Mammini: “Ex Giorgi, nessuna pregiudiziale: possibili destinazioni turistiche o direzionali”

L’assessore all’urbanistica: “Non c’è nessun edificio nel mirino del piano ma la volontà di un ritorno a nuova vita di un pezzo di città”
“Se l’ex istituto Giorgi riprenderà vita grazie a un bel progetto con funzioni utili alla città, come dichiarato dal presidente di Camera di Commercio Giorgio Bartoli, l’amministrazione ne sarà felice”. Sono parole dell’assessora all’urbanistica Serena Mammini, che spiega che per l’edificio di proprietà dell’ente, a fianco delle destinazioni turistico ricettive, vi sono anche quelle del direzionale e di servizio.
“Il piano operativo ha cercato di andare incontro alle richieste formalizzate da un contributo fornito e ribadito proprio dalla stessa Camera di Commercio nella fase di ascolto delle proposte della città. Questo in base all’articolo 95 della legge regionale 65 che prevede la possibilità per i Comuni di pubblicare un avviso, invitando i soggetti interessati, pubblici o privati, a presentare proposte o progetti finalizzati all’attuazione degli obiettivi strategici del Piano strutturale, al fine di definire le previsioni e i contenuti Piano operativo o di parti di esso. La Camera di Commercio infatti ha sempre ribadito la volontà di una destinazione turistica-ricettiva o residenziale senza però pregiudicarsi altre possibilità. Così è stato, basta leggere la norma, facilmente consultabile, che in alternativa prevede la destinazione ‘direzionale e di servizio’. Quindi un ventaglio di possibilità per l’ex Giorgi, ovviamente che si armonizzino con il contesto. Oltretutto un eventuale progetto dovrà prevedere, come modalità di attuazione, l’iter del piano attuativo, quindi il Consiglio comunale sarà tenuto ad esprimersi e i cittadini potranno presentare osservazioni. Siamo a disposizione, come sempre, per ulteriori chiarimenti. Quindi nessun edificio nel ‘mirino del piano’, anzi, la volontà, e la speranza, di un ritorno a nuova vita di un pezzetto di città”.
Sulla questione ex Giorgi di oggi anche l’intervento di Vivere il Centro Storico: “Ma come funziona il piano operativo? Noi pensavano che riguardasse soltanto gli edifici di proprietà comunale e quindi siamo rimasti sorpresi dall’apprendere che l’ex Giorgi (nel piano pperativo destinato a diventare un albergo) è di proprietà della Camera di Commercio, la quale al momento non ha alcuna intenzione di cederlo, tantomeno per farci un hotel come previsto nel piano operativo. Sarebbe interessante capire il meccanismo che sta dietro a questi studi, Chi ha stabilito che all’ex Giorgi ci deve venire un albergo? Lo aveva chiesto qualcuno? Se sì chi? Come è stato possibile arrivare a questa determinazione? Il Comune può imporre la destinazione d’uso ad un palazzo che non è suo con il piano operativo? Le encomiabili volontà dell’ ente proprietario, che vorrebbe farci un centro formativo per i giovani, a questo punto sarebbero contrarie al piano pperativo e quindi sarebbero impedite. Come si risolve il problema?”.
“Se proprio l’amministrazione ritiene che fare alberghi nel centro storico sia un bisogno primario, perché non spinge per la ultimazione dei lavori dell’hotel di Corso Garibaldi i cui lavori sono fermi da anni? – commenta Vcs – Se il Comune ha il potere di decidere circa le sorti di edifici che non gli appartengono non dovrebbe essere difficile. Se il Comune può gestire l’uso di proprietà altrui, dovrebbe essere facile risolvere l’indecoroso problema della ex cartiera di Piazzale Varanini e del palazzo limitrofo che da decenni offrono uno spettacolo desolante e disgustoso, sia per i cittadini che per i turisti. Visto che, giustamente si fanno le multe per i panni stesi fuori dalle finestre, perché non prendere provvedimenti contro chi lascia questi ruderi in quelle condizioni per così tanti anni? Se si facesse la tassa sui ruderi sarebbe sconveniente lasciarli in quelle condizioni e magari verrebbero ceduti a qualcuno dotato di buona volontà. Per far questo non occorrerebbe nemmeno il piano operativo, né tantomeno i qualificati esperti che vi si sono dedicati”.