Nuovo ponte sul Serchio, individuata la ditta: verso la posa della prima pietra a inizio 2022




Sarà la Conpat Scarl di Roma, una volta completate le verifiche, ad aprire il cantiere da 20 milioni di euro
Si sono concluse in questi giorni le procedure di gara per l’appalto per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Serchio, opera che collegherà la strada provinciale 1 Francigena (via per Camaiore) con la statale 12 del Brennero.
Questo passaggio, una volta completate le verifiche di legge sulla ditta e concluse le pratiche amministrative necessarie, consentirà alla Provincia di aprire il cantiere all’inizio del 2022, come annunciato a più riprese dal presidente Luca Menesini.
La ditta proposta dalla commissione giudicatrice è la Conpat Scarl di Roma, mentre le altre due imprese su cui si sono svolte le verifiche a seguito dell’apertura delle offerte sono la Preve spa di Cuneo e la Infratech scarl di Milano. La gara di appalto di livello internazionale ha seguito il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, chiedendo alle imprese interessate di presentare una proposta tecnica che puntasse, tra l’altro, a migliorare le caratteristiche e il pregio dell’opera.
La commissione giudicatrice era formata dai professionisti Pierangelo Pistoletti (presidente), Raffaello Bartelletti e Dario Bellini che hanno esaminato l’offerta tecnica e successivamente quella economica delle tre ditte. Il prossimo passaggio – oltre alle citate verifiche di legge sulla ditta in questione – sarà quello relativo all’individuazione del direttore dei lavori di un appalto di quasi 20 milioni di euro che dovrà essere fatto dalla Provincia tramite una gara negoziata o con una procedura aperta.
Il quadro economico del nuovo ponte è infatti di 19.700.000 euro complessivi: finanziati per 14 milioni e 450mila euro dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per 550mila euro dalla Regione Toscana, per 4milioni e 700 mila euro dalla Provincia di Lucca mediante due mutui contratti con la cassa depositi e prestiti.
“Ormai ci siamo – esordisce il presidente della Provincia Menesini nel commentare la conclusione delle procedure di gara -. La commissione incaricata ha individuato la ditta per la quale si propone l’aggiudicazione, e ora possiamo affermare che s’intravede la posa della prima pietra del nuovo ponte all’inizio del prossimo anno. Il lavoro svolto finora dalla struttura tecnica della Provincia, che ringrazio, è stato immane e si è complicato anche a causa dell’emergenza Covid, nonché a causa della necessità di rivedere nei mesi scorsi tutte le misure di sicurezza e l’aggiornamento del quadro economico dei lavori. Ma voglio ringraziare anche la Regione Toscana che ha sempre creduto nell’importanza dell’opera e l’impegno dimostrato dall’assessore Stefano Baccelli, così come sottolineo il lavoro del Comune di Lucca per la parte urbanistica di competenza e ringrazio per questo il sindaco Alessandro Tambellini che ci ha affiancato in questo percorso”.
“L’opera, una volta conclusa, risolverà gran parte delle criticità viarie che affliggono il capoluogo, ma è fondamentale anche per la sicurezza idrogeologica del territorio di Lucca – conclude Menesini -. Leggo con piacere, inoltre, che va avanti spedito l’iter del Comune di Lucca per la realizzazione dell’asse suburbano, di cui il ponte sul Serchio è parte integrante. Quindi a questo punto dobbiamo essere fiduciosi e considerare realtà una ‘rivoluzione viaria’ che passerà presto dalle tavole e dai disegni tecnici ai lavori veri e propri”.
Caratteristiche dell’opera
Il concorso internazionale di progettazione in due gradi indetto dall’amministrazione provinciale (a cui hanno partecipato 41 proposte progettuali) è stato vinto nel luglio 2014 dallo studio Itec di Sarzana in collaborazione con gli archchitetti Lucchesi e Mencacci e il geologo Buchignani di Lucca. Ai progettisti sono stati poi affidati (come previsto nel bando) sia lo studio di verifica di impatto ambientale sia la progettazione definitiva.
Il progetto vincitore
Il progetto vincitore, conforme alle previsioni urbanistiche del Comune di Lucca e parte integrante dell’asse suburbano del capoluogo, prevede la costruzione di un viadotto in acciaio a via inferiore con impalcato sostenuto da tre arcate in sequenza, di luce rispettivamente: 80 metri, 100 metri e 80 metri che si susseguono con andamento alternato. Il collegamento viario è completato da una tratta di viadotto per l’attraversamento della golena sinistra e di rilevato di collegamento alla sp 1 Francigena in sponda destra. Sia sulla Sp n. 1 che sulla Ss12 saranno realizzate rotatorie di innesto alle viabilità esistenti. Al percorso veicolare del ponte si affianca, inoltre, una pista ciclopedonale protetta che collega le due direttrici e si integrerà coi percorsi ciclopedonali del parco fluviale di Lucca.

Il sito scelto
Il nuovo ponte sarà realizzato a monte dell’attuale ponte di Monte San Quirico e dovrà collegare la Sp 1 Francigena, poco prima del ponte sul Torrente Freddana e la Ss 12 del Brennero all’altezza della rotatoria esistente con via Umberto Dianda. A completamento dell’infrastruttura sarà realizzato un nuovo collegamento tra le due arterie extraurbane che si andrà a innestare sull’asse suburbano.
Il cantiere
E’ prevista la cantierizzazione simultanea sulle due sponde. Il campo base, con l’area per il montaggio delle grandi strutture in acciaio, sarà posto all’interno della golena sinistra in vicinanza al deposito inerti esistente. L’altro cantiere sarà in sponda destra in prossimità della Sp 1 e sarà adibito a deposito di materiali. Una volta completati i lavori in terra (scavi e rilevati sulla destra) e modifica dell’arginatura (sulla sponda sinistra) verranno realizzate le opere in cemento armato (spalle e pile del ponte e del viadotto). La fase successiva riguarderà il montaggio e posizionamento delle strutture in acciaio che avverrà a spinta per le arcate centrali. Seguiranno le operazioni di completamento degli impalcati e le opere di finitura sia del corpo stradale che delle opere accessorie (verde, illuminazione, piste ciclabili).