A Lucca la prima campanella con ritorno in presenza: “L’istruzione vi rende liberi”

15 settembre 2021 | 12:20
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Cerimonia dell’alzabandiera al Fermi con la presenza delle istituzioni. Per la prima volta c’è anche il vescovo: “Lo stare insieme è essenziale. Gli altri non sono un completamento, sono parte di noi”

Dopo due anni difficili, contraddistinti dalla didattica a distanza a causa della pandemia, anche in Lucchesia riprende (finalmente) la scuola con tutti gli alunni in presenza. La prima campanella è suonata questa mattina (15 settembre), con il via ufficiale al nuovo anno scolastico, quello, si spera, della ripartenza.

In occasione del primo giorno di scuola, le istituzioni hanno fatto tappa all’istituto Fermi partecipando alla cerimonia dell’alzabandiera. Presenti, tra gli altri, il dirigente scolastico del polo scientifico, tecnico e professionale Fermi, Massimo Fontanelli, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella Buonriposi, l’assessore regionale Stefano Baccelli, il presidente della Provincia Luca Menesini, il questore di Lucca, Alessandra Faranda Cordella, il prefetto Francesco Esposito, il vescovo Paolo Giulietti, e il capo della squadra mobile di Lucca, Luca Scolamiero.

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“Il nuovo anno scolastico inizia con i migliori requisiti, con tutti in presenza – afferma il preside -. Speriamo che la dad sia solo un ricordo. Ci saranno sicuramente contagi, ma la speranza è che questo Covid ci molli un attimo. C’è bisogno di contatti umani e di vivere quotidianamente la scuola. Sono mancati i rapporti tra voi alunni e il mondo della scuola. A tutti gli studenti auguro un buon anno scolastico”.

“Inizia un nuovo anno scolastico e ci tengo a fare gli auguri a studenti, genitori, famiglie e a tutto il personale della suola – le parole del prefetto -. Questo è un inizio importante che segna la ripresa della didattica in presenza. Tutte le istituzioni si sono adoperate per rendere possibile il ritorno delle lezioni a scuola e per tutti. Con la dad tutti noi abbiamo capito l’importanza della presenza a scuola. La scuola è anche stare insieme, condividere e confrontare le idee. Mi auguro che tutto l’anno sia in presenza. Già la scorsa annata abbiamo registrato un gran successo a Lucca, quello di mantenere sempre almeno il 50% della didattica in presenza. Dobbiamo abbandonare l’idea di dad come strumento alternativo, bensì come possibilità per migliorare e dare più opportunità di apprendimento”.

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“Voglio soffermarmi sull’inno di’Italia – prosegue il prefetto -, che è stato suonato anche qua stamattina come nelle altre scuole della Lucchesia. Un gesto che ribadisce un concetto: la scuola è il centro della comunità, è il presente e il futuro. La scuola deve insegnare prima di tutto a diventare buoni cittadini. La scuola è il passaporto per il futuro. Solo la scuola può compiere il miracolo di rendere liberi. Ragazzi, è l’istruzione che ci rende cittadini consapevoli. Voglio rivolgere un invito alla scuola: fare un percorso di approfondimento della Costituzione. Sarebbe bello: il 2 giugno voglio una presenza più attiva dei ragazzi. Ripeto, ripartire con la didattica in presenza per tutti è stato uno sforzo di tutte le istituzioni. Adesso tocca a voi ragazzi, dovete rispettare le regole per evitare la diffusione del contagio”.

Non è bene che l’uomo sia solo, dice il Signore nel secondo racconto della Genesi – le parole del vescovo – Lo stare insieme è essenziale, gli altri non sono un completamento, sono parte di noi. È fondamentale il sapere stare insieme, è questo che la scuola deve trasmettere. Per questo è importante la didattica in presenza, tutti insieme. È prezioso tornare insieme e non è mai facile: si sta con la gene che si ha accanto, non tutti ci possono stare simpatici. Buona anno scolastico a tutti”.