Il Milite ignoto è cittadino onorario di Lucca: consegnata la medaglia durante i Comics

30 ottobre 2021 | 12:37
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Cerimonia con il ministro Dadone in Sala Tobino. Il sindaco: “Un simbolo di tutte le guerre”

Correva l’anno 1921 quando l’allora ministro della guerra Luigi Gasparotto sostenne al parlamento del Regno d’Italia una proposta di modifica sul luogo di sepoltura del Milite ignoto italiano, stabilendo che la sua collocazione al Vittoriano, che già allora era chiamato Altare della patria.

Oggi anche Lucca Comics & Games ricorda il Milite ignoto, in occasione del centenario e lo fa con la stessa originalità che ha sempre contraddistinto il festival. Dedicando una doppia mostra alla ricorrenza, allestita nella Chiesa di San Cristoforo, il sacrario lucchese dei caduti della prima guerra mondiale. Un vagone ferroviario in cui è realizzato un percorso immersivo in parallelo con il viaggio reale, su un treno storico, messo a disposizione da Fondazione FS, in collaborazione con il ministero della difesa, che sta ripercorrendo il tragitto di un secolo fa e l’interpretazione del Milite ignoto di 20 artisti con le opere originali “amplificate” dalle risorse della realtà aumentata.

Non solo. Oggi (30 ottobre), durante la manifestazione di Lucca Comics, si è tenuta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto, a cui hanno partecipato numerose personalità istituzionali, tra cui la ministra delle politiche giovanili Fabiana Dadone, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, il presidente del Consiglio comunale di Lucca Francesco Battistini, l’assessora alla memoria Ilaria Vietina e il comandante dell’istituto Geografico militare, generale di divisione Pietro Tornabene, presente anche la classe quinta del liceo classico Machiavelli di Lucca.

“In esecuzione della volontà del Consiglio comunale il sindaco di Lucca conferisce la cittadinanza onoraria al Milite ignotoin quanto rappresenta un simbolo di tutte le vittime delle guerre che offre a tutti la possibilità di ricordare padri, figli, mariti, fratelli e nipoti dispersi che non hanno potuto far ritorno alle loro famiglie: un monito per le future generazioni a non dimenticare il sacrificio umano che ogni guerra porta con sé”, dichiara il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.

“Provengo da una generazione che ha avuto i nonni che hanno partecipato alla prima guerra mondiale, uno dei due tornò con una gamba spappolata e raccontò di una guerra complessa, diversa dalle altre vissute fino a quel tempo, una guerra di trincea, dove persero la vita 650.000 giovani italiani – prosegue il sindaco -. Il Milite ignoto rappresenta tutti quei soldati che erano pronti a morire, rappresenta il loro sacrificio, inciso sulle mura della chiesa di San Cristoforo. Oggi vogliamo onorare la sua memoria, una memoria senza un nome, perché la sofferenza non ha un nome, ma è qualcosa che accomuna tutti i caduti della guerra”.

Anche la ministra Fabiana Dadone interviene alla cerimonia, rivolgendosi ai ragazzi: “Siamo qui a ricordare i caduti della prima guerra mondiale con uno degli atti più alti, che è il conferimento della cittadinanza onoraria. E’ un segnale forte perché soprattutto lo facciamo alla presenza di voi ragazzi e ragazze e dimostra un valore importante, quello di essere parte di una comunità, cosa che non va mai data per scontata”.

“Nel tempo sono sempre stati onorati i grandi condottieri – dice il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo -, oggi questo paradigma di eroe si è invertito, l’eroe è uno come noi, una persona semplice. Anche oggi con la pandemia gli eroi sono quei medici e infermieri che hanno servito il paese e il loro sacrificio ci ha potuto donare nuovamente la libertà di cui eravamo stati privati”.

“Il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto è un tassello per recuperare una memoria che è importante per tutti, soprattutto per questi ragazzi – spiega il presidente del Consiglio comunale di Lucca Francesco Battistini -. Ragazzi erano anche i caduti della Prima Guerra Mondiale, persone semplici operai, contadini, che con tutta probabilità non sapevano dove stavano andando”.

Il generale Pietro Tornabene ha tenuto una breve lezione di storia rivolta soprattutto agli studenti del liceo classico Machiavelli, in cui ha ripercorso i passi per arrivare ad individuare nel Milite ignoto il simbolo in cui tutta Italia si sarebbe dovuta riconoscere, come popolo e come nazione.

L’iniziativa promossa dal Gruppo delle medaglie d’oro al valor militare d’Italia e sostenuta dall’associazione nazionale comuni Italiani vuole commemorare l’evento che si svolse nel 1921, a pochi anni dalla fine della Prima guerra mondiale. Il 28 ottobre del 1921 nella basilica patriarcale di Aquilea fu scelta la salma fra undici bare di caduti di cui non erano note le generalità. Dal 29 ottobre al 2 novembre la bara fu trasportata su un treno speciale da Aquileia a Roma accolto al passaggio da una folla commossa di centinaia di migliaia di italiani accorsi nelle stazioni e lungo la ferrovia a rendere omaggio al simbolo del sacrificio di un’intera nazione.