Ex Manifattura sud, società di Pistoia si aggiudica il primo lotto all’asta
Unica offerta al bando del Comune. Venduto anche Palazzo Bertolli
La porzione sud-est del complesso della Manifattura Tabacchi da oggi (25 novembre) non è più proprietà del Comune di Lucca, stesso destino per Palazzo Bertolli ex sede dalla Caserma della Guardia di finanza.
Ad aggiudicarsi entrambi i due lotti, nel corso dell’asta che è stata espletata questa mattina (25 novembre) nella sala della biblioteca di Palazzo Santini, è una Srl con sede legale a Pistoia.La società si chiama Goodcity Srl e, come spiega il rappresentante Filippo Alessandro Ricci che ha presentato l’offerta per il gruppo, è stata costituita per formalizzare l’operazione. E’ questa l’unica realtà che ha risposto alla “chiamata” dell’amministrazione che, come noto, ha messo in vendita al momento soltanto una parte del complesso, dopo che è sfumata l’operazione con Coima e Fondazione Crl. Quella di Goodcity è stata l’unica offerta formalizzata.

La porzione dell’ex manifattura alienata è costituita dall’edificio a destinazione produttiva collocato sul lato sud-est del complesso, lungo via padre Mecarini. Il totale della superficie lorda è pari a 6223 metri quadri, l’immobile, dismesso da più di 15 anni, necessita di importanti lavori di straordinaria manutenzione e restauro. La cifra che ha dovuto pagare Good City Srl per aggiudicarsi il lotto è stato di 1 milione e 502mila euro, duemila euro in più della base d’asta.
La stessa società, si è aggiudicata anche il secondo lotto dell’asta, costituito dal palazzo in stile liberty che per molti anni è stato sede dalla Caserma della Guardia di Finanza, Palazzo Bertolli. L’immobile, corredato da cortile, è situato appena fuori porta san Pietro e più precisamente nell’isolato tra viale della repubblica a nord, piazzale del Risorgimento ad est e viale Cavour a sud. La superficie complessiva dell’edificio è di 1708 metri quadri lordi con un cortile di 277 metri quadri, acquistato per 1 milione 72mila euro.
La vendita dell’immobile, essendo di interesse storico-artistico, è vincolato alle prescrizioni rilasciate dal Mibac.
La società Good City, entro 90 giorni dal rogito, potrà scegliere tra due opzioni, una concessione per la durata di 30 anni dell’area destinata a parcheggio (40 stalli di sosta totali) con pagamento della tariffa ordinaria alla Cosap (63mila euro l’anno) maggiorata della somma di 25 mila euro l’anno per compensare il ricavo derivante dalla gestione del parcheggio da parte di Metro srl (circa 88 mila euro).
Altra opzione a disposizione quella di un acquisto del diritto di superficie per la durata di 90 anni al fine di realizzare un parcheggio interrato di esclusiva pertinenza dell’immobile per una cifra di 180mila euro. Nel caso fosse confermata questa ultima scelta, alla scadenza del diritto di superficie il Comune di Lucca diventerà proprietario del parcheggio.
Per il sindaco Alessandro Tambellini una buona notizia che non esclude ancora l’ipotesi di un insediamento Tagetik all’interno dell’area. “Finalmente si è mosso qualcosa e il Comune può mettere a frutto immobili che da anni erano inseriti nei piani di alienazione: la Manifattura sud era destinata alla vendita addirittura dal 2008, ma ricordo che la porzione venduta è minoritaria rispetto a quanto ancora resta all’amministrazione. Siamo molto soddisfatti di questa vendita che conferma l’interesse di importanti investitori per la città e porta nelle casse comunali cifre cospicue che utilizzeremo subito nel restauro e nella valorizzazione del patrimonio comunale – afferma il sindaco –. In particolare potremo mettere mano a lavori per realizzare delle nuove funzioni della parte pubblica della Manifattura sud. Sono certo che la presenza di un privato farà accelerare il recupero di tutto il complesso che è di rilevanza urbanistica generale. Sulla parte venduta è ancora attuale la proposta di un grande gruppo industriale e ci auguriamo che la società acquirente metta a frutto questa opportunità per portare in città una realtà tecnologica rilevante con centinaia di dipendenti in un edificio ancora destinato al settore produttivo, quindi immediatamente disponibile. Il Comune – da parte sua – è pronto a collaborare con la nuova proprietà per conoscere i progetti di recupero che dovranno essere necessariamente in armonia con gli strumenti urbanistici previsti”.