Scuole, si torna in classe. Buonriposi: “Prima campanella con tutti gli insegnanti in cattedra”
Green pass, pochi casi di docenti non vaccinati. La dirigente dell’ufficio scolastico: “Risolti i problemi tecnici per le supplenze”
L’anno scolastico è pronto a ripartire e sono molte le questioni e i nodi da sciogliere in vista del 15 di settembre, giorno in cui gli studenti torneranno a sedersi ai banchi delle scuole.
La questione Green pass sembra essere giunta ad un braccio di ferro tra scelte politiche dettate dall’emergenza sanitaria e chi tra gli operatori scolastici è contrario a vaccinarsi. L’obbligo è stato ribadito anche nel nuovo decreto-legge che il Consiglio dei ministri ha approvato ieri el’ha esteso a tutti coloro che accedono alle scuole, esclusi gli studenti. Ma sono molte le questioni in sospeso, soprattutto per gli insegnanti supplenti che hanno lamentato difficoltà con la nuova struttura informatizzata sull’assegnazione delle cattedre.
“Siamo pronti anche quest’anno a partire, grazie all’enorme lavoro svolto dai nostri uffici – dichiara la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi -. Devo riconoscere che quest’anno per la prima volta il Ministero ha svolto un buon lavoro e inizieremo con tutti gli insegnanti in cattedra. Le graduatorie che ci sono arrivate erano tutte sbagliate, come sempre non smetterò più di ripetere che, il lavoro dei nostri uffici è diventato quello di rattoppare le decisioni che vengono prese a monte”.
Gli insegnanti entrati di ruolo a copertura del turn over di coloro che andranno in pensione, sono: 26 nella scuole dell’infanzia, 86 nella scuole primarie, 217 negli istituti di primo grado e 315 in quelli di secondo grado.
“Per il Gps (graduatoria provinciale supplenze), la situazione è più complessa, perché abbiamo avuto problemi con l’algoritmo del software adibito alle nomine dei supplenti – spiega la Buonriposi -. I dati ci sono arrivati all’ultimo minuto, abbiamo dovuto impararne l’utilizzo e controllare anche le risposte che forniva. Tutto adesso è informatizzato e se è aumentata l’efficienza, dall’altro lato i nostri uffici hanno lavorato pesantemente fin dal mese di giugno alla piattaforma. Il risultato finale è che abbiamo 105 insegnanti di sostegno, su un totale di 110, abbiamo 1700 supplenze annuali, parte del personale è immesso in ruolo per i pensionamenti che ci sono stati e in parte sono stati assunti. Rimane comunque la grande piaga dei docenti supplenti, con la sostanziale differenza che quest’anno saranno in cattedra prima dell’inizio delle lezioni. Sulle supplenze annuali stiamo facendo le dovute rettifiche, una cinquantina, speriamo di raggiungere presto un accordo che soddisfi tutte le parti”.
La ripartenza delle scuole è stata caratterizzata da una grande discussione, anche politica, sull’obbligatorietà dell’esibizione del green pass per accedere agli istituti scolastici. La politica ha confermato l’obbligo di green pass proprio ieri con l’approvazione del decreto in Consiglio dei Ministri, estendendo il possesso della carta sanitaria verde a tutti coloro che entrano nella scuola, esclusi gli studenti.
Alcune le defezioni da parte di insegnanti no vax, ma ciò che rende più complicato il processo di verifica degli accessi, è la mancanza di una piattaforma adeguata per verificare la durata dei vari green pass, che ha assicurato il Ministero, arriverà a breve.
“Per quanto riguarda il green pass obbligatorio per gli insegnanti, la situazione lucchese è molto buona – conferma Buonriposi –: la stragrande maggioranza degli operatori scolastici è vaccinato. Si contano alcune esenzioni e solo pochissimi casi di persone che rifiutano il vaccino, in tutta la provincia non si raggiungono una decina di no vax. Sempre sul green pass, hanno notevoli difficoltà i presidi, a causa della richiesta di verifica giornaliera, soprattutto nelle scuole molto numerose. Attendiamo in settimana le ultime disposizioni sulla piattaforma che deve fare il Ministero per far si che i dirigenti sappiano quando i green pass scadono. Una verifica che adesso non possono fare per motivi di privacy”.
Anche la situazione del personale Covid sembra essere sotto controllo fino a dicembre: “Per il personale covid quest’anno sono stati adottati criteri diversi nell’assegnazione dei fondi, ma la procedura è la stessa degli anni passati – precisa la dirigente -. Nel finanziamento si sono basati molto sul numero di studenti che ci sono nelle scuole, con particolare attenzione a quelle molto numerose, per evitare le così dette ‘classi pollaio’. Si è cercato di capire quali scuole hanno le classi più numerose e a queste viene elargito un finanziamento più alto, i fondi per adesso sono sufficienti fino a dicembre, a quel punto ci auguriamo che dal Ministero ne arrivino degli altri”.
Le scuole lucchesi sono comunque pronte alla ripartenza e secondo le parole della dirigente, l’anno scolastico si avvia sotto i migliori auspici. “La situazione nelle scuole lucchesi è buona, ripartiamo con serenità e tutto l’aspetto della progettazione e della formazione ha preso il via, anche per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno. Ci aspettiamo un anno scolastico sempre difficile, ci sono alcune questioni sempre in sospeso, ci saranno le quarantene, i presidi avranno il loro bel da fare, però mi sento di dire che l’anno parte veramente bene”.