Monastero di Vicopelago, accettata l’offerta d’acquisto del Comune
Ora si attende il nulla osta del Mibact. Palazzo Orsetti prevede di trasformare gli edifici in area per la memoria pucciniana e il cohousing
Da bene ecclesiastico a spazio innovativo per le politiche di welfare del domani, capace di integrare lavoro e agricoltura, memoria pucciniana, diritto alla casa e, perché no, bellezza. Va in porto l’operazione del Comune di Lucca che prevede l’acquisto e la trasformazione del monastero delle suore agostiniane di Vicopelago. Un luogo verde a ridosso della collina che sale verso Pozzuolo e a dieci minuti in bicicletta dalle Mura, sul recupero del quale potranno convergere le risposte pubbliche al fabbisogno abitativo comunale e gli obiettivi sociali di una nuova stagione della Chiesa cattolica.
La comunità monastica del Monastero del Corpus Domini con sede a Cento, proprietaria della struttura di Vicopelago e che aveva manifestato già l’interesse all’alienazione ha accettato l’offerta di acquisto avanzata dal Comune, che ha proposto 450mila euro per divenire proprietaria dell’immobile.
Ora si va a perfezionare gli atti. Il primo passaggio, in particolare, sarà la stipula del preliminare di compravendita dell’immobile dando atto che la stipula del rogito di compravendita resta subordinata alla condizione sospensiva/risolutiva del rilascio della autorizzazione alla vendita che l’ente proprietario dovrà acquisire dal Mibact. Se arriverà il nullaosta il Comune potrà procedere con il rogito.
L’idea prende le mosse da una summer school dell’Università di Bologna, in collaborazione con Imt, sul recupero a fini sociali dei beni ecclesiastici che rischiano di cadere in disuso. Momenti di approfondimento, riflessione e confronto accademico che si sono svolti proprio al monastero della Suor Angelica pucciniana dal 25 luglio al 3 agosto 2019 dei quali il Comune di Lucca ha fatto tesoro.
L’area che il Comune di Lucca vuole acquisire comprende un edificio di circa 4000 metri quadrati di superficie utile lorda, con una parte dedicata a giardini e cortili di 2000 metri quadrati e oltre 15mila metri quadrati di terreno incolto.
Ora se ci sarà anche l’ultimo sì il Comune potrà recuperare un finanziamento da 1,5 milione della Regione Toscana per realizzare un progetto integrato su tre direttrici: l’housing sociale, l’agricoltura e la coltivazione di erbe rare, la valorizzazione dell’eredità pucciniana che il convento racchiude.
L’edificio è strutturato su due corpi di fabbrica, di fronte alla chiesa in località Zoppino, e fino a poco tempo fa è stato punto di riferimento della comunità locale per la presenza di una scuola, di alcuni negozi di vicinato lato strada e di appartamenti che le monache concedevano o affittavano a prezzi simbolici alle famiglie in difficoltà. Una vocazione sociale che, nelle intenzioni del Comune di Lucca e delle linee operative sul patrimonio ecclesiastico promosse dallo stesso Papa Francesco, sarà mantenuta per il complesso di Vicopelago se tutto andrà nella direzione auspicata.
Saranno circa 10-12 gli appartamenti che, anche a seconda di quello che sarà il finanziamento, si stima che potranno essere realizzati nell’edificio fronte strada. All’interno il Comune, tramite Fondazione Casa, vorrebbe proporre co-housing per anziani autosufficienti, coppie o singoli, in modo simile all’esperienza in corso con la Misericordia in centro storico. Così come si vorrebbe procedere ad affidare spazi abitativi a giovani famiglie interessate a vivere nel verde, mixando questa formula alle finalità culturali che il luogo pucciniano esprime.