Verso la conclusione i lavori di ripristino dell’argine circondariale del canale Burlamacca

14 settembre 2021 | 09:03
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Verso la conclusione i lavori di ripristino dell’argine circondariale del canale Burlamacca

Dal Consorzio di Bonifica 50mila euro per ridurre il rischio idraulico e mantenere in efficienza i corsi d’acqua

Il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord sta ultimando i lavori di ripristino dell’argine circondariale del canale Burlamacca – Cava sul lago di Massaciuccoli. Un intervento che nello specifico insiste sul bacino denominato Massaciuccoli Lucchese e precisamente nel sottobacino Quiesa, situato all’interno del territorio del comune di Massarosa e che serve a ripristinare la sommità arginale e la banca del corso d’acqua Burlamacca a seguito di alcuni cedimenti localizzati conseguenti ad eventi di piena degli scorsi mesi.

“Abbiamo destinato circa 50mila euro provenienti dalla destinazione dell’utile di esercizio del bilancio 2020 per questo intervento – sottolinea il Presidente, Ismaele Ridolfi – per ridurre il rischio idraulico e mantenere in efficienza i corsi d’acqua”.  Nel dettaglio l’operazione prevede interventi di ricarico delle teste arginali, dopo opere di sfalcio, per riportarle alle quote di sicurezza e la rimodellatura delle stesse chiudendo le lesioni superficiali con carichi di terra di matrice argillosa. “Gli eventi pluviometrici del dicembre del 2020 hanno portato le acque del lago a quote molto alte pari a 0,47 metri sopra il livello del mare – dice Ridolfi – tutti i tecnici e gli operai dell’ente consortile sono da sempre stati in prima linea, giorno e notte, per evitare rischi di pericolose rotture arginali che per tracimazione avrebbero comportato conseguenti allagamenti  di vasti territori”.

Già in passato, nelle emergenze, gli uomini e i mezzi del Consorzio erano intervenuti in somma urgenza con interventi di “sacchinaggio” per tamponare la situazione. “Questi terreni a causa di un forte fenomeno di subsidenza in corso da oltre 80 anni sono circa 3 metri sotto il livello medio del mare e del lago – chiude Ridolfi – e sono proprio depressioni morfologiche per questa serie di motivi abbiamo voluto dare nel più breve tempo possibile una risposta concreta a tutta la comunità e al territorio”.