Dalla scuola alla rigenerazione urbana, oltre 26 milioni di erogazioni ogni anno fino al 2026 dalla Fondazione Crl
Approvato anche il piano di azione pluriennale. Il presidente Bertocchini incassa l’unanimità da soci e organo di indirizzo: priorità ad aree interne, rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile: ecco i progetti
Manifattura o no la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca continua a erogare contributi per il territorio. Lo fa grazie alla solidità del suo patrimonio, in grado di garantire, fino al 2026, almeno 26 milioni di euro di interventi fra bandi e interventi diretti, al netto del credito di imposta che potrebbe fa aggiungere a quella cifra altri 3-4 milioni di euro l’anno.
Tre gli interventi cruciali in cui si incardinerà l’azione della Fondazione Crl nei prossimi anni. Innanzitutto sulle aree interne, ovvero le aree deboli del territorio (Valle del Serchio e Alta Versilia) con il progetto Proximity Caree il sostegno ad ‘Abitare la Valle del Serchio‘. Quindi i progetti di riqualificazione urbana, ancora da individuare, per la città di Lucca e infine lo sviluppo sostenibile: si pensa a riportare a proprietà pubblica, fra l’altro, l’area del Lago della Gherardesca e comunque di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
Oltre 26 milioni di euro di erogazioni nel 2022 e un ‘piano di azione’ pluriennale ben definito e innovativo. Questi, in sintesi, gli elementi più importanti emersi durante la presentazione dei due documenti programmatici della Fondazione Cassa Risparmio di Lucca che si è svolta stamani (4 novembre) alla presenza del presidente Marcello Bertocchini, del vicepresidente Raffaele Domenici e della direttrice Maria Teresa Perelli.
Due documenti perché, con il rinnovo dell’organo di indirizzo, avvenuto nel gennaio 2021, oltre alla programmazione 2022 è stato approntato anche un documento previsionale che arriva fino al 2026, delineando, in sostanza, i capisaldi dell’attività futura dell’ente.
Entrambi i testi, predisposti dal consiglio di amministrazione, sono stati licenziati all’unanimita (a dispetto delle divergenze di qualche membro sull’operazione manifattura sud, evidentemente) dall’assemblea dei soci – chiamata ad esprimere nel merito un parere consultivo – definitivamente approvati, sempre con voto unanime, dall’organo di indirizzo.
“Con oggi – ha dichiarato il presidente Marcello Bertocchini – prende il via un nuovo ‘viaggio’, continuità con il lavoro svolto sinora ma basato sull’osservazione attenta del presente e la costruzione del futuro. Ci auguriamo, infatti, di aver messo a frutto il percorso di ascolto del territorio in cui la Fondazione crede fermamente per dar vita ad una programmazione in linea con le reali esigenze delle tante comunità della provincia”.
Marcello Bertocchini, presidente Fcrl
“Si tratta – dice il presidente Bertocchini – del piano di lavoro che gli organi si sono dati per capire cosa si può restituire come erogazione al territorio della provincia di Lucca. Saranno 26 milioni annui in media da qui al 2026: cifra che sarà poi incrementata in ulteriori possibili erogazioni derivanti dai crediti di imposta: altri 3-5 milioni l’anno. Le rendite medie annue sono di 46 milioni di euro, alla fine del quinquennio nel fondo di stabilizzazione per le erogazioni ci saranno fino a 50 milioni di euro da parte. Questo significa che anche se non dovessimo guadagnare più un centesimo nei prossimi anni potremmo comunque garantire altri due anni di erogazioni e la copertura dei progetti pluriennali”.
“Si conferma, dunque – prosegue Bertocchini – la nostra solidità patrimoniale e l’importante capacità di ottenere reddito. La redditività media del patrimonio è dell’8 per cento. Al di là di qualche detrattore restiamo comunque la nona fondazione italiana e la prima se si divide il patrimonio per il numero di abitanti di riferimento. Prima c’era un’altra fondazione (Monte dei Paschi, ndr), adesso per le note vicissitudini siamo davanti noi”.
Il documento pluriennale 2022-2026
Non solo cifre ma tante idee. Il documento programmatico pluriennale parte da una ‘fotografia’ del presente per delineare linee guida di azione per i prossimi cinque anni.
Le aree interne
Il tema delle aree interne inizia a diventare cruciale. “Abbiamo tenuto sei incontri – dice – in 21 Comuni per supportare gli enti locali, in particolare per istruzione, sanità e mobilità. Il peso maggiore riguarderà le aree di Valle del Serchio ed Alta Versilia”.
Più della metà dei comuni della provincia di Lucca vive una fase di grande difficoltà per la carenza di servizi e il conseguente spopolamento. La Fondazione si è attivata con la Scuola Sant’Anna di Pisa, mettendo a disposizione, nelle annualità 2021-2026, fino a 5 milioni di euro per dar vita ad un modello di sviluppo in grado di migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari delle aree interne della Valle del Serchio e dell’Alta Versilia. Il progetto Proximity Care sarà presentato il 10 novembre prossimo a Castelnuovo. Insieme alla Fondazione Crl ci sono la Regione e la Fondazione Monasterio.
La Fondazione, in più, ha stanziato 5,9 milioni nel triennio 2022-2024 a favore del progetto, legato anche ai finanziamenti Pinqua, Abitare la Valle del Serchio. Un’iniziativa importante da complessivi 17,5 milioni coperti per lo più da un finanziamento statale: Nel concreto si tratta di interventi come social housing, rifunzionalizzazione spazi pubblici, recupero beni culturali e immobili di pubblica utilità, opere su beni di edilizia pubblica.
Sviluppo sostenibile
Nuova attenzione per i progetti in grado di coniugare lo sviluppo economico e sociale del territorio con il rispetto delle tradizioni e dell’ambiente. L’idea è quello del conseguimento degli obiettivi di Agenda 2030
Sentieristica, ciclabilità, promozione enogastronomica, rispetto della natura. Per questo è in fase di preparazione un bando specifico 2022-2024 con un budget da 3 milioni di euro. In questo ambito, la Fondazione intende impegnarsi per riportare a uso pubblico il lago della Gherardesca assieme al Comune di Capannori.
Rigenerazioni urbane e beni culturali
Sul fronte dei beni culturali c’è l’impegno a valutare progetti di rigenerazione urbana, su immobili ancora da individuare, con uno stanziamento di 4,5 milioni nel triennio 2022-2024, oltre alla consueta attenzione per le evidenze artistiche locali bisognose di urgenti interventi di restauro, per le quali è ripartito lo specifico bando 2021-23 (3 milioni per le annualità 2021-2023). Gli interventi, però, non sono ancora stati individuati.
Nell’ambito dei beni culturali, peraltro, un effetto moltiplicatore può arrivare dall’applicazione dell’Art Bonus.
Iniziative culturali
Continua, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il sostegno a festival ed eventi del territorio. Cruciale sarà il ritorno a nuova vita dell’oratorio degli Angeli Custodi.
Fragilità
Massimo supporto alla Fondazione per la coesione sociale (di cui è previsto il rafforzamento della struttura organizzativa) e anche alla Fondazione Casa, in prima linea sulle tematiche della disabilità, cui nel solo 2022 verranno assegnate risorse per 350mila euro, grande attenzione ai progetti di cooperazione internazionale (250 mila euro all’anno nel 2022-2024) e una nuova impostazione del bando dedicato al sociale, che verrà suddiviso in bandi tematici più specifici ed efficaci.
L’attenzione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è a welfare di comunità e terzo settore. Per il bando sociale ci sono 2 milioni di euro per il 2022. “Pensiamo – dice il presidente Bertocchini – di realizzare più bandi per rispondere al meglio a tutte le esigenze del territorio”:
Ricerca
Si conferma il sostegno alle realtà universitarie locali, Campus e Imt, con quest’ultima pronta ad inaugurare, ad inizio 2023, la nuova residenza di via Brunero Paoli per la quale il Miur ha confermato il finanziamento di 4,2 milioni, importanti risorse attratte sul
territorio. Il termine dei lavori è previsto per febbraio 2023.
Nel frattempo con l’università di Pisa è partito il corso di laurea in tecnologia e produzione della carta e del cartone per il quale la Fondazione ha stanziato 100mila euro annui nel quinquennio 2022-2026. In corso di definizione c’è un bando ricerca che si concentrerà, in particolare, sui temi del trasferimento tecnologico al fine di generare ricadute operative sul territorio per istituzioni e imprese.
Sviluppo del territorio
Verrà inoltre abbandonato lo storico bando sviluppo del territorio in favore di specifici progetti di sistema, come quello già individuato a
sostegno delle filiere produttive caratteristiche del territorio quali nautico, cartario, lapideo e calzaturiero (1 milione nel 2022-2024) che sarà coordinato da Lucense nella sua qualità di organismo di ricerca. Si conferma l’impegno sul fronte della povertà educativa minorile con l’adesione al fondo nazionale che dal 2016 ha realizzato oltre 400 progetti in tutta Italia.
Confermato l’impegno con Lucense: oltre ai 250mila euro annui consueti, c’è un milione in più dal 2022 al 2024 per il supporto ai quattro distretti industriali del territorio: cartario, lapideo, nautico e calzaturiero.
Il documento 2022
I 26 milioni per il 2022 saranno così ripartiti: 7,7 milioni per arte, attività e beni culturali; circa 3 milioni per educazione, istruzione e formazione; oltre 5,7 milioni per volontariato, filantropia e beneficenza; oltre 2,1 milioni per ricerca scientifica e tecnologica; quasi 2 milioni per salute pubblica; oltre 2,5 milioni per lavori pubblici o di pubblica utilità; 1,5 milioni circa per lo sviluppo locale; oltre 905 mila euro per crescita e formazione giovanile; circa 466mila euro per l’assistenza agli anziani.
I bandi che saranno emessi a cavallo fra il 2021 e il 2022 vedranno come importo erogabile 6,7 milioni in totale: un milione di euro per arte, attività e beni culturali; 500mila euro per la progettazione di opere pubbliche; 2 milioni per il sociale (assistenza agli anziani, crescita e formazione giovanile, salute pubblica, volontariato), 500mila per sport e ricreazione, 1 milione per lo sviluppo sostenibile, 100mila euro per imprese sociali, 1,6 milioni per eventi e iniziative rilevanti.
Arte, attività e beni culturali e volontariato in senso ampio. Questi i due settori in cui verranno impiegate più del 50 per cento delle risorse stanziate (più di 26 milioni) per il 2022, rispettivamente 7,7 milioni e 7,1 milioni. Oltre al già citato bando beni culturali ci sono i bandi dedicati a eventi rilevanti e attività culturali in aggiunta all’impegno diretto su realtà specifiche, come il progetto di valorizzazione di Villa Argentina a Viareggio (100 mila euro).
Venendo al sociale, come già accennato, c’è soprattutto una grande novità: non un solo un bando ma più bandi specifici, pensati per andare incontro ad esigenze sempre più individuabi e concrete, attraverso un budget di fatto raddoppiato nel giro di pochi anni e arrivato a
complessivi 2 milioni.
All’educazione e alla ricerca saranno destinati invece 5,2 milioni, allo sviluppo locale e lavori pubblici 4 milioni, mentre fa il suo esordio tra i settori rilevanti anche la salute pubblica (2 milioni) che è stata inserita tra gli ambiti di maggior impegno della Fondazione anche alla luce
delle esigenze messe a nudo nel periodo più difficile dell’emergenza pandemica.
Sono previste poi altre ‘new entry’ come i bandi per imprese sociali e sport e ricreazione a testimoniare la volontà precisa di creare strumenti ad hoc per soddisfare i bisogni individuati attraverso un continuo processo di ascolto del territorio. Particolarmente significativa la
presenza di un bando di progettazione opere pubbliche, che la Fondazione ha voluto proporre considerando le necessita di molti enti che intendono accedere ai fondi del Pnrr, per il cui ottenimento è appunto fondamentale una fase progettuale rapida ed efficace.
Si individua dunque nel 2022 il primo ‘passo’ di un cammino delineato nel documento pluriennale: un ‘passo’ particolarmente importante nella fase di transizione che la società sta attraversando tra la grande emergenza e un presente più sereno, ma che richiede sempre
attenzione continua e una costante disponibilità a ridefinire i parametri di intervento.