Polemiche sulla movida, spunta la petizione: “Stop ai comunicati retrogradi di Vcs”



Dal titolare di un locale parte la risposta al comitato che chiede di vietare la vendita di alcol dopo le 21 nel weekend
Quanti sono gli iscritti e i sostenitori di Vivere il centro storico? Dopo che questa mattina (29 giugno) il comitato ha chiesto, con una nota stampa, il rinnovo dell’ordinanza che la scorsa estate ha vietato la vendita di alcol da asporto dopo le 21 nel weekend (leggi qui), qualcuno ha perso la pazienza. E ha lanciato una petizione sulla nota piattaforma charge.org per dire “stop ai retrogradi comunicati del comitato Vivere il centro storico di Lucca“.
Si tratta del titolare di un locale in piazza San Michele, che indirizza l’appello al Comune di Lucca e anche al nostro quotidiano, Lucca in Diretta. “Dopo aver letto negli ultimi anni una serie infinita di astrusi comunicati – si legge in incipit – chiediamo a gran voce di sapere i numeri reali del comitato Vivere il centro storico. Chi sono i suoi sostenitori? Quanti gli iscritti?”
“Vogliamo capire – prosegue la petizione – gli effettivi numeri di questo comitato che affolla le pagine delle principali testate cittadine comparendo con vari articoli anche più volte al mese, facendosi promotore di idee e proposte fuori dalla realtà e talvolta offensive“.
Va avanti il gestore: “Giunti peraltro in un particolare contesto storico e sociale che la nostra Lucca sta vivendo, cercando di rialzare la testa dopo due anni terribilmente difficili, si continua a dare eccessivo risalto a episodi molto rari, anziché rimarcare il comportamento corretto di migliaia di giovani”.
“Firmare questa petizione – conclude – comporta far arrivare al Comune di Lucca il nostro dissenso verso questi comunicati retrogradi, fuori da ogni logica. È l’ora che Lucca e i lucchesi, quelli che vogliono uscire e divertirsi correttamente, facciano sentire la propria voce”.
Per sostenere la causa è sufficiente cliccare qui. Il primo commento, dopo appena due ore, recita: “Firmo perché non hanno proposto mai niente di costruttivo ma solo limitazioni alla libertà individuale senza alcuna soluzione valida ai problemi della città“.
Nel corso del pomeriggio è stata resa nota l’ordinanza che di fatto vieta l’asporto di alcol nel weekend dopo le 19. Consentito, invece, il consumo nei locali e nei déhors (leggi qui).