Paladini-Civitali, entro la fine dell’anno i cantieri: “Studenti in San Nicolao nel 2023”

L’annuncio di Menesini dopo l’affidamento dei lavori di messa a norma
“Il cantiere per il recupero del complesso di San Nicolao aprirà entro la fine del 2021 e durerà circa 1 anno e 4 mesi”. A darne notizia è il presidente della Provincia Luca Menesini, una volta conclusa la prima fase dell’aggiudicazione dei lavori vinta dalla costituenda Rti tra Cmsa società cooperativa e cooperativa archeologica di Pistoia che realizzerà l’intervento di ristrutturazione e messa in sicurezza del complesso che ospita gli istituti Civitali e Paladini.
“Con l’atto formale di affidamento della gara, inizia la fase operativa del recupero della storica struttura, che procederà nel rispetto dei tempi indicati dal bando di gara e che, adesso, prevedono ulteriori 35 giorni per le verifiche di legge. Dall’anno scolastico 2023-2024 gli studenti degli istituti Paladini e Civitali potranno quindi rientrare nelle loro scuole, finalmente non solo sicure, ma anche all’avanguardia e accoglienti – aggiunge Menesini –. Stiamo arrivando, finalmente, alla parte operativa del lavoro di recupero di un immobile storico del centro di Lucca e sede di istituti scolastici molto frequentati. Stando al cronoprogramma fornito dalla ditta i lavori termineranno nei primi mesi del 2023, quando inizierà l’allestimento dei locali che saranno pronti ad accogliere studentesse e studenti a partire dal settembre del 2023. La burocrazia, a cui interventi di questa portata sono sottoposti, è tale e tanta che spesso fa accumulare ritardi che sono difficili da comprendere perfino per noi che dobbiamo confrontarci con essi ogni giorno, figurarsi per i cittadini. Oggi però inizia una nuova fase e gli studenti del Civitali-Paladini torneranno, come avevamo promesso, nello storico complesso, totalmente riqualificato”.
Il progetto definitivo per il complesso del San Nicolao prevede un quadro economico complessivo di 13 milioni 455mila euro: di questi, 10,5 milioni sono finanziati dalla Regione Toscana attraverso un mutuo con la Cassa depositi e prestiti e le restanti risorse economiche sono assegnate ad altri capitoli, quali il Piano straordinario per l’edilizia scolastica 2018-2020, a fondi del Miur e, in parte a risorse del bilancio dell’amministrazione provinciale.
“I lavori previsti sono numerosi e molto delicati, poiché si va a intervenire su un immobile storico, soggetto a vincolo e che risale ai primi decenni del XIV Secolo. Successivamente è stato sottoposto a vari interventi, realizzati negli anni ’80 e, più tardi, nel 2000, altri interventi sono stati effettuati dalla Provincia – ricorda il presidente -. Per arrivare alla stesura di un progetto che risponda alle esigenze del complesso architettonico e che ha avuto l’approvazione della Soprintendenza, sono stati effettuati saggi stratigrafici sulle superfici verticali dell’ex convento e verifiche al fine di individuare l’eventuale presenza di affreschi e decori, coperti nel tempo da strati sovrapposti di imbiancature. L’intervento riguarderà sostanzialmente il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale, ma prevede anche una generale riorganizzazione funzionale degli spazi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, interventi finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità e all’adeguamento alla normativa antincendio, nonché la realizzazione di opere di adeguamento impiantistico, lavori per eliminare le carenze igieniche e gli interventi di efficientamento energetico”.
Nello specifico, l’adeguamento alle nuove normative dell’antisismica e i lavori di consolidamento strutturale prevedono la sostituzione di elementi lignei deteriorati, così come il rinforzo delle strutture murarie verticali e la sostituzione di alcuni solai danneggiati. Saranno, inoltre, consolidate le strutture orizzontali e saranno raddoppiate le pareti secondarie.