Chiavi d’Oro, la denuncia: “Nessun rispetto per la colonia di gatti”
La responsabile Leda Fletcher: “Dopo il taglio di erba è sparita la transenna usata per delimitare l’area mentre gli sfalci sono stati lasciati marcire nelle ciotole”
Sfalci nelle ciotole, nelle cucce e nelle bacinelle d’acqua. È questa lo scenario che si sono trovati davanti i guardiani della colonia di gatti alle spalle di piazza del Carmine in via delle Chiavi d’Oro questa mattina (18 ottobre) dopo il taglio di erba da parte degli operatori del Comune. A denunciarlo è Leda Fletcher, da anni responsabile per conto dell’amministrazione dei felini senza padrone e da oggi anche senza un apposito spazio delimitato.

“Insieme ai volontari ci siamo sempre occupati di pulire l’area e dare da mangiare ai gatti che in questo piccolo ritaglio di verde trovano casa e rifugio – racconta la responsabile -. Dopo aver denunciato più volte le violenze subite dai felini, con i padroni di cani che si divertivano a sguinzagliarli nella zona per puro divertimento (divertimento che è costato al micio Codino la coda), avevamo delimitato l’area con una transenna, sulla quale, per altro, figurava il mio numero. Una misura presa sia per salvaguardare i gatti, sia perché, in caso di bisogno chiunque dovesse entrare nello spazio poteva chiamarmi e avvertirmi. Niente di tutto questo però è stato tenuto in considerazione dagli operatori del Comune che a differenza di quanto avvenuto più volte in passato, venerdì hanno tolto la transenna senza nessun preavviso, lasciando per tre giorni la colonia senza alcuna protezione, intervenendo nel giardinetto nel silenzio e con la stessa noncuranza per i felini e la loro dimora”.
A oggi la transenna adibita a ingresso dell’area non è ancora stata ripristinata e gli otto mici che attualmente vivono grazie al lavoro dei volontari non hanno più il loro spazio sicuro anche se, da questa mattina, chi si occupa della loro salute è a lavoro per ripulire posti letto, cibo e ciotole. L’unica delimitazione rimasta sono i dissuasori per animali installati sul muretto laterale, sotto la rete di recinzione.
“La cosa che fa più rabbia è che tutto questo potrebbe essere evitato con una semplice chiamata ma manca la collaborazione – conclude Fletcher -. Qualche tempo fa il Comune aveva pure fatto costruire un cancello sul retro, ma nessuno ha mai avuto la chiave, tanto è che gli stessi operatori hanno sempre utilizzato la transenna col mio numero per tagliare l’erba nel giardinetto, lasciando dopo il loro passaggio uno tsunami di sfalci”.