Disagio psichico e sociale, Asl e Comune firmano l’intesa per la collaborazione degli uffici

2 luglio 2021 | 15:42
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Disagio psichico e sociale, Asl e Comune firmano l’intesa per la collaborazione degli uffici

Si conclude un percorso iniziato tre anni fa quando i rispettivi servizi sociali hanno cominciato ad affrontare in maniera condivisa singoli casi di estrema fragilità

Una collaborazione sistematica per la presa in carico delle persone con disagio psichico e sociale. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato dal Comune di Lucca e dall’Azienda Usl Toscana nord ovest per mettere in dialogo i rispettivi servizi sociali, l’unità funzionale salute mentale adulti e il Serd.

Una collaborazione che prevede la presa in carico in maniera sistematica e congiunta delle persone che accanto a un disagio di tipo sociale (povertà, isolamento, mancanza di un’abitazione) ne esprimono un altro legato alla malattia mentale o alle dipendenze patologiche (alcool, droghe, gioco).

Si conclude così un percorso iniziato tre anni fa, nel 2018, quando servizi sociali del Comune e Asl hanno cominciato ad affrontare in maniera condivisa singoli casi di estrema fragilità. In particolare il tema dell’abitare come mezzo per il raggiungimento di una progressiva autonomia e reinclusione sociale è stato al centro di una serie di progetti portati avanti anche insieme a Erp: l’abitare supportato in comune, che ha messo a disposizione due appartamenti a Santa Maria del Giudice per uomini soli, per i quali la vita n comune potesse rappresentare una forma di riabilitazione e recupero sociale. Lo stesso progetto è stato esteso alle donne sole, mettendo a disposizione un appartamento al Manichino di Saltocchio. Ulteriori progetti di coabitazione hanno riguardato in modo specifico migranti vulnerabili fuoriusciti dal sistema di accoglienza in seguito a leggi nazionali e soggetti estremamente fragili con necessità di cura e assistenza quotidiana.

“Con questo atto – spiegano l’assessora alle politiche sociali Valeria Giglioli e la consigliera con delega alla sanità Cristina Petretti – vogliamo definire in maniera rigorosa una serie di azioni integrate, con l’obbiettivo di mettere a sistema un metodo di lavoro nuovo basato su un approccio multidisciplinare in grado di fornire risposte in termini di salute e inclusione sociale a persone che presentano bisogni complessi. Il lavoro di équipe è l’unica risposta efficace nei confronti di situazioni di fragilità estrema, divenute ancora più pressanti in periodo di pandemia. La collaborazione avviata con la Asl va in questa direzione: superare la rigida divisione in settori e campi d’azione diversi, in modo che la persona possa essere presa in carico nella complessità ed unicità della propria condizione clinica e sociale. Questo approccio, peraltro, ci vede perfettamente in linea con le indicazioni contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Concretamente, sulla base del nuovo protocollo che il Comune si è impegnato a presentare e condividere nell’ambito della conferenza zonale della Piana di Lucca, Comune e Asl dovranno definire insieme assetti organizzativi e procedure che serviranno a prendere in carico congiuntamente la persona, a valutarne i bisogni socio-sanitari e a stabilire un piano assistenziale individualizzato che possa favorirne la salute e al contempo imposti un percorso di graduale autonomia.