Meno entrate per la Metro ma il bilancio è ok. Permessi per i garage, verrà modificato il regolamento

L’assessore Bove annuncia lo studio di nuove aree di sosta in strutture dismesse. Stop agli accessi ‘facili’ per le strutture ricettive: non saranno più delle camere a disposizione e andrà allegata la fattura
La società Metro srl all’esame della commissione consiliare partecipate, con la presentazione del bilancio 2020 e alcune previsioni relative all’anno in corso. In discussione nella seduta di oggi (23 giugno), anche i problemi nati dall’entrata in vigore della nuova Pams (piano della mobilità e della sosta nel centro storico di Lucca), che ha visto alcune lamentele da parte di residenti del centro storico, soprattutto per chi ha un garage di proprietà.
Presenti alla riunione della commissione partecipate i vertici di Metro, l’amministratore unico dottor Cristian Bigotti e il direttore dottor Mauro Natali, partecipano anche l’assessore Lemucchi e l’assessore Gabriele Bove, ‘interrogato’ sulla questione dei permessi.
La società Metro, società partecipata al cento per cento del Comune di Lucca, basa le sue entrate sul turismo e sui parcheggi, settori che hanno avuto una forte crisi per tutto il 2020, nonostante ciò la società ha retto il colpo, secondo il bilancio presentato dai vertici dell’azienda.
“Nonostante l’anno terribile alle spalle, il bilancio di Metro è stato chiuso con un leggero utile e abbiamo anche erogato qualcosa al Comune – dichiara l’amministratore unico di Metro, dottor Cristian Bigotti –. L’anno pandemico ha pesato in modo negativo, il totale dei ricavi del 2018 è stato pari a 4,9 milioni di euro, nel 2019 5 milioni 250 mila circa, nel 2020 siamo stati rimasti introno ai 2,7 milioni di euro, praticamente si è dimezzato, ma nonostante tutto abbiamo erogato 200mila euro al Comune. Ci tengo a dire che ciò è stato possibile grazie alla capacità, disponibilità e professionalità del direttore, degli operatori e del Comune. In questo modo siamo riusciti a ridisegnare un anno che si era presentato molto diverso dagli altri”.
Il presidente di Metro srl, dottor Mauro Natali, presenta alcuni documenti di bilancio alla Ccmmissione partecipate: “Il dato definitivo dei ricavi è di 2 milioni 788 mila euro, il totale costi 2 milioni 546 mila euro, con un utile netto di 43 mila 500 euro. Alcune spese sono state necessarie a seguito di alcuni eventi, la società ha ricevuto una convocazione in udienza di un cittadino che ha avuto un infortunio al giardino degli Osservanti e con l’avvocato abbiamo messo in accantonamento 60mila euro. La società è inoltre in causa da giudice del lavoro per una dipendente e abbiamo messo in accantonamento altri fondi per il bilancio. La società rimane comunque molto solida e abbiamo implementato delle azioni, in modo da non avere alcun genere di dipendenza finanziaria”.
Le voci all’interno del bilancio 2020, presentato in slide dal direttore Natali fanno riferimento alle entrate che derivano dai preavvisi, ovvero le multe che fanno gli ausiliari del traffico, che sono state 16522. L’incasso ricavato dai parcheggi, che si è dimezzato, è pari a 2 milioni 130 mila 559 euro. I permessi annuali rilasciati sono stati più o meno gli stessi dello scorsi anni, 4578, per quelli giornalieri invece la differenza è sostanziale, dovuta ad alcuni mesi di blocco della ztl e sono stati 4941, quelli giornalieri rilasciati da altre categorie, associazioni, alberghi e altro, sono stati 5.230, numero che ha risentito molto della mancanza degli eventi. Il totale delle entrate che derivano dai permessi sono di 498237 euro.L’incasso derivante dai ticket bus turistici di 21983 euro è relativa soltanto ai mesi precedenti alla pandemia, il Comune ha concesso la gratuità per tutto l’anno precedente e anche nell’anno corrente.
Per diminuire le spese e far sì che il bilancio rimanga in attivo, i vertici di Metro hanno deciso delle azioni di implementazione per contenere i costi aziendali: riduzione del monte ferie, accesso del personale alla Fis, moratoria sul pagamento del leasing, riduzioni investimenti e spese correnti, internalizzazione di alcuni servizi che venivano affidate a delle società esterne.
“Quest’anno, a partire da maggio abbiamo avuto una buona ripresa, anche leggermente superiore a quello registrato l’anno scorso – prosegue il dottor Natali – Rimane comunque un anno di grande sofferenza, ad oggi siamo in perdita di 18mila euro, la nostra previsione è di chiudere l’anno in utile, anche se dovrà essere stabilito dal Comune quale sia il canone da pagare. Siamo in grado quindi di garantire alla Holding un utile, quindi di erogare una cifra al Comune e di mantenere una stabilità finanziaria, ma sarà un anno difficile anche questo”.
Con l’assessore Gabriele Bove, si affronta l’argomento dei permessi nel centro storico di Lucca: “Ringrazio i rappresentanti di società Metro, il piano di dettagli dei permessi è entrato in vigore l’1 di giugno, saranno mesi intensi per Metro, visto i permessi che devono essere aggiornati. È una piccola grande rivoluzione in cui viene introdotta una nuova normativa e aggiornata quella precedente che riguarda la mobilità e la sosta nel centro storico. La novità più grande è quella che non si sarà più dotati di un permesso cartaceo, ma di uno che contiene Rfid (radio-frequency identification). Sicuramente questa transizione non sarà semplice, ma è anche un modo per intercettare un progetto europeo denominato Life Aspire”.
Il consigliere Marco Martinelli, capogruppo di Fratelli d’Italia interviene per porre alcune domande all’assessore Bove: “Prima di tutto occorre una precisazione, la società Metro esegue solo dei provvedimenti decisi dall’amministrazione comunale, come il nuovo Pams, che non è passato dal consiglio comunale, ma è stato approvato interamente da alcune delibere di giunta. Dalla cittadinanza ci sono pervenute alcune criticità, una in particolare è quella relativa ai permessi dei garage e delle aree private. Secondo quanto disposto nel provvedimento, se nel nucleo familiare si ha un garage di proprietà, gli altri componenti della famiglia non possono più avere i permessi per entrare nelle zone A, B e C. È una reale discriminazione e non è accettabile, se io ho un permesso per accedere al box, come mai i miei familiari non posso accedervi”?
“Altra criticità emersa – aggiunge Martinelli – è che inizialmente chi aveva un box privato, ma non identificato come garage e rimessa, non poteva più avere un permesso, sembra sia stato chiarito questo fatto, ma volevo comunque delle rassicurazioni. Ci è stato segnalato inoltre dai cittadini che sono costretti a delle attese nel punto in cui vengono rilasciati i permessi, che in molti casi sono costretti a tornare a casa per fare copie di documenti. Secondo noi, per sveltire le pratiche bisogna snellire la burocrazia, facendo delle copie direttamente negli uffici di Metro”.
Anche il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci, chiede alcune precisazioni agli assessori e ai vertici di Metro: “Credo che il tema vero dei permessi sia la mancanza di stalli per residenti. Volevo sapere se è stato risolto inoltre, l’annoso tema sul numero abnorme di permessi rilasciati da alcuni alberghi, la cosa era stata affrontata o meno? Altra questione riguarda l’organico, il modo in cui è stata affrontato il loro inquadramento lavorativo e quali numeri ci sono”.
A rispondere alle domande è inizialmente l’assessore Gabriele Bove: “Il Pams va a riorganizzare la mobilità e sosta nel centro storico e la disciplina è difficile da individuare con una normativa generale, ci sono molte casistiche diverse. All’interno del disciplinare, si individuano alcune categorie come i residenti e bisogna fare alcune modifiche e quindi sono d’accordo con Martinelli, perché è importante per l’amministrazione incentivare la residenza in centro storico. Verrà quindi approvata una delibera di giunta che permetterà anche a nuclei di due persone, di avere un permesso residenti e un secondo permesso garage. Sulle planimetrie invece lo scopo è solo quello di capire quante auto può contenere un’area privata, sia un piazzale un garage interno o altro. Il tema delle fotocopie è un tema ricorrente e con la soluzione di Natali, di presentare online tutta la documentazione, immagino che la cosa sia stata resa più snella semplificando la procedura stessa. Certo è che se ci si presenta ad una sportello bisogna avere tutta la documentazione adeguata”.
“Altro tema importante quello dei permessi eccessivi agli albergatori – prosegue Bove – Cme per tutte le categorie, ci sono utenti e soggetti che rispettano la normativa e chi fa un po’ il furbetto, anche tra gli albergatori ci sono diversi comportamenti. La questione è stata risolta attraverso un portale, che offrirà un’attenzione maggiore all’amministrazione. Abbiamo inserito la necessità di registrare con il permesso la fattura del cliente, le categorie ci stanno chiedendo di semplificare inserendo solamente un numero progressivo da agganciare alle fatture stesse e abbiamo deciso di accoglierla. Inoltre il numero dei permessi sarà relativo al numero di camere che la struttura ricettiva ha realmente a disposizione, non ne verranno concessi in più”.
La questione del personale viene affrontata dal direttore Mauro Natali: “Appena siamo entrati la situazione ausiliari del traffico era precaria, ce n’erano diue effettivi e die saltuari, abbiamo stabilizzato la struttura e adesso sono 4 ausiliari, regolarmente assunti con contratto collettivo nazionale del lavoro. Quello che il Comune eroga per gli ausiliari del traffico è 100mila euro: la società spende quasi il doppio, quindi la discussione in essere dal Comune è che ci venga erogata una cifra pari al totale delle spese sostenute. Siamo inoltre in stretto contatto con il comandante della polizia municipale, Maurizio Prina e abbiamo stabilito che a partire da inizio 2022 gli ausiliari diventino sei, passando da una rivisitazione del contratto di servizio. Da novembre 2020 agli ausiliari del traffico sono state aggiunte delle mansioni aggiuntive, che consistono nel controllo della sosta a 360 gradi, mentre finora il controllo era solo relativo agli stalli blu a pagamento”.
“Quattro persone su tutto il territorio del Comune di Lucca, con la possibilità inoltre di gestire altre mansioni, mi sembra un organico molto ristretto – sottolinea Bindocci – Volevo anche sapere sono previste iniziative sugli stalli gialli per i residenti del centro storico”.
“Il problema della sosta in centro storico è un problema essenziale per la città, sia per quanto riguarda gli stalli gialli sia per quelli blu – risponde l’assessore Bove – Con l’assessora Mammini abbiamo intenzione di individuare altre aree per zone di sosta, sia piccole realtà sia grandi edifici da trasformare in zone di parcheggio”.