Tambellini: “Non abbiamo detto stop al piano di rigenerazione della Manifattura”

16 luglio 2021 | 18:24
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Tambellini: “Non abbiamo detto stop al piano di rigenerazione della Manifattura”

Il sindaco a Confcommercio: “Prima di parlare bisognerebbe conoscere a fondo le cose”

“Non abbiamo detto stop al piano di rigenerazione per la Manifattura, ma al project financing così come proposto da Coima”. Il sindaco Alessandro Tambellini risponde in questo modo a Confcommercio, che aveva accusato il Comune di aver mancato di “coraggio”.

“I vertici di Confcommercio Lucca e Massa Carrara, in chiusura del comunicato pubblicato sulla stampa locale, in relazione alla Manifattura, affermano – ricorda il sindaco -, riferendosi all’amministrazione comunale che è ‘mancata la capacità di trovare un punto d’incontro oltre una buone dose di coraggio’. Pur non volendo alimentare polemiche siamo obbligati a rispondere a Confcommercio quanto segue: prima di parlare, visto che le parole hanno un senso, gli argomenti andrebbero conosciuti anche se la conoscenza richiede impegno, attenzione e tempo. Il Comune non ha decretato alcuno ‘stop definitivo’ al piano di rigenerazione della Manifattura. Ha semplicemente comunicato – e da molte settimane – ai proponenti le condizioni rispetto alle quali il projet financing relativo a parcheggi e piazze – 14 milioni di investimento, ossia il punto di partenza dell’intero recupero – poteva essere condotto a termine”.

“Mi pare che questo sia legittimo – aggiunge Tambellini – anche perché l’amministrazione pubblica deve rispondere a regole precise nel suo operato- a meno che non si pensi che il Comune dovesse procedere accettando qualsiasi condizione a prescindere. Il Comune nelle persone di chi lo rappresenta e di chi ci lavora, di coraggio ne ha avuto fin troppo accettando, per un interesse generale che ritenevamo di alto significato, di essere oggetto per mesi di offese, invettive, sospetti, e scemenze varie, riportate puntualmente su tutti i mezzi di informazione e comunicazione”.

“Se non avessimo avuto coraggio – aggiunge -, avremmo rifiutato all’inizio una proposta complessa, non accettando alcuna l’interlocuzione. Se abbiamo studiato e lavorato fino in fondo per giungere a queste conclusioni è perché riconoscevamo l’importanza di un’iniziativa rilevante per la socialità, il lavoro, l’economia e l’assetto urbano della città. Siamo ovviamente disponibili a qualsiasi confronto da parte di chiunque voglia apportare un contributo costruttivo nell’interesse generale, non denigratorio a priori, e stiamo mettendo a punto le premesse perché con la buona volontà di tutti si possa in qualche modo procedere per il recupero per questa parte fondamentale del centro storico”.