Manifattura sud, ultimatum dal Comune: risposte da Coima entro martedì o la proposta non sarà ritenuta realizzabile

L’amministrazione pone un termine all’accettazione delle modifiche proposte con l’ok in giunta lo scorso 25 marzo
Entro martedì (6 luglio) una risposta da Coima Sgr spa o il Comune di Lucca considererà non realizzabile la proposta progettuale sulla parte sud della Manifattura Tabacchi.
È un vero e proprio ultimatum quello del Comune ai proponenti del project financing per l’area.
L’amministrazione comunale ha inviato una lettera a Coima Sgr spa nella quale il coordinatore del gruppo di lavoro del Comune di Lucca, a nome del sindaco Alessandro Tambellini, chiede entro il 6 luglio prossimo una risposta ufficiale e la relativa documentazione tecnica di accettazione delle modifiche richieste, condizionali per la dichiarazione di fattibilità della proposta stessa e per la prosecuzione delle procedure amministrative nel segno dell’interesse pubblico e della massima serietà.
La giunta comunale il 25 marzo scorso, con apposita deliberazione, aveva infatti dichiarato fattibile la proposta (ricevuta il 25 novembre 2020 e successivamente modificata e integrata) a patto che fossero accettate determinate condizioni evidenziate dal gruppo di lavoro tecnico.
Da allora sono proseguite le interlocuzioni informali fra le parti, che hanno consentito l’elaborazione di una bozza di convenzione che è stata inviata al proponente. Coima Sgr Spa da allora non ha ancora presentato la documentazione e i riscontri richiesti. In particolare l’amministrazione comunale richiedeva soluzioni alternative all’assetto del traffico e accesso ai parcheggi nella parte di centro storico coinvolta dal progetto per risolvere alcune criticità segnalate; la modifica di cronoprogramma e piano della sicurezza per garantire la possibilità di contemporaneità dei lavori con il cantiere della parte nord della Manifattura ed Expo fumetto; l’adeguamento conseguente del piano finanziario; la revisione del disciplinare per garantire al Comune un canone minimo garantito indipendentemente dai ricavi di gestione; la garanzia dell’accesso alle piazze interne 24 ore su 24, la loro libera fruizione come bene culturale e bene comune.
Se quindi le modifiche e integrazioni richieste non perverranno entro la scadenza del 6 luglio, l’amministrazione comunale si vedrà costretta a prendere atto dell’impossibilità di proseguire il percorso amministrativo per la realizzazione della proposta progettuale espressa dalla manifestazione di interesse del privato.