Italia Viva: “Ex officine Lazzi, uno scempio”

25 giugno 2021 | 11:12
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Italia Viva: “Ex officine Lazzi, uno scempio”

Il partito solleva la questione degrado e sicurezza dello stabile

“A pochi metri di distanza dalla scenografica rotatoria di Piazzale Boccherini inaugurata recentemente, la nostra città presenta a visitatori ed abitanti uno spettacolo di segno opposto. Si tratta dell’area all’incrocio tra via Geminiani e via Catalani, occupata in passato dalle Officine Lazzi e acquistata nel 2004 dalla Guinigi Costruzioni Srl al fine di realizzarvi un complesso pluriuso provvisto di parcheggi interrati, area risultata poi, nel corso degli scavi, fortemente inquinata”. A sollevare l’annoso problema è Italia Viva.

“Non vogliamo entrare nel merito della intricata controversia giudiziaria e amministrativa – si afferma in una nota – che ne è seguita e che ha allungato a dismisura i tempi della bonifica; ci limitiamo semplicemente a chiedere se, in attesa che il risanamento venga completato, non sia possibile fare qualcosa per garantire un corretto decoro urbano così come viene disciplinato dai regolamenti comunali e in particolare dall’articolo 44 del regolamento edilizio, secondo cui: ‘il cantiere deve essere sistemato decorosamente per evitare durante il corso dei lavori una alterazione profonda della fruizione visiva dell’ambiente in cui i lavori in oggetto si collocano’”.

“Poi c’è la questione, ancora più importante, della sicurezza – si proegue -. L’assenza di adeguate opere di recinzione e oscuramento consente di vedere cosa è restato in piedi dopo gli imponenti interventi di demolizione: residui di murature perimetrali dell’altezza di 6/10 metri, che risultano libere dalla cerchiatura che l’equilibrio della statica richiede e, quindi, semplicemente agganciate alle proprie fondamenta a mo’ di mensole. Data la vicinanza del rudere alla via pubblica, ci chiediamo, al fine di scongiurare ogni rischio di ribaltamento delle facciate rimaste erette, se siano stati ottemperati tutti gli adempimenti relativi alla sicurezza previsti dal decreto legislativo 81/2008 e in particolare l’obbligo di verifica delle opere provvisionali di puntellamento eseguite a suo tempo (articolo 150). A giudicare da come si presenta il cantiere nelle sue opere di recinzione, che costituiscono un onere minimo, qualche dubbio in proposito è più che legittimo. L’amministrazione comunale attivi tutti gli strumenti che la legge le mette a disposizione per garantire sicurezza e decoro ad un’area peraltro da ritenersi oggi parte del centro storico della città moderna”.