Cercare lavoro diventa più facile con lo sportello del Comune: già 250 le persone assistite

22 febbraio 2022 | 15:09
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Dopo una prima fase sperimentale di ascolto, il nuovo strumento entra nel vivo con interventi diretti nelle aziende grazie all’incarico affidato al consorzio Mestieri Toscana che si occuperà di intercettare le competenze – del lavoratore e dell’azienda – per meglio conciliare domanda e offerta

Uno strumento di supporto per favorire l’incontro tra domanda e offerta, basato sulla ricerca non tanto delle qualifiche quanto piuttosto delle competenze personali e aziendali. Lo sportello del lavoro online del Comune di Lucca passa così da una primo momento sperimentale di ascolto dei bisogni a una nuova fase: quella dell’intervento diretto nelle politiche occupazionali.

E lo fa grazie a una rete di contatti già strutturati con il protocollo d’intesa sul tema siglato nel 2019 con tutte le realtà, associazioni di categoria e sindacati e grazie a un incarico di sei mesi affidato al consorzio di cooperative sociali Mestieri Toscana, che ha come sua unica mission quella, appunto, legata ai servizi al lavoro e alla formazione professionale.  Il tutto a partire da un dato: nel breve periodo di sperimentazione, avviato nella scorsa primavera, lo sportello ha preso in carico oltre 250 persone. Tra loro tante donne disoccupate ma anche uomini e giovani senza un’occupazione. Non è un caso, come ha sottolineato il consigliere con delega al lavoro Roberto Guidotti, proprio oggi (22 febbraio) sia apparso sulla Stampa un sondaggio di Alessandra Ghisleri che vede l’occupazione al primo posto della classifica delle priorità.

“Fin dall’inizio, dalla campagna elettorale del 2017, abbiamo messo il lavoro al centro del nostro programma – ricorda Guidotti -. E oggi, a pochi mesi dalla fine del nostro mandato e dopo due anni in cui i progetti sono stati messi in discussione dalla pandemia, non possiamo far altro che essere soddisfatti di aver messo in piedi quello che era il nostro obiettivo: uno strumento di intervento diretto nelle politiche attive del lavoro. Un progetto iniziato con il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2019 tra il Comune e le realtà del territorio impegnate sul fronte dell’occupazione, i centri per l’impiego, l’ufficio scolastico territoriale, le associazioni datoriali e di categoria, i sindacati e le fondazioni bancarie che ha portato prima alla creazione di uno spazio virtuale di ascolto e che ora porterà ad azioni ben strutturate. Il tutto senza volersi sostituire a nessuno ma anzi, con l’intento comune di trovare insieme una risposta ai bisogni occupazionali. Sia ben chiaro, lo sportello non è la panacea di tutti i mali: lo vediamo con le crisi che hanno attraversato e attraversano le aziende del territorio, ultima su tutte la vertenza di Arobera San Ginese. È solo nelle fasi più critiche che il Comune generalmente si ritrova a fare i conti il mondo del lavoro: per questo ci auguriamo che questo spazio, questo sportello, possa funzionare anche come un sentore in grado di intercettare, laddove ci sono, quei malesseri interni che poi portano alle soluzioni più drastiche”.

In questa nuova fase infatti – oltre all’attività che verrà portata avanti nel front office legata all’accoglienza e alla consulenza – il consorzio di cooperative sociali Mestieri Toscana metterà in campo dei validatori di competenze incaricati di fare scouting all’interno delle aziende locali non solo per rilevare le tipologie di figure professionali che le aziende ricercano, ma soprattutto per capire, scomponendole, le singole capacità e competenze che compongono le figure professionali ricercate.

“Il mondo del lavoro si rinnova sempre più in fretta di quanto lo facciano le politiche attive – ricorda la presidente Elisabetta Mazzetti -. Ormai la ricerca per qualifiche è superata: ciò che è importante indagare è la competenza della persona fisica e dell’azienda e lavorare su questo gap. Un approccio sperimentale, questo, che a Lucca non si è ancora mai visto ma che sta riscuotendo ottimi risultati in tutto il mondo: solo in questo modo siamo in grado di capire le caratteristiche compatibili per una certa posizione lavorativa. Di fatto abbiamo già iniziato, insieme al Comune, a costruire una rete di contatti con le associazioni di categoria e le aziende del territorio per capire i loro bisogni”.

Lo sportello lavoro realizzerà così un modello di servizi nell’area dell’accompagnamento al lavoro articolato in tre punti integrati e complementari tra loro, in grado di riallineare le caratteristiche dei lavoratori e le esigenze delle aziende: l’analisi delle competenze richieste dalle aziende (individuazione dei mercati strategici locali), l’attivazione di percorsi formativi ad hoc e l’inserimento in azienda (contratto e/o tirocinio extracurriculare). Lo sportello continuerà a operare completamente online, per residenti e domiciliati nel comune di Lucca su piattaforma Zoom, previa prenotazione e appuntamento, tramite la pagina web dedicata (accessibile dal portale dell’amministrazione comunale comune.lucca.it) oppure scrivendo all’indirizzo e-mail: sportellolavoro@comune.lucca.it.

“In questi anni abbiamo messo in campo tutte le azioni utili per favorire e tutelare qualsiasi forma di lavoro – ha ricordato Guidotti -. Dalla firma e la condivisione del protocollo lavoro alla successiva costituzione del tavolo interassociativo al confronto con tutto il mondo del lavoro per fare sistema e creare le giuste sinergie necessarie e utili a intercettare le difficoltà e i bisogni dei cittadini. Poi l’avvento della pandemia ci ha costretti a sospendere anche momentaneamente i nostri programmi che più velocemente possibile abbiamo riadattato: si è progettato lo sportello, necessariamente online e in forma di ascolto, anche per darci il termometro della situazione reale e poi ricalibrare le possibili soluzioni. Abbiamo condiviso i  progetti EconomiaDiTutti, ci siamo mossi per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla sicurezza nei luoghi di lavoro e attraverso il progetto Sicuro!,  si è incrementato  la diffusione della cultura della sicurezza nella scuola. Abbiamo sollecitato le amministrazioni dei comuni della provincia ad avviare un percorso di analisi e di condivisione attraverso la costituzione di una commissione intercomunale. Potevamo fare di meglio? Certo, che potevamo. Ma mi piacerebbe che chiunque vincesse le prossime elezioni, portasse avanti questo percorso. Un percorso che, nostro malgrado, ci ha visti impegnati nelle diversi crisi aziendali verificatesi sul nostro territorio o in altri comuni, ma che coinvolgevano lavoratrici e lavoratori residenti nel comune di Lucca. Un’attività non banale svolta lontano dai riflettori per la salvaguardia del lavoro”.