Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore

5 luglio 2021 | 13:04
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Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore
Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore
Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore
Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore
Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore
Supporto alla campagna vaccinale, oltre duemila i cittadini aiutati dalla rete del terzo settore

Il primo cittadino: “Grazie a tutti i volontari che con grande generosità hanno contribuito a rendere più semplice accedere al vaccino antiCovid19 per tutta una fascia di popolazione anziana e fragile”

Sono circa duemila i cittadini lucchesi che hanno usufruito della rete di supporto alla campagna vaccinale. È terminato così il progetto che ha visti impegnati Comune, associazioni di volontariato ed enti del terzo settore per assistere i più anziani o le persone con fragilità nell’iter per la prenotazione del siero antiCovid 19.

In particolare in tre mesi di attività sono state nove le associazioni e gli enti coinvolti con undici sportelli sparsi sul territorio. I risultati sono stati presentati questa mattina (5 luglio) dal sindaco Alessandro Tambellini, l’assessora alle politiche sociali Valeria Giglioli, la consigliera con delega alla sanità Cristina Petretti e i rappresentanti delle associazioni che hanno aderito alla rete di supporto.

Il servizio, che è andato avanti nei mesi di aprile, maggio e giugno, è stato utilizzato da tutti coloro che avevano dubbi e problemi sulle vaccinazioni ed era in particolare rivolto ai cittadini nati tra il 1941 al 1951 che non rientravano nelle categorie di persone con elevata fragilità, ai cittadini estremamente fragili che non avevano compiuto 80 anni e ai caregiver, ovvero coloro che si prendono cura di un congiunto malato, di una persona con gravi disabilità o di un minore fragile. Contattando le associazioni, le persone sono state guidate nella procedura di prenotazione online: un servizio, questo, particolarmente utile soprattutto agli anziani che spesso non hanno dimestichezza con i mezzi informatici. Gli stessi volontari, inoltre, hanno anche fornito informazioni sempre aggiornate sulla campagna vaccinale, rispondendo ai singoli quesiti posti dagli utenti.

“Voglio esprimere pubblicamente la mia gratitudine e quella dell’amministrazione comunale nel suo complesso – ha detto il sindaco Tambellini – a tutti i volontari che con grande generosità hanno contribuito a rendere più semplice accedere al vaccino antiCovid19 per tutta una fascia di popolazione anziana e fragile. Queste persone hanno lavorato e si sono aggiornate continuamente, come richiedeva la situazione alquanto fluida della campagna vaccinale, fornendo un supporto utilissimo a tanti cittadini. La pandemia ci ha mostrato una volta di più la grande fragilità di ogni singolo uomo e dell’umanità nel suo complesso, ma ci ha anche indicato con forza quello che già sapevamo, ma che tendiamo a dimenticare in tempi normali, e cioè che soltanto insieme, sostenendoci l’uno con l’altro, possiamo salvarci”.

Un grosso ringraziamento agli attori del progetto arriva anche dall’assessora al sociale Valeria Giglioli: “Grazie di cuore del lavoro svolto dalle associazioni del terzo settore nell’ampliare il raggio del progetto e innescare un vero processo di partecipazione quando ci si trova di fronte ad una necessità diffusa”.

“Ciò che mi ha stupito maggiormente è stata la rapidità nel mettere in piedi il progetto, avvenuto in appena tre giorni – dichiara l’assessora Petretti –, ma anche la generosità e l’entusiasmo di tutti i partecipanti. Siamo sicuri che questa bellissima esperienza possa essere replicata in altri progetti e iniziative”.

I vari rappresentanti delle associazioni raccontano la loro esperienza maturata durante questi mesi dedicati al progetto: “Abbiamo aderito volentieri anche se all’inizio ci sono state alcune difficoltà perché si era di fronte a persone con problemi di fragilità – dice Dante Francesconi del centro cittadinanza attiva Oltreserchio Il Bucaneve –. Non è stato facile trovare una linea di prenotazione, soprattutto a Lucca, abbiamo cercato di fare del nostro meglio e i risultati sono stati possibili grazie ad un bellissimo gioco di squadra. La gratificazione più grande è stato aiutare queste persone fragili, alcune delle quali non aveva nemmeno il medico curante”.

E’ d’accordo anche Cristina Tabaracci della Croce Rossa di Lucca: “Qualche problema iniziale a causa della fragilità di alcuni soggetti che si sono rivolti allo sportello, c’è stata – ammette –. Molti di loro arrivavano da noi con le lacrime agli occhi, alcuni addirittura volevano pagarci per il servizio avuto, ma la nostra più grande soddisfazione è stato vedere il sorriso di queste persone”.

“Al di là dei numeri e dei problemi iniziali, quello che mi preme di più è che siamo riusciti a dare presenza e aiuto sul territorio fornendo assistenza alle persone fragili – dice Daniele Massimo Borella presidente di Croce Verde –. Abbiamo cercato di far capire ai cittadini che in un momento di grande difficoltà come questo, la macchina statale e dell’amministrazione comunale è sempre vicino a loro. Grazie a tutte le associazioni e anche all’assessora Petretti che si è spesa molto per questo progetto”.

Consuelo Murru, operatrice della Misericordia Lucca, racconta che qualche problema in questi tre mesi si è presentato: “Il servizio si è attivato in tempi veramente rapidi, appena tre giorni e siamo stati subito sommersi dalle telefonate. Alcune persone si sono presentate in sede con cellulari in cui non riuscivano nemmeno a ricevere un sms. Noi volontari ci siamo mossi immediatamente per fornire aiuto e supporto necessario, in alcuni casi siamo stati addirittura aggrediti da alcuni anziani, perché non riuscivano a capire che non c’era disponibilità nelle prenotazioni. All’inizio un fattore che influito molto è stata la paura, poi le cose sono migliorate e la situazione si è tranquillizzata”.

“Abbiamo cercato di essere presenti al centro vaccinale e dare il massimo apporto – dicono Ivano Lazzari e Filippo Sartori di Anpana –. Accompagnavamo le persone che arrivavano al centro anche con un’ora di anticipo, indicavamo loro la strada e le seguivamo mettendoci a disposizione fino alla vaccinazione. La fascia di anziani dell’età compresa tra i 60 e gli 80 anni, si è rivelata quella più fragile e che ha richiesto più spesso il nostro intervento”.

Le associazioni che hanno partecipato al progetto sono Caritas Lucca di piazzale Arrigoni in centro storico, Misericordia Lucca di piazza della Misericordia (centro storico), Croce Verde Lucca, via Pesciatina, Protezione Civile, Croce Verde di Ponte a Moriano, Croce Rossa di pizzale Don Baronoi, Anpana di Sant’Alessio, Caritas di Sant’Anna, Centro cittadinanza attiva Oltreserchio Il Bucaneve, Acat al Piaggione, Amnil di via Galli Tassi (centro storico).