Commissione sul condotto pubblico, si infiamma la discussione. Il Consiglio chiede una pulizia straordinaria
Lunga e accesa discussione dopo la presentazione della relazione. Nel mirino l’operato del consorzio di bonifica
Giungono al termine i lavori della commissione speciale sul condotto pubblico. Durante la seduta del consiglio comunale di questa sera (15 febbraio) è stata presentata la relazione con tutti i dati raccolti e analizzati dai componenti della commissione, guidata dalla presidente Alessia Angelini.
Ad illustrare la relazione è proprio la presidente Angelini: “La commissione è stata istituita il 22 giugno 2021, lavorando principalmente sulla documentazione che abbiamo richiesto ai vari enti. Nel dettaglio, in 5 mesi e mezzo di lavori sono stati coinvolti 10 enti e abbiamo inviato circa 30 richieste di documentazione. Abbiamo effettuato un sopralluogo a settembre capendo meglio il funzionamento delle centraline elettriche. Tutta la documentazione che perveniva ufficialmente e tramite incontri è sempre stata condivisa in tempo reali con gli altri commissari. Alla fine di questi 5 mesi di lavori, abbiamo stilato una relazione fatta da 8 pagine con 15 allegati. Una relazione di 500/600 pagine, quindi, divisa in 6 punti principali, le 6 criticità. Al primo posto c’è lo stato di degrado in cui versa il condotto pubblico, evidenziato in sede di sopralluogo e dalla documentazione fotografica. C’è un’insufficiente attività di manutenzione. Questo il principale problema che abbiamo rilevato. Poi c’è anche la scarsa pulizia della griglia posta nella zona del condotto pubblico alla fine di via della Rosa nel punto in cui si congiunge con corso Garibaldi. Un fatto attestato da documentazione di enti e da quella fotografica”.
“Il condotto pubblico, purtroppo – prosegue la presidente Angelini -, da alcuni è utilizzato come discarica. Anche grazie alla commissione, forse, la proprietà del condotto pubblico passerà alla Regione. È indubbio che il livello e la portata dell’acqua è aumentata con l’installazione delle centraline. La questione delle centraline e della portata sono sicuramente due aspetti legati, ma che prescindono inevitabilmente dalla manutenzione del condotto pubblico, pertanto sono eventualmente da valutare ulteriormente in un secondo momento, quando il canale risulterà trovarsi nelle condizioni ottimali. Serve una straordinaria pulizia del condotto pubblico, che non viene effettuata da diversi anni”.
Soddisfatta la consigliera Fdi Simona Testaferrata: “Ringrazio la presidente della commissione per il suo lavoro instancabile, puntuale e importante per la città. È un lavoro importante che ha superato anche degli steccati ideologici, il tutto per l’interesse generale della comunità. Il bene comune deve essere sempre la nostra stella polare”.
Non pienamente soddisfatto il consigliere di SiAmo Lucca, nonché vicepresidente della commissione, Alessandro Di Vito: “È stata una bella esperienza, produttiva. Abbiamo analizzato un materiale molto vasto, che lascerà un’impronta importante. Come SiAmo Lucca abbiamo proposto alcune integrazioni alla relazione, come quella relativa al tema della portata dell’acqua. Abbiamo chiesto un’integrazione perché riteniamo importante il livello dell’acqua, non solo la portata. È necessario uno studio completo sul condotto pubblico. Serve inoltre un controllo periodico sulla qualità dell’acqua. Questa relazione ha dei difetti, ma ha anche tanti pregi. Deve essere un punto di partenza, il Comune deve cercare di avere maggior peso sul Consorzio. Credo che sia interesse del Comune il censimento degli scarichi. Prima del progetto delle centraline il condotto pubblico versava già in uno stato di abbandono, ma il lavoro della commissione non deve finire qui. Ringrazio comunque la presidente per il suo lavoro”.
Duro il consigliere Massimiliano Bindocci (M5s): “La commissione comincia proprio dicendo che c’è un’evidente stato di degrado del condotto pubblico. C’è un’insufficiente attività di manutenzione e questo è il principale problema che abbiamo rilevato. Si dice chiaramente che la colpa dello stato di disastro è causato dalla cattiva gestione del consorzio di bonifica. La relazione è chiara e attribuisce precise responsabilità. Adesso vanno prese decisioni. Io spero che adesso venga fatto un lavoro serio, c’è molto da fare. Le centraline non sono certamente la causa del problema, ma dobbiamo capire se urge abbassare il livello in attesa di una pulizia seria del condotto. È evidente questa cosa ha messo in grande imbarazzo Sinistra Con, una forza politica che ha difeso il presidente del consorzio e non abbiamo capito il motivo. C’è poca trasparenza da parte loro su questa partita politica. Forse Sinistra Con sta per Consorzio di bonifica. Qui c’è stato qualcuno alla ricerca della verità e qualcuno che l’ha ostacolata. Massima solidarietà alla presidente Angelini, che ha anche ricevuto pressioni. Il lavoro finale della commissione è condivisibile, adesso c’è bisogno di interventi politici concreti”.
Sul tema interviene anche Enrico Torrini (Lucca 2032): “Mi unisco alle parole del consigliere Bindocci, però torno un attimo indietro. Questa commissione è l’esempio della buona politica, tutti insieme in squadra verso un unico obiettivo. Devo fare i complimenti alla presidente Angelini per il bel lavoro svolto, questa commissione è riuscita a condurre un’indagine eccellente. Arriviamo in fondo con qualche risposta che ci consentirà, forse, di far passare sogni più tranquilli ai frontisti del canale del condotto pubblico”.
Così il capogruppo di Difendere Lucca Fabio Barsanti: “In parte condivido gli interventi fin qui ascoltati, però va detto che il grande merito va a chi ha proposto questa commissione perché ha consentito di affrontare finalmente una questione che andava avanti da anni e che nessuno aveva affrontato in maniera così approfondita. Questa commissione ha raggiunto dei risultati grazie al lavoro onesto svolto dal presidente della commissione, questo va detto. È stato un lavoro di gruppo, non c’è stata influenza politica così come dichiarato dal presidente Ridolfi: è stato un lavoro trasversale. Ci sono state ingerenza e pressioni dall’esterno, ma il lavoro della commissione è stato eseguito molto bene. Sono emerse le palesi responsabilità sulla scarsa manutenzione e parlo del consorzio di bonifica. Il dato principale è questo e la politica ne deve tenere conto. Adesso abbiamo un quadro, ora andiamo a risolvere i problemi”.
Soddisfatto anche il consigliere di Lei Lucca Marco Barsella: “Questa commissione è stato un esempio di buona politica, tutti i commissari sono stati compatti. Non ho visto l’agire della commissione su ripicche politiche. Una commissione che ci ha visto impegnati su diversi mesi su una mole di lavoro impressionante. Ringrazio la presidente Angelini che ha dimostrato grande professionalità e correttezza. Era facile andare a puntare il dito solo sulle centraline, ma adesso è chiaro che serve una corretta manutenzione del condotto pubblico”.
Un plauso arriva anche dal consigliere Giovanni Minniti (Lega): “Anche io volevo sinceramente ringraziare tutta la commissione, soprattutto la presidente Angelini. È stata una delle commissioni più stimolanti, trasparenti ed efficaci a cui ho partecipato. E questo grazie al lavoro serio e professionale della presidente. È chiaro che c’è ancora tanto da fare, ma ripartiamo da questa relazione”.
Questo l’intervento del capogruppo di SiAmo Lucca Remo Santini: “Mi associo ai complimenti alla commissione. Questa è la dimostrazione del lavoro costruttivo da parte della commissione, senza la proposta di SiAmo Lucca non ci sarebbe nemmeno stata questa commissione speciale sul condotto pubblico. Un bel traguardo politico per il nostro gruppo. Anche l’amministrazione provinciale e il comune di Lucca hanno le loro responsabilità, errori di valutazione ci sono stati da parte di tutti (ndr riferendosi alle centraline). A peggiorare la situazione è stato il consorzio con una manutenzione non all’altezza. Sul condotto pubblico c’è stato un fallimento un po’ di tutti gli enti locali, e i mea culpa non si sono ancora visti. Ripeto, la commissione ha svolto un buon lavoro”. Arriva l’immediata del capogruppo Pd Roberto Guidotti: “Non posso non intervenire dopo l’intervento di Santini, abituato a prendersi i meriti anche della scoperta della luna. Sono dispiaciuto. Il merito del lavoro della commissione speciale è di tutti, ma il consigliere Santini ha fatto il suo passaggio di presa di meriti come al suo solito. All’interno della maggioranza non c’è nessuna crepa (riferendosi a Sinistra Con, nondr), ma come sempre c’è una discussione profonda e attenta”.
Chiude la lunga e infuocata discussione il sindaco Alessandro Tambellini: “Il condotto pubblico fu realizzato il 29 agosto del 1376 e nel 1380 già funzionante ed ha una lunghezza di ben 13 chilometri. Sicuramente il condotto pubblico è stato oggetto di scarico nel tempo, ma sono condizioni che risalgono dagli ultimi 30 anni. È da ricordare che il condotto pubblico ha alimentato parte dei lavori all’ex manifattura Tabacchi. Il condotto per la città di Lucca ha avuto un’importanza fondamentale per lo sviluppo industriale. Il condotto è stato oggetto di una notevole incuria. Il tema delle centraline è fondamentale, siamo favorevoli alla produzione dell’energia elettrica tramite le turbine, ma serviranno accertamenti su centraline-portata dell’acqua. Quel cedimento che ci fu a fine di via del Fosso mi chiedo a che cosa sia determinato. La manutenzione è chiaramente necessaria, sono decenni che c’è una situazione che andava rivista. Le affermazioni di Bindocci sono improprie. I lavori vanno programmati in un’azione continuativa secondo un principio coordinato. No a uno scontro politico, è del tutto improprio. Situazioni camorristiche e minacce sul posto di lavoro? Bindocci, facciamole venire fuori se se ne hanno le prove. Sarebbero di una gravità tale che devono venir fuori. Io questo non lo tollero, queste cose devono emergere nelle sedi opportune. Sfido chiunque a poter dire che questa amministrazione abbia coperto situazioni strane o non chiare”. La presidente Angelini precisa: “Ho ricevuto pressioni, ma non specifiche minacce”.
Si passa alla votazione dei tre ordini del giorno. Il primo è quello presentato dal consigliere M5s Massimiliano Bindocci, con la richiesta al Comune di “essere più incisivo all’interno del Consorzio, che Sistema Ambiente formalizzi la pulizia delle griglie e che l’amministrazione si adoperi per un cambiamento del presidente del Consorzio dopo tanti anni alla guida dell’ente”. La risposta di Angelini (Pd): “Sono certa che il presidente Ridolfi, in carica dal 97/98, abbia rispettato l’iter legislativo, ma siamo consapevoli che certe cariche debbano avere un’alternanza. 25 anni di presidenza sono tanti. Ci auguriamo che ci sia un’alternanza”. L’ordine del giorno viene bocciato con 17 voti contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto (Barsella). Uscita durante il voto proprio la consigliera Alessia Angelini.
Il consigliere Daniele Bianucci (Sinistra Con) chiarisce la sua posizione: “Al contrario di quanto dichiarato dal consigliere Bindocci non mi sono mai dimesso dalla commissione speciale, pensavo ingenuamente di poter dare un contributo nel mio piccolo alla questione. Ho ricevuto attacchi strumentali e infondati e ho deciso per un avvicendamento all’interno del mio gruppo. Non ho ricevuto pressioni sul punto, ma alcune persone mi avevano consigliato in buona fede di darmi malato per questo consiglio comunale. Ma fortunatamente godo di ottima salute e sono una persona onesta, ma come fatto con l’avvicendamento penso che con altrettanta serenità non parteciperò al voto di tutti gli ordini del giorno presentati. Sono qui per sottolineare il mio dispiacere per come ha vissuto la questione la presidente Angelini”.
Il secondo ordine del giorno è di SiAmo Lucca ed è illustrato dal consigliere Alessandro Di Vito, con la richiesta di “tenere alta l’attenzione sul condotto pubblico e di istituire una commissione consiliare che si occupi in futuro specificamente del condotto pubblico”. Il secondo ordine del giorno viene bocciato con 18 voti contrari e 5 favorevoli.
L’ultimo ordine del giorno è quello a prima firma Alessia Angelini, presentato dal consigliere Giovanni Minniti che, tra le altre richieste, chiede alla Regione interventi straordinari sul condotto pubblico e di controllare l’attività del Consorzio. Così il consigliere Pilade Ciardetti (Sinistra Con): “Pur con molte perplessità, voteremo favorevoli al terzo ordine del giorno”. Il terzo e ultimo ordine del giorno viene approvato all’unanimità con 28 voti favorevoli.