Stop al project, Uniti per la Manifattura: “Occasione persa per associazioni e sindacati”

8 luglio 2021 | 16:26
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Stop al project, Uniti per la Manifattura: “Occasione persa per associazioni e sindacati”

Il comitato: “Ora si apre un nuovo scenario: la raccolta di firme per avviare il processo partecipativo”

Dopo lo stop al project financing per la manifattura sud il comitato Uniti per la manifattura tira le somme.

“Chi ha perso sono gli speculatori comunque camuffati, i nuovi signori delle città, le forze politiche e associative asserviti a questi interessi retrivi, antisociali e antiecologici. E ha scarsa importanza scoprire quale sarebbe l’ultimo elemento, la concausa che avrebbe fatto traboccare il vaso – spiega il comitato -. Tanti elementi oggettivi e soggettivi hanno determinato un salto di qualità tale da consigliare al Comune una clamorosa retromarcia pena andare incontro a rischi troppo elevati sia sul piano della legalità che del crescente dissenso popolare. Questa per il Comune è una sconfitta non un semplice aggiustamento tanto che non riescono a giustificare in alcun modo razionale questa svolta clamorosa”.

“A vincere è stata la legalità, il rispetto per il valore dei beni comuni, il senso civico e realmente democratico, i valori essenziali di difesa della proprietà pubblica, dell’ambiente, degli interessi veri della città comunità – prosegue la nota -. Valori e interessi incarnati nella resistenza civile fatta da mille iniziative di controinformazione e mobilitazione vera e propria  sviluppata in questi quasi due anni da associazioni ambientaliste,  numerosi comitati, spezzoni di realtà sociali e sindacali, forze politiche di opposizione, semplici cittadini,  un fronte molto variegato unito da un obbiettivo fondamentale: impedire la privatizzazione e la svendita di un bene storico culturale per la stessa memoria di Lucca come la Manifattura tabacchi”.

“Occasione persa in questi due anni da parte delle grandi associazioni di categoria e dei sindacati confederali compresa la Cgil che non hanno dimostrato alcuna autonomia dal potere politico locale e non hanno avuto nemmeno il coraggio di firmare per l’avvio di un percorso partecipativo previsto dalla legge regionale 46 del 2013, con l’eccezione positiva di categorie come la Filt, la Fiom e l’area di minoranza SindacatoaltracosaCgil – prosegue la nota -. Ora si apre un nuovo scenario: la raccolta di firme per avviare il processo partecipativo, per coinvolgere cittadini e cittadine, associazioni, comitati, soggetti economici insieme ad architetti, urbanisti, con l’università di Firenze, per elaborare idee, costruire progetti per la Manifattura considerandolo un organismo vivo nella sua bellezza e nella sua memoria in relazione ai nuovi bisogni sociali,  culturali, ecologici della città dentro una visione strategica e unitaria di Lucca città e Piana”.