San Luca, Fp Cgil ricorda Giovanna Colombini: “Non si può morire sul lavoro”

Il sindacato: “Il suo ricordo, la vitalità, l’energia e l’attaccamento al lavoro rimarranno per sempre come insegnamento per tutti”
La Fp Cgil ricorda Giovanna Colombini, l’infermiera morta dopo essere stata travolta nel parcheggio dell’ospedale San Luca.
“Giovanna ha fatto del lavoro un valore portante della sua vita, in un periodo come questo che ha mutato profondamente ogni assetto collettivo – ricorda il sindacato -. Un’infermiera che ha lavorato durante una pandemia mondiale, che non si è fermata dinnanzi alla difficoltà di affrontare la quotidianità nei momenti più complessi della sanità pubblica. Che ha sempre lavorato con coraggio e un impegno encomiabile, portando benessere a molte persone della nostra città. E adesso non è più tra noi, anche se il suo ricordo, la vitalità, l’energia e l’attaccamento al lavoro rimarranno per sempre come insegnamento per tutti. Tra i suoi colleghi e le colleghe, nell’ospedale San Luca e in ogni punto del nostro sistema sanitario. Non si può morire sul lavoro e questo è accaduto all’improvviso, travolgendo la famiglia in un dolore senza fine”.
“La Fp Cgil è composta da lavoratori e lavoratrici dei comparti del pubblico impiego che ogni giorno servono il patrimonio pubblico attraverso il loro lavoro. La morte di Giovanna ci lascia senza fiato. Siamo vicini ai famigliari in un cordoglio sincero e nessuna parola può andare a mitigare la loro sofferenza – prosegue -. Non è il momento di inseguire colpevoli o ipotizzare congiunture strutturali che saranno verificate dalle autorità giudiziarie. Il nostro sindacato porta con sé i valori della difesa del lavoro e dei lavoratori, che questa tragedia ha sconvolto oltremodo, e l’urgenza di mettere al centro la sicurezza del lavoro, così come la dignità delle persone che operano nel servizio pubblico”.