Approvato il masterplan per il verde pubblico: ecco le linee guida per la Lucca dei prossimi anni




Il nuovo strumento di pianificazione mira a realizzare nuovi parchi pubblici e azioni volte al miglioramento della qualità della vita da realizzare intercettando le risorse europee
Viaggiare in parallelo agli obiettivi europei dell’Agenda 2030 e dare una risposta alle nuove esigenze emerse dalla pandemia. Sono queste le linee guida che hanno tracciato la stesura del masterplan del verde urbano per la Lucca dei prossimi anni, approvato questa mattina (13 luglio) dalla giunta comunale.
Uno strumento utile sia per fotografare la situazione attuale delle aree attrezzate e non, sia per andare a consolidare una prospettiva di investimenti necessaria per intercettare le risorse nazionali ed europee che arriveranno. Tra queste Lucca recentemente ha vinto il bando del Ministero della transizione ecologica da 460 mila euro per interventi che mirino a contrastare i cambiamenti climatici. Queste risorse, in parte, saranno destinate al verde scolastico (entro il 6 settembre sarà presentata l’idea progettuale). È questa una delle priorità emerse nel corso del tavolo del verde che, in questi mesi, ha elaborato con il parere di esperti e associazioni di categoria, il masterplan per la città dei prossimi dieci anni. Uno strumento di pianificazione che si è aperto anche alla cittadinanza: sono circa 650 i cittadini che hanno risposto al questionario pubblicizzato dal Comune per raccogliere critiche e nuove esigenze di chi le aree pubbliche le utilizza e le vive quotidianamente. Così sono state recepite nel piano, oltre a una maggiore attenzione al verde scolastico, il bisogno di nuovi parchi nelle frazioni del territorio, la necessità di poterli raggiungere a piedi o in bici in sicurezza e una cura più attenta alla manutenzione delle aree già in essere.
“Il masterplan rappresenta la nostra visione del verde pubblico nei prossimi anni, aperta alle nuove esigenze che potranno delinearsi nel tempo – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Raspini -. È uno strumento che raccoglie le linee di indirizzo per migliorare la qualità ambientale del territorio e il benessere dei cittadini, al quale siamo approdati attraverso un percorso di partecipazione che ha coinvolto professionisti del settore, associazioni e utenti stessi. Tra queste è emersa, ad esempio, l’esigenza di andare ad aumentare il verde pubblico per ciascuno studente come rilevato da Legambiente per la quale abbiamo intercettato le risorse di un bando ministeriale”.
“Come amministrazione comunale nell’ultima variazione di bilancio abbiamo stanziato 12o mila euro (che arriveranno a 140 mila) per il verde pubblico e si calcola che questa cifra possa rimanere costante nell’arco dei prossimi anni – sottolinea Raspini -. Le risorse più ingenti arriveranno infatti dai bandi europei, per questo è necessario farsi trovare pronti con un cassetto di idee dal quale pescare per intercettare i finanziamenti, così com’è avvenuto con il bando regionale Toscana carbon neutral, per il quale Lucca è arrivata prima grazie al progetto da 580 mila euro presentato dal Comune e che vedrà la messa a dimora di circa 900 alberi (che si accompagna alle 3 mila nuove piante del progetto dell’associazione Talea). Il masterplan del verde urbano si inserisce e diventa complementare quindi al lavoro che stiamo facendo sul piano operativo con l’assessora Mammini e che nell’arco di alcune settimane sarà adottato dal consiglio comunale”.
“Il masterlplan non può non tenere conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 così come non può tralasciare i nuovi bisogni dei cittadini emersi dalla pandemia – hanno aggiunto Maurizio Gazzarri e Gabriele Puccini, responsabili del progetto per Leganet della Lega autonomie locali, società di consulenza per enti locali -. Le persone hanno riscoperto la bellezza di avere nuovi spazi aperti dove stare insieme, dove poter lavorare e studiare e dubito che queste abitudini cambieranno nei prossimi anni. Lucca è già un’eccellenza per il verde urbano ma questo significa che gli standard dei cittadini sono più alti e che non può venire meno il bisogno di migliorare gli indicatori di benessere indicati sia dall’Onu, sia dal Bes. L’obiettivo del piano è quello di dare a tutti i cittadini una zona verde pubblica attrezzata raggiungibile al massimo in 10 minuti, così come avviene già in diverse città. In questo senso sono già diversi i comuni che hanno chiesto informazioni per attivare un percorso analogo nelle rispettive città, simbolo dell’efficacia di un questo nuovo strumento di pianificazione”.
Ma nel masterplan è inserita anche una fotografia del territorio comunale attuale. Lucca ha 1.542.089 metri quadrati (circa 17 metri quadri per cittadino), 25 aree attrezzate per un totale di 166.442 metriquadri e 16 aree non attrezzate per 948.285 metri quadri. Il piano mira all’incirca a raddoppiare, nell’arco dei prossimi dieci anni queste cifre, con circa 16 nuove aree attrezzate (comprese le aree per cani e aree fitness) e quattro nuovi spazi verdi non attrezzati. Tra i nuovi parchi è già stato finanziato il progetto per attrezzare l’area dietro la scuola di Antraccoli, tra via vecchia Romana e via dei Paladini.
Accanto a questi interventi il piano prevede una gestione ottimizzata della manutenzione del verde e degli arredi, la creazione di percorsi di accesso dolce e accesso protetto, fruibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, attrezzature pensate per funzioni ed età differenti degli utenti, nuovo verde scolastico. E poi potenziamento delle aree di sgambamento cani (una per ogni ex circoscrizione), strumenti di controllo, sicurezza e videosorveglianza. Infine l’incrementazione della partecipazione diretta attraverso forme di cittadinanza attiva e referenti delle aree verdi. Un livello successivo di interventi potrà riguardare l’implementazione di risorse digitali con aree wifi libero, accordi e implementazione di app su varie piattaforme, l’offerta di banche dati aperte in rete come ad esempio il catasto delle alberature, un’area fitness per ogni ex circoscrizione, collocare defibrillatori semiautomatici per il pronto soccorso, l’organizzazione di attività didattiche e ricreative come eventi culturali, conferenze e spettacoli.
Nel dettaglio
Tra i nuovi parchi inseriti nel masterplan ci sono, oltre a quello di Antraccoli: un’area attrezzata a Nave, a San Pietro a Vico, a San Macario in Piano e a Farneta. A Sant’Alessio nella zona Monte San Quirico, in via Francesconi e via Bandettini a Ponte a Moriano (così come previsto nel progetto Pinqua cioè la riqualificazione della piazza del Teatro, dei campi sportivi e degli spazi a verde retrostanti e di un’area su via Viani) e poi a San Lorenzo a Vaccoli, a Massa Pisana (ex area sportiva), a Montuolo nell’ area nei pressi della stazione, ad Aquilea (parco giochi e sportivo da riqualificare secondo quanto suggerito dal Comitato paesano) e a San Filippo (area a verde tra condomini accessibile da via di Ricco).
Tra i parchi da riqualificare e migliorare ci sono quello di via dei Bacchettoni, Valgimigli con il progetto Starpark e in generale si prevede la sostituzione di tutti gli arredi e i giochi vetusti con oggetti sostenibili, accessibili e fruibili. Per quanto riguarda le aree sgambatura cani ne è già prevista una a San Concordio, nell’ambito del progetto Quartieri social, in corso di realizzazione e a Ponte a Moriano, San Marco, Santa Maria del Giudice, con l’obiettivo di un’area sgambamento cani per ogni ex circoscrizione. Per le aree fitness c’è piazza della Concordia, lungo il percorso del Nottolini, lungo il fiume Serchio anche con la previsione di aree dove le famiglie possano trascorrere intere giornate e altre ubicazioni, con l’obiettivo di un’area fitness e percorso salute per ogni ex circoscrizione. Inoltre il piano prevede la creazione di un percorso pedonale e ciclabile lungo l’Ozzeri che si colleghi ai percorsi ciclo pedonali del Serchio e del Nottolini, costituendo anche un corridoio ecologico di collegamento tra i grandi parchi urbani posti a nord e a sud del territorio comunale.
Fra le priorità individuate dal Masterplan anche l’incrementazione della copertura arborea e arbustiva come primo baluardo contro le PM10 e migliorare la copertura erbacea. Colonnine sos per la maggiore sicurezza dei parchi, miglioramento della gestione delle risorse idriche per il verde. E poi realizzare un nuovo parco accessibile smart entro il 2022, creare percorsi partecipati per la progettazione dei nuovi spazi verdi e per la loro gestione, compilare il censimento arboreo, prevedere aree da destinare ad orti urbani e intraprendere la progettazione di orti scolastici, censimento rotatorie e spartitraffico verdi per incoraggiare ‘adozioni’ e sponsorizzazioni per la loro cura o per incentivare i cittadini a realizzare spazi fioriti.