Caro tazzina: verso il caffè a 1,20 al bar. Ma i locali del centro cercano soluzioni per evitare rincari

4 gennaio 2022 | 15:07
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In molti dichiarano che non aumenteranno i prezzi, ma materie prime, luce e gas pesano sulle decisioni

Una brutta sorpresa per i clienti affezionati della colazione al bar, dal 10 gennaio molti locali saranno costretti ad aumentare i prezzi del caffè, a causa dei costo delle materie prime che hanno subito un brusco rincaro.

Non si tratta certamente di una sorpresa, numerose notizie in questi mesi hanno evidenziato un rialzo di molti beni di prima necessità che obbligatoriamente portano ad un incremento anche di altri beni. Il caffè, in particolar modo è uno di quei beni che negli ultimi 20 anni non ha subito incrementi significativi, come dice il titolare del bar Pult in via Fillungo, Filippo Pardini: “Il rincaro del prezzo del caffè in questo periodo è dovuto ai numerosi aumenti di tutti i beni di prima necessità che si stanno susseguendo con l’inizio del 2022. Se si pensa però ad altri generi essenziali, possiamo osservare che negli ultimi anni il prezzo del caffè non si è impennato come è capitato a molti altri, in provincia di Lucca siamo passati dal costo di circa 80 centesimi a caffè con l’introduzione dell’euro nel 2002, a 1 euro e 10 centesimi del 2021, adesso l’incremento potrà essere di ulteriori 10 centesimi. Noi abbiamo deciso di mantenere i prezzi più bassi perché ci rendiamo conto che anche i nostri clienti stanno avendo numerosi rincari e fino a che ce la faremo continueremo su questa strada”.

Anche dal bar Moka in via Fillungo fanno sapere che cercheranno di mantenere prezzi invariati, ma è chiaro che a seconda dell’offerta commerciale del locale ciò è possibile o meno: “Se in un locale puntano più sul settore aperitivi è chiaro che non è uno sforzo lasciare invariati i prezzi, ma per chi fa molti caffè al giorni, l’aumento dei prezzi delle materie prime è un problema – spiegano dal caffè Moka – E di aumenti ce ne sono molti, cercheremo di mantenere la stessa cifra ma vedremo per quanto riusciremo a farlo”.

Alcuni bar hanno già deciso di applicare il prezzo di 1 euro e 20 centesimi a caffè, una cifra che prima era riservata a chi consumava il caffè da asporto, per coprire le spese dei bicchierini. “Abbiamo applicato il prezzo di 1 euro e 20 a caffè da quando siamo ripartiti con l’asporto – spiegano dalla pasticceria Cerri in via Cenami – Abbiamo deciso di lasciare questo prezzo anche successivamente ma abbiamo contemporaneamente scongiurato altri aumenti, il prezzo rimarrà di 1 euro e 20 centesimi. Abbiamo inoltre livellato a 1 euro e 20 centesimi anche i prezzi dell’orzo, del decaffeinato e del macchiato”.

Strategie per affrontare questa crisi e soprattutto per evitare di far pesare il rincaro sulle tasche dei clienti. “Assolutamente nessun aumento – dice Sabrina Giusti, titolare del Risto-bar Il Caffè, in corso Garbaldi – Le colazioni rimarranno allo stesso prezzo di prima, per noi il cliente è importante, prima di tutto loro ed è per quello che tutto rimarrà così”.

Ma non tutti sono così ottimisti e Giacomo Buonvino della caffetteria Turandot, spiega precisamente quali sono i motivi che hanno porteranno a questo aumento: “Le motivazioni di questo aumento non sono semplici da spiegare, per prima cosa bisogna andare a ricercarli nell’aumento della materie prime che negli anni ha subito un rincaro forte superiore al 40 per cento negli ultimi 5 anni. Chiaramente a questo, si aggiungono i rincari dovute alle regole che ci sono state imposte, quindi al di la di un rincaro che coinvolgerà tutto il settore a livello nazionale, ci sarà comunque maggiore attenzione sui servizi d’asporti con il packaging monouso. Sull’aumento del prezzo del singolo caffè, stiamo sempre decidendo”.

Veronica Pierucci e Michel Idania del bar Km 0 di corso Garibaldi,  anche loro hanno deciso di non cambiare i prezzi: “L’aumento del caffè è dovuto all’aumento delle materie prime, partendo dal bicchierino, dal latte e quant’altro. Noi abbiamo deciso di lasciare il piacere del caffè alla portata di tutti, senza caricare i costi sui clienti. Io spero che per le persone, questa attenzione, sia cosa gradita”.

“Da quello che mi è stato riferito dal mio fornitore l’aumento del prezzo del caffè è dovuto all’approvvigionamento delle materie prime – dice Cristina Morelli, del bar L’Aurora in via Fillugo – Questo aumento partirà dal 10 di gennaio, stiamo cercando di evitarlo, ma non so se ci riusciremo”.