Geal, dalla commissione via libera alle modifiche dello statuto

Si tratta principalmente di adeguamenti tecnico-operativi
La commissione partecipate del Comune di Lucca questa mattina (1 febbraio) ha dato il via libera a piccole modifiche dello statuto Geal, proposte della stessa azienda per gestire al meglio le proprie attività.
Due i punti puramente tecnico-operativi: esplicitare nel documento l’esistenza di attività di laboratorio di analisi chimico-biologica, già portate avanti dalla partecipata, in modo da poter accreditare l’azienda all’ente nazionale Accredia ed esplicitare le varie fasi operative dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’azienda, in modo da ottenere, ad esempio, l’autorizzazione al trasporto dei materiali di scavo. Si tratta di modifiche all’oggetto sociale, per inserire attività che già normalmente la società svolge. La terza questione portata in commissione riguarda invece il passaggio del controllo contabile ai servizi di unbundling offerti dall’azienda, a oggi, a differenza delle altre spa del gruppo di Lucca Holding, ancora affidato al collegio sindacale.
A spiegare nel dettaglio le ragioni di queste richieste è stato l’amministratore delegato di Geal Salvatore Pipus, insieme al responsabile amministrativo Giovanni Barsotti e al presidente Giulio Sensi.
“Le modifiche che proponiamo sono di carattere puramente tecnico operativo – ha spiegato Pipus -. La prima è legata all’obiettivo di accreditare il nostro laboratorio di analisi chimico biologica attraverso l’ente nazionale Accredia, una soluzione che ci evita di rivolgerci ad altri operatori e dà la possibilità alle nostre attività di essere un nuovo punto di riferimento sul territorio. È stata proprio l’associazione a suggerirci un aggiornamento della statuto in questo senso: nel documento manca infatti una dicitura che espliciti queste attività che come Geal portiamo avanti già da diverso tempo. Da questa analisi approfondita dello statuto è poi emersa anche l’esigenza di meglio dettagliare altre attività portate avanti dall’azienda quali la manutenzione ordinaria e straordinaria su reti e impianti a cura dei nostri operatori. L’attuale declinazione è infatti troppo snella: dobbiamo infatti esplicitare le varie fasi operative che portiamo avanti per avere le autorizzazioni necessarie a trasportare, ad esempio, i rifiuti di scavo. La terza richiesta è quella di passare alla parte dei servizi di unbundling interni alla nostra azienda il controllo contabile ad oggi ancora effettuato dal collegio sindacale. Anche questa opportunità ci permetterebbe di snellire il confronto tra le parti e mettere su carta quello che già di fatto avviene con la certificazione di bilancio volontaria che ogni anno presentiamo“.
Queste proposte hanno ricevuto il via libera dei consiglieri Dinelli, Lucarini, Bindocci, Francesconi e del vicesindaco Lemucchi. Il consigliere Martinelli è invece uscito prima del voto. L’appuntamento con l’azienda è stato fissato nell’arco dei prossimi due mesi in vista delle modifiche al regolamento e per fare il punto sulle attività in essere prima della fine del mandato.