo aspettando la decisione finale, in caso contrario dobbiamo prendere in considerazione delle alternative”.
La conclusione è un appello che è rivolto al Comune e alla cittadinanza. Un appello da cui traspare la determinazione nel raggiungere l’obiettivo, ma anche un forte legame con la città: “Noi – dice – siamo fra i primi supporter del progetto, per il bene di Lucca. Siamo veramente interessati a portare a termine questo progetto e siamo sicuri che questo sia il meglio per la città di Lucca. Così come siamo certi che la città sia orgogliosa di avete Tagetik a Lucca, una delle cinque compagnie più importanti nel suo settore. Il tutto proprio in un momento in cui lo stato sta investendo fortemente nel settore della digitalizzazione”.