Condotto pubblico, Angelini e Bindocci: “La relazione è chiara, lasciamo fuori la politica”

3 febbraio 2022 | 17:54
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Condotto pubblico, Angelini e Bindocci: “La relazione è chiara, lasciamo fuori la politica”

I due esponenti della commissione replicano al consigliere Alessandro di Vito

“La relazione è chiara, evitiamo di buttarla in caciara per motivi elettorali”. Così la presidente della commissione sul condotto pubblico Alessia Angelini e il consigliere Massimiliano Bindocci replicano al consigliere di SìAmo Lucca Alessandro di Vito.

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“Il lavoro svolto dalla commissione è stato complesso ed enorme, per le competenze dei singoli commissari, siamo arrivati ad una descrizione dello stato dell’arte che riteniamo abbia fatto ulteriore chiarezza su una serie di cose come si evince dalla relazione finale – proseguono Angelini e Bindocci -. Il metodo di lavoro scelto è stato quello dell’evidenza, secondo criteri analitici e scientifici documentando tutti i passaggi, e non su supposizioni o su quello che sarebbe stato più comodo sentirsi dire. Le affermazioni riportate dal consigliere Di Vito in cui si dice che la relazione finale della commissione ‘considera come causa di tutti i mali la mancata manutenzione del canale da parte del Consorzio Toscana Nord 1’ è palesemente errata. La commissione infatti oltre ad aver rilevato un gravissimo stato di degrado del condotto pubblico, dovuto sicuramente a una manutenzione scarsa ed insufficiente, e anche particolarmente onerosa, ha rilevato anche altre concause sulle quali intervenire e sono tutte ben descritte e documentate“.

“La questione delle centraline e della portata sono sicuramente due aspetti legati, ma che prescindono inevitabilmente dalla manutenzione del condotto pubblico, pertanto sono eventualmente da valutare ulteriormente in un secondo momento, quando il canale risulterà trovarsi nelle condizioni ottimali, che corrispondono a quelle su cui è stato fatto il progetto e per le quali sono state rilasciate le concessioni – proseguono -. Dopo il lungo e complesso lavoro che abbiamo fatto in commissione appare per lo meno discutibile questa voglia di continuare a scaricare la maggior parte della responsabilità sulle centraline, che contrastano molto anche con le evidenze raccolte. Ad oggi si potrebbero fare anche delle valutazioni politiche oltre a quelle sul comportamento di certi soggetti coinvolti, ma questo è un altro tema. La relazione è sicuramente una sintesi del lavoro svolto, ma consta di 8 pagine ed è corredata da ben 15 allegati per una mole di documenti digitalizzati di 3,86 Gbyte, il che non ci pare che rappresenti proprio un esempio di ermetismo”.

“Sicuramente anche la dinamicità recente del Consorzio di bonifica, casualmente dopo che sono iniziati gli approfondimenti in commissione, non ultima la procedura emersa ieri per una nuova griglia sono la conseguenza indiretta del lavoro svolto e dell’attenzione che si è creata sul condotto – concludono -. Quindi crediamo che il lavoro della commissione (tra l’altro condiviso in ogni passaggio e votato da tutti compreso il consigliere Alessandro Di Vito) sia stato utile ed importante, e individui percorsi da seguire e scelte da fare per affrontare il problema”.