Lucca conferisce la cittadinanza onoraria al Milite ignoto: sì unanime in Consiglio

Prorogata di altri tre mesi la commissione speciale sul condotto pubblico. Bindocci si astiene: “C’è da cambiare il modus operandi”
Sì unanima alla cittadinanza onoraria al Milite ignoto. Il via libera alla mozione è arrivato compatto dal consiglio comunale di questa sera (21 ottobre), che ha visto varie altre questioni all’ordine del giorno. Quella che spicca, anche per qualche polemica, è quella relativa alla commissione condotto pubblico, che è stato deciso di prorogare per altri tre mesi. Con l’astensione tuttavia del consigliere Cinque Stelle che ha puntato il dito su questioni di merito relative all’organizzazione dei lavori della commissione stessa.
In apertura della seduta, l’attenzione è andata, ancora una volta, alla cura del centro storico e dei suoi monumenti. Ad accendere i riflettori il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Martinelli che ha invitato l’amministrazione ad una “maggiore attenzione alla conservazione dei monumenti presenti nel centro storico”. Lo dichiara Marco Martinelli, capogruppo di Fratelli d’Italia, durante la consueta fase delle raccomandazioni.
Il cuore della discussione è stato l’ordine del giorno circa il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto.
Il 4 novembre 2021 ricorrerà la commemorazione del centenario della traslazione del Milite ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Con una delibera votata all’unanimità dai 30 consiglieri presenti, il Comune di Lucca si unisce all’importante iniziativa promossa dal gruppo delle medaglie d’oro al valor militare d’Italia, in collaborazione con l’associazione nazionale comuni italiani (Anci), per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni italiani.
Nel corso del primo conflitto mondiale persero la vita circa 650mila soldati italiani ed in molti casi non fu possibile recuperare o identificare i resti. Il milite ignoto consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto tumulato presso il sacello dell’Altare della Patria al Vittoriano. Con il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, anche Lucca vuole rendere omaggio a quanti hanno dato la vita durante i conflitti armati del Novecento.
La discussione si è poi spostata sul “riconoscimento debito fuori bilancio per spese di lite relative alla sentenza del Giudice di Pace di Lucca e alla sentenza del Giudice di Pace di Carini”. La cifra che dovrà sborsare il comune di Lucca, come comunica l’assessora Valentina Simi, ammonta a 1375 euro. La pratica è stata approvata con 20 voti favorevoli e un astenuto (l’opposizione esce e non partecipa al voto).
In consiglio comunale anche il voto su “rinnovo e costituzione del regolamento del consiglio comunale della commissione speciale relativa alle problematiche del pubblico condotto nella frazione di San Pietro a Vico”. La parola passa al vicepresidente Alessandro Di Vito (assente per motivi di lavoro la presidente Alessia Angelini): “C’è necessità di altro tempo, anche se la documentazione raccolta e il lavoro fatto è già tanto. Il materiale raccolto è di oltre 600 pagine. Sul Consorzio di Bonifica abbiamo ancora tre richieste in sospeso. Dobbiamo ancora ascoltare i cittadini ed incontrare gli enti in maniera produttiva per terminare al meglio il nostro lavoro. Le idee ci sono, vogliamo arrivare in fondo dando risposte alla città sul condotto pubblico”. La commissione speciale, prorogata di altri 3 mesi, sostituirà il commissario Daniele Bianucci con Francesco Lucarini.
Critico il consigliere M5s Massimiliano Bindocci: “È stato fatto un solo sopralluogo, la sensazione è che non si creda che il problema della portata sia quello più importante. È stato svolto un lavoro più processuale che politico. C’è bisogno di un approfondimento con i tecnici. Invito il presidente a riflettere sul modus operandi”.
“Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno – commenta il consigliere di Difendere Lucca Fabio Barsanti -. I problemi legati al condotto pubblico sono sulla cronaca ormai da anni. L’idea di questa commissione speciale si è rilevata vincente. I problemi ci sono, sì, e andranno corretti nella seconda fase. Ma dopo anno di immobilismo, secondo me il lavoro svolto fino ad ora è un ottimo punto di partenza. Adesso c’è e andare in fondo, evidenziare le responsabilità o le cause della situazione che si è andata a creare”.
A difendere l’operato della presidente della commissione speciale, Alessia Angelini, è la consigliera Maria Teresa Leone: “C’è stato un unico sopralluogo ma è stato denso. Ci siamo confrontati, abbiamo raccolto tanto materiale. Al presidente deve attribuire una grossa competenza. Adesso servirà un lavoro di lavorazione. Non serve un cambio sul metodo di approccio, dobbiamo semplicemente continuare il lavoro svolto fino ad ora. Dobbiamo cercare di capire dove stanno le responsabilità e non dobbiamo agire con superficialità”. Sulla stessa linea il consigliere di Lei Lucca Marco Barsella: “Trovare una sola responsabilità è impossibile, ce ne sono molteplici. Ma abbiamo una grande documentazione, ora è tutto più chiaro grazie anche al bel lavoro della presidente. Il lavoro fatto fin ad ora è importante”.
La pratica viene approvata con 28 voti favorevoli e 1 astenuto (Bindocci).
Rinviata la mozione presentata dal consigliere Martinelli su “individuazione postazioni di allattamento”.
Ok unanime alla risoluzione – partita da una mozione del consigliere Barsanti – presentata dalla commissione politiche sociali, abitative e della salute sulla figura del “caregiver familiare”. Il consiglio comunale chiede al governo di riconoscere anche in Italia, in tempi rapidi, la figra del caregiver familiare e alla sua tutela normativa ed economica.