Gli studenti di Lucca in piazza: “Basta con altri giovani morti”

28 gennaio 2022 | 16:44
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Insieme a loro sindacati, alcuni docenti e associazioni

“Basta alternanza schiavile, basta salari da fame”. Dietro gli striscioni di Cobas Scuola anche i rappresentanti degli studenti delle scuole lucchesi, giovani come Lorenzo Parelli, il 18enne morto mentre era impegnato in un progetto di apprendistato, in provincia di Udine.

Il ritrovo intorno alle 16 davanti al Caffè delle Mura, è stato indetto dal sindacato a livello nazionale, e hanno aderito varie associazioni, movimenti e partiti, dalla consulta degli studenti, da Priorità alla scuola, Potere al popolo, Rifondazione, Pci Lucca e Versilia, Cgil Lucca e i familiari delle vittime della strage di Viareggio riunite nelle associazioni Il Mondo che vorrei e Assemblea 29 giugno.

“Come Cobas abbiamo deciso di indire uno sciopero dopo la morte di Lorenzo, senza rispettare l’obbligo di preavviso perché la morte di uno studente è una situazione gravissima – ha detto Rino Capasso dei Cobas -. Noi crediamo che i Pcto, gli stage gratuiti, i contratti di apprendistato facciano parte di una nuova frontiera del mercato del lavoro, quello gratuito che va a discapito della formazione. È da anni che diciamo che fino a 18 anni bisogna fare scuola, formare cittadini in grado di inserirsi sì nel mondo del lavoro ma avendo una visione complessiva di ciò che accade. Con tre o quattro morti sul lavoro al giorno morire non è più un’eccezione, morire è la regola”.

Insieme agli studenti presenti anche docenti e personale Ata, oltre al consigliere comunale di Sinistra con, Daniele Bianucci.

“Qualcuno – ha detto Giacomo Andreotti, responsabile comunicazione dell’Unione degli studenti – non può più vedere i suoi amici, questo qualcuno può essere Lorenzo o Mario. Pensate anche voi se quello che vi sta accanto ad un tratto sparisse nel nulla: quella persona è morta, schiacciata da una trave o da un macchinario. Qualcuno ha definito quello che è successo a Lorenzo uno ‘spiacevole incidente’. Non è vero. Lorenzo è stato ammazzato. Quello di Lorenzo è un omicidio di cui è complice lo Stato, che ha reso obbligatoria l’alternanza scuola lavoro”.
“Come potevamo mancare – hanno sottolineato i familiari delle vittime della strage di Viareggio -. Siamo qui perché è grande il legame tra quello che è successo il 29 giugno del 2009 e il disastro di Pioltello, entrambi causati dalla mancanza di sicurezza in ferrovia: assenza di manutenzione, politica dell’abbandono e indifferenza per le conseguenze. Siamo qui perché riteniamo sempre più necessarie sia la partecipazione sia la solidarietà di chi non dimentica”.