Uniti per la Manifattura: “L’asta va annullata”

Il movimento: “Si convochi il Consiglio e si rimandino le decisioni a dopo le elezioni”
La soluzione per l’ex Manifattura? Secondo Uniti per la Manifattura c’è e consiste nell’annullamento dell’asta, come primo passo verso un riesame globale della questione.
“Tra pochi giorni, il 25 novembre – ricorda Uniti per la Manifattura – si terrà l’asta pubblica per alienare un bel pezzo della ex manifattura tabacchi di Lucca. La chiamano alienazione e tradotto in linguaggio popolare significa che ci rubano un pezzo prelibato della nostra città per svenderlo ad un soggetto privato per i suoi scopi privati. Si avvia così una lottizzazione e una sorta di spezzatino di un bene storico, culturale e identitario della nostra città favorendo chi acquista il primo lotto, per le eventuali condizioni che potrà indicare a suo vantaggio, e senza un piano urbanistico attuativo sull’insieme della ex Manifattura tabacchi di Lucca. Inaccettabile da ogni punto di vista”.
“Come inaccettabile – prosegue Uniti per la Manifattura – è il prezzo indicato: un milione e mezzo di euro per oltre seimila metri quadri di centro storico. Circa 240 euro al metro quadro. Non è una vendita, è una svendita innaturale, illogica, ingiustificata, quasi una regalìa, che quindi si presta bene per l’intervento sulla scena di qualunque dubbio personaggio e per qualunque operazione speculativa. Ora che la Fondazione (forse?) si è tirata indietro da un’operazione che noi avevamo giustamente contrastato e su cui è stata costretta, sia pure a malincuore, a darci ragione, questo spazio può essere riempito da chiunque. Se la sente Tambellini, se la sentono i candidati sindaci Raspini e Vietina di confermare, in queste condizioni, il bando del 25 novembre? Andando incontro peraltro ad ogni possibile eventuale iniziativa di contrasto sul piano procedurale e giuridico? Lo ripetiamo. Si riconvochi il Consiglio comunale subito e si prenda atto che è necessaria una pausa di riflessione su tutta la vicenda per i seguenti motivi: la imminenza delle elezioni amministrative, la necessità di valutare meglio e anche con altre perizie il valore al metro quadro della ex Manifattura Sud, la valutazione da parte della Regione Toscana della proposta di percorso partecipativo su tutta la ex Manifattura sud. Dovrebbe arrivare a giorni. La soluzione c’è ed è l’annullamento dell’asta del 25 novembre”.