Il Panathlon Club di Lucca premia i veterani dello sport




Riconoscimento anche a Stefano Ungaretti per l’impegno nella formazione per l’utilizzo del Dae
Si è svolta lunedì (13 dicembre) al Grand Hotel Guinigi la tradizionale festa degli auguri del Panathlon International Club Lucca e dell’Unione nazionale dei veterani dello sport di Lucca.
Alla grande conviviale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, l’assessore allo sport del Comune di Capannori Lucia Micheli, la presidente nazionale dei veterani dello sport e vicepresidente nazionale per le benemerite Coni Francesca Bardelli, il presidente del distretto Italia del Panathlon International Giorgio Costa, il presidente Soroptimist International di Lucca Francesca Molteni e il presidente Lions Club Lucca Le Mura Carlo Siclari.
Presenti anche tanti dirigenti, allenatori e atleti di primo piano del panorama sportivo nazionale come Paolo Azzi, Sara Morganti, Andrea Lanfri, Stefano Gori e molti altri.
Nel corso della serata sono stati consegnati alcuni riconoscimenti, tra cui quello per Enrico Turelli, adesso delegato Fairplay per l’Area 6 Toscana del Panathlon International, premiato dal presidente Costa in quanto socio da oltre 50 anni.
Consegnato anche il premio di panathleta dell’anno a Stefano Ungaretti per la sua opera meritoria alla guida della Mirco Ungaretti Onlus, costantemente impegnata a installare e occuparsi della manutenzione ai defibrillatori sul territorio provinciale e a fare formazione ai docenti tutor affinché a loro volta diffondano le buone pratiche nelle scuole.
Nel corso della serata la presidente della sezione lucchese dei Veterani dello sport Dovichi Carla Landucci e il presidente del Panathlon Club Lucca Guido Pasquini hanno illustrato le molte attività svolte nel corso del 2021, nonostante l’emergenza Covid, tra cui il progetto Slurpportato avanti nelle scuole primarie e dell’infanzia con l’obiettivo di aiutare i bambini a scoprire, conoscere e utilizzare il proprio corpo, e per accompagnarli verso una crescita completa e uno sviluppo della personalità che miri a star bene con se stessi e con gli altri.
“Tutti – si spiega in una nota – hanno evidenziato l’importanza di dare una risposta concreta in questo periodo di grandi stravolgimenti e di prolungata emergenza. A causa della pandemia lo sport vive infatti una fase di forte compressione, con conseguenti limitazioni alla pratica delle varie discipline. L’auspicio è che quanto prima ci possa essere una vera ripartenza, perché lo sport è in grado di unire idealmente tutte le fasce d’età della cittadinanza”.