L’unione degli studenti di Lucca: “La scuola continui in presenza”

16 gennaio 2022 | 13:43
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L’unione degli studenti di Lucca: “La scuola continui in presenza”

Il movimento dice no al ritorno alla didattica a distanza

“La scuola continui in presenza”. E’ questo l’appello dell’Unione Studenti di Lucca dopo l’escalation di nuovi casi di coronavirus.

“È ormai noto alla maggior parte degli studenti, nella stessa situazione ostica da ben due anni, la
quale – si legge in una nota del movimento studentesco – ha posto loro ingenti sacrifici e difficoltà, che la didattica a distanza, in qualsiasi percentuale essa sia applicata, leda inequivocabilmente il diritto allo studio e la salute mentale degli studenti; come se non bastasse, risulta anche discriminatoria nei confronti di chi si trova impossibilitato a causa di strumenti digitali malfunzionanti e difficoltà economiche. Poiché la percentuale degli studenti in quarantena, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, si aggira intorno al 3-4%, l’UdS Lucca si schiera apertamente contro l’allarmismo di alcuni, ma soprattutto contro quei terribili nuovi danni che gli studenti subirebbero con un ritorno alla DaD, dato che i contagi sembrano stabili, se non in calo”.

“Ciò che preoccupa di più – spiega UdS – è proprio il serio rischio che la didattica a distanza, una volta avviata, venga prolungata a lungo, compromettendo la formazione degli studenti, le loro relazioni sociali e il futuro lavorativo. Siamo il futuro del paese, e perciò non possiamo in alcun modo subire le ingiustizie di un sistema carente e discriminante: serve una vera istruzione, sicura e per tutti. E sebbene il presidente del Consiglio Mario Draghi abbia speso alcune parole per la scuola in presenza, non siamo del tutto soddisfatti: abbiamo bisogno di sicurezza; perciò chiediamo al governo di impiegare soldi e risorse nei due settori fondanti di ogni paese, ovvero sanità ed istruzione pubbliche, e di fornire mascherine ffp2 e tamponi gratuiti, in modo da dimostrare con i fatti, e non con semplici parole illusorie, quali sono le priorità del paese”.