Comunità resilienti, la casa civica di San Vito protagonista della Biennale di Venezia

Il laboratorio partecipato di disegno urbanistico ‘La Casa del Quartiere’ è stato selezionato e inserito nel padiglione Italia
La lettura urbanistica di San Vito sarà protagonista della 17esima edizione della Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia, inaugurata il 22 maggio scorso e dedicata quest’anno a progetti che possano offrire risposte alle disuguaglianze sociali e alle conseguenze del cambiamento climatico.
Il laboratorio partecipato di disegno urbanistico La Casa del Quartiereè stato selezionato e inserito nel Padiglione Italia, dedicato alle comunità resilienti. Questo percorso, attivato nel 2018 da Il Tondo luoghi e relazionicon il coinvolgimento di altre associazioni, della parrocchia, la scuola, singoli tecnici legati al quartiere e studenti universitari, ha realizzato un ciclo di incontri coordinati dalla figura dell’architetto di quartiere, volti ad approfondire la lettura urbanistica degli spazi pubblici e a raccogliere i suggerimenti dei cittadini che vivono quotidianamente il quartiere. Da qui è scaturito il Masterplan San Vito 2030, una proposta progettuale che parte dalla necessità di definire un aspetto identitario del quartiere per arrivare alla sintesi delle istanze emerse dagli incontri con i cittadini: la necessità di aree per il gioco e lo svago, di infrastrutture sicure per muoversi a piedi o in bicicletta, di luoghi deputati alla socialità.
Il cuore del masterplan è rappresentato dalla casa civica del quartiere, l’ex distretto di via Giorgini, che l’amministrazione comunale, con il supporto di Erp Lucca che ha gestito questo e gli altri appalti, ha inserito negli interventi dei Quartieri Social assieme a una prima dotazione di piste ciclopedonali, al campo sportivo polivalente alle scuole Chelini, al restauro della parrocchia e alla riqualificazione di piazza Lodovico Ariosto, proprio nell’ottica di favorire la rigenerazione del quartiere e di rispondere alle istanze che provengono dalla comunità.
La casa civica ospiterà la biblioteca del quartiere e spazi dedicati ai giovani e alla vita aggregativa. L’edificio, sulla base dei suggerimenti scaturiti dalle fasi di partecipazione con i cittadini e le associazioni, è stato realizzato dando massima importanza alla bioclimatica: attraverso il coinvolgimento di progettisti locali esperti in sostenibilità ambientale è stato progettato e costruito come un organismo in grado di autoregolarsi, gestendo in modo dinamico i flussi di aria, energia e calore. Il Masterplan San Vito 2030 è stato consegnato dal tavolo di coordinamento all’amministrazione comunale come contributo alla redazione del piano operativo.
“Siamo felici per questo riconoscimento ottenuto dalla Casa del Quartiere di San Vito – dichiarano le assessore all’urbanistica Serena Mammini e alle politiche sociali Valeria Giglioli – . L’amministrazione comunale ha seguito con attenzione questo percorso di partecipazione dal basso. L’ex distretto di via Giorgini diverrà il fulcro delle attività e della vivacità espressa dal quartiere e l’analisi sviluppata attraverso il Masterplan con l’apporto dei cittadini costituisce un apporto importante e oggetto di attenzione nella fase di redazione del nuovo piano operativo”.