Lucca, dopo anni di attesa il Boccherini diventa conservatorio statale
Un lungo percorso, talvolta accidentato, si è concluso con la comunicazione ufficiale della statalizzazione
Un percorso lungo, accidentato e a volte rimasto in stallo ma che ora vede il suo atteso epilogo. Il Boccherini, dove ha studiato anche il maestro Giacomo Puccini, diventa conservatorio statale. La comunicazione ufficiale è arrivata in queste ore dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha fatto pervenire agli uffici l’esito positivo della valutazione delle istanze di statizzazione da parte dell’apposita commissione. Ora mancano solamente il decreto ministeriale e la firma della convenzione.
L’obiettivo della statizzazione è stato perseguito per anni, attraverso il lavoro dell’Istituto e delle amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del Comune di Lucca.
La presidente Maria Talarico, il direttore GianPaolo Mazzoli e il sindaco Alessandro Tambellini esprimono soddisfazione “per l’importante traguardo, fondamentale nel mettere al sicuro e dare valore al grande patrimonio culturale, storico e artistico che il Boccherini racchiude tra le sue mura e che da anni il conservatorio si impegna a divulgare e far conoscere in Italia e all’estero”.
Nei prossimi giorni verrà decisa la data della firma della convenzione e in quell’occasione saranno diffusi i dettagli dell’operazione.
“Si conclude un lunghissimo percorso voluto dalla città intera – ha affermato il sindaco Alessandro Tambellini -. Questo passaggio segna il riconoscimento per un’istituzione che quest’anno compie 180 anni. Il ‘Boccherini’ ha formato migliaia di musicisti ed è stato il fulcro e il custode delle tradizioni musicali della nostra città. Se Lucca ha una valenza europeo nella storia nella musica e musicisti di fama internazionale quali Guami, Geminiani, Boccherini, Catalani e Puccini lo si deve alla qualità delle sue scuole e istituzioni musicali. E questo ruolo è oggi confermato da tanti professionisti usciti dall’Istituto di piazza del Suffragio che lavorano in Italia e nel mondo e da un corpo docenti d’indiscusso valore”.