In classe al freddo da giorni, la protesta del Carrara torna in piazza: “Disagi quotidiani tra carenza di aule e spazi”
Accolti dal presidente del presidente della Provincia i rappresentanti d’istituto: “Caldaie mobili per questa primavera e sostituzione dell’impianto entro l’inizio del prossimo anno accademico”.
Da dieci giorni vanno a scuola senza il riscaldamento in classe. Ancora una volta, dopo un inverno di disagi gli studenti dell’Ite Carrara di Lucca sono tornati stamani (23 febbraio) in piazza per manifestare il loro malcontento. Ma la protesta per la caldaia ancora ko è stata la goccia – fredda – che ha fatto traboccare il vaso. Il sit-in è stata l’occasione per studenti e anche alcuni insegnanti per allargare i temi ai tanti problemi vissuti dalla scuola e dagli altri istituti lucchesi.
“Oggi siamo qui per protestare per i nostri diritti: ovvero il riscaldamento nella nostra scuola e il padiglione che tarda ad arrivare – ha spiegato Andrea Voi, rappresentante d’istituto -. Alcuni di noi sono infatti costretti a fare lezione nei laboratori perché ci sono state tolte delle aule. Da troppo tempo va avanti questa situazione: il padiglione c’era stato promesso per i primi mesi del 2019, poi la consegna è slittata a settembre 2019, poi a settembre 2021 e ora a settembre 2022. A questo punto non sappiamo più se fidarci o meno. Per quanto riguarda la caldaia, dopo anni di malfunzionamento, ieri sono venuti dei tecnici specializzati di Livorno a vederla: di fatto hanno detto che è irreparabile e che l’unica soluzione sarebbe sostituirla”.
Per questo il messaggio è diretto alla Provincia, sotto il cui palazzo si è svolto il presidio degli studenti, i quali impugnando cartelli e sollevando striscioni hanno messo in luce le numerose criticità che si trovano quotidianamente ad affrontare. Una protesta che ha sortito l’effetto desiderato: il presidente dell’ente di palazzo Ducale Luca Menesini è sceso in piazza per ascoltare le richieste dei rappresentanti d’istituto Renato Gnech, Andrea Voi e Filippo Bachi, che lo hanno seguito all’interno della sede provinciale.
“Non è prevista nessuna sistemazione dei moduli prefabbricati delle aule quando si procederà alla demolizione e ricostruzione del padiglione centrale della scuola (blocco B) che rientra nel progetto di completamento della riqualificazione e messa in sicurezza che prevede, tra l’altro, l’adeguamento alla normativa sismica della palestra, la realizzazione di una nuova centrale termica e l’installazione di una nuova recinzione delle resede di fronte all’impianto sportivo nonché un generale adeguamento alle normativa antincendio. Un intervento di demolizione e ricostruzione che non comincerà fino a quando non sarà concluso il lavoro nel blocco C lato Campo di Marte – ha assicurato Menesini -. Gli studenti che ora occupano le aule del padiglione centrale saranno spostati nel padiglione C attualmente in fase di ristrutturazione coi lavori che si concluderanno alla fine del 2022. Proprio la possibilità di utilizzare il padiglione rimesso a nuovo esclude l’ipotesi dei prefabbricati anche in relazione al numero degli iscritti dell’Ite Carrara”.
Per quanto riguarda, invece, il problema del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento, Menesini ha assicurato alla delegazione studentesca che la Provincia – già intervenuta con i propri tecnici e anche con altri tecnici specializzati – provvederà a installare delle caldaie mobili sino alla fine di questa stagione invernale e inizio primavera. Successivamente l’ente di Palazzo Ducale interverrà per risolvere radicalmente il problema della caldaia principale durante i mesi estivi per essere operativa all’inizio dell’anno scolastico 2022-2023. Durante l’incontro in Provincia, infine, sono poi emersi altri problemi di minore entità su cui però gli studenti hanno chiesto – e ottenuto – un impegno del presidente della Provincia Menesini per una rapida soluzione. Tra questi lo stato in cui versano alcuni servizi igienici, l’utilizzo di proiettori e Lim non utilizzati per la mancanza di tende di oscuramento e la necessità di costruire alcune pareti in cartongesso per dividere alcuni laboratori.