Salviamo la Manifattura: “La proposta Coima? Viziata da difformità”

Il coordinamento critica sotto più aspetti il project
Il coordinamento Salviamo la manifattura torna a parlare dell’iter e della destinazione dell’immobile cittadino in risposta alle ultime affermazioni del sindaco Alessandro Tambellini.
“Sono passati già due mesi dalla delibera di rigetto della proposta Coima, e il sindaco non sembra avere ancora archiviato la pratica e iniziato a valutare tutte le possibili alternative, alcune già disponibili (Music Innovation Hub), in un momento come questo in cui la valorizzazione degli immobili urbani è di grande attenzione governativa con disponibilità di fondi dedicati – spiega il coordinamento -. Inutile qui fare l’elenco delle ex manifatture sparse in tutta Italia dove i rispettivi comuni hanno attivato fondi pubblici con progetti di valorizzazioni d’interesse collettivo. Leggendo i post del sindaco si ha la sensazione che non abbia ancora chiaro l’entità delle violazioni che presenta la proposta Coima; sembra quasi che il problema ormai sia circoscritto al parere del dirigente comunale e della possibilità di aggirarlo derubricandolo a ‘cavillo’. Il progetto dei parcheggi non è conforme dal punto di vista urbanistico, così come ricordato dallo stratega Angeli nella sua relazione allegata alla delibera e quindi approvare un progetto urbanisticamente non conforme non è una questione di cavilli: è illegale”.
“Parte dei locali della ex-Manifattura sono in uso come archivio e come ufficio rispettivamente alla Soprintendenza e all’azienda dei trasporti; impegnarsi con Coima sulla data di sgombero dei locali significa prendere impegni per questi enti e società e questi non sono cavilli: è illegale – prosegue il coordinamento -. Gli incassi dei parcheggi desumibili dai bilanci Metro e pari a oltre 750mila euro annui non potranno sparire con magheggi esperienziali o attività passate alla Metro al doppio del costo; dovranno essere ben riconoscibili in qualsiasi piano economico e finanziario altrimenti saranno contributi a tutti gli effetti di legge e non si parla di cavilli: non farlo è illegale”.
“La scelta dell’immobile da porre a contributo è una prerogativa dell’ente pubblico e da compiere in fase di gara; lasciare che la scelta sia compiuta da Coima sulla base dei propri interessi non è un cavillo: è illegale. Solo immaginare una gara pubblica con un immobile scelto non dall’amministrazione ma dal privato, con già un progetto di locazione sopra a suo esclusivo vantaggio, non è una questione di cavilli – va avanti Salviamo la manifattura -. Predisporre una stima che, come ci ha ricordato l’ex assessore ai lavori pubblici, non equivale nemmeno ad una capanna cadente e che, guarda caso, con due differenti valutazioni e assunzioni, a distanza di anni, coincidono perfettamente con il valore che assume Coima, potrebbe rappresentare un grave danno erariale e non sono cavilli: è illegale. Tutti questi aspetti di potenziale illegalità sono già stati ben evidenziati e argomentati più volte e in più sedi; perfino il gruppo dirigenziale preposto alla valutazione della proposta Coima con l’aiuto, a spese della collettività, dei tecnici altamente qualificati, ha sostanzialmente confermato tutte le eccezioni”.
“Il progetto dei parcheggi prevede l’utilizzo di parte dei fabbricati per ingressi, uscite di sicurezza, impianti speciali eccetera – conclude Salviamo la Manifattura -. Queste modifiche di destinazione urbanistica a parcheggi pubblici non sembrano essere state oggetto d’interesse del sindaco per la richiesta al dirigente, come se la priorità sia quella di consentire la speculazione privata e non la realizzazione dell’opera pubblica: sono cavilli anche questi? Per eventuali notifiche, Salviamo la Manifattura, Lucca, via dei sassi sgonfi, accanto alla farmacia che vende i chiodi”.