Ite Carrara, gli studenti: “La protesta? Non siamo fannulloni ma eravamo al freddo da giorni”





I giovani: “Ci siamo mossi con senso civico e spirito costruttivo”
Sono stati etichettati come ‘svogliati’ e ‘nullafacenti’ gli studenti dell’Ite Carrara che ieri (1 dicembre) hanno deciso di disertare le lezioni in segno di protesta per l’ennesima mattinata che avrebbero dovuto trascorrere al freddo, a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento. Ma loro non ci stanno e, in una lettera, rivendicano le ragioni della loro scelta.
“Non vogliamo che vengano sminuite le ragioni della nostra protesta – spiegano gli studenti -. Non vogliamo apparire come giovani svogliati che, con il pretesto di aver dovuto sopportate per due ore il freddo, hanno deciso di ‘saltare’ le lezioni e tornare a casa. Dopo tanti mesi di didattica a distanza che ci hanno costretto a chiuderci fra le mura domestiche, non era certo questa la nostra intenzione. Il fatto è che il malfunzionamento dei termosifoni durava da diversi giorni, non da qualche ora. Peraltro, ha coinciso con giornate di freddo rigido e intenso: la tempesta perfetta per rendere difficoltoso il nostro lavoro quotidiano che, per la maggior parte del tempo, si svolge dietro a un banco e richiede una protratta staticità”.
“Siamo studenti seri, come ci riconosce spesso la nostra preside Alessia Bechelli e non vogliamo essere vittime di stereotipi nei quali non ci identifichiamo. Ci siamo mossi con senso civico e spirito costruttivo, con quello stesso spirito che in uno di questi ultimi giorni ci ha spinti, nell’ora di educazione fisica, a scaldarci correndo sulle Mura piuttosto che gelare in palestra – concludono gli studenti -. E con lo stesso spirito ci rivolgiamo all’opinione pubblica affinché ci possa conoscere per ciò che veramente siamo: studenti impegnati a costruire con fatica e senso critico il proprio futuro”.