Corsi quadriennali, partono nuove sperimentazioni alle superiori

4 marzo 2022 | 15:25
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Oltre allo Stagi e a Esedra, si parte dal prossimo anno con Fermi-Giorgi e Pertini: “Non si studia media ma cambia il modo di fare didattica”

La sperimentazione del liceo in quattro anni per allinearsi con l’istruzione degli altri paesi in Europa. È stato presentato oggi (4 marzo) il progetto dei percorsi quadriennali delle scuole superiori, la cui sperimentazione già avviata in due istituti della provincia partirà dal prossimo anno scolastico in altre due scuole della Lucchesia. Si tratterà di un percorso a scelta e sarà attivata una sola classe per ogni scuola interessata, se ci sarà un minimo di 15 iscrizioni. I nuovi percorsi sono studiati ad hoc e calibrati per 4 anni e si svolgeranno attraverso anche attività integrative e l’ausilio delle nuove tecnologie.

A illustrarlo è Donatella Buonriposi, provveditore agli studi di Lucca e Massa Carrara, che inizia, però, con una premessa sulla situazione drammatica che si sta vivendo in Ucraina: “Davanti al palazzo del nostro ufficio scolastico gli studenti hanno messo uno striscione a sostegno dell’Ucraina e della pace. La scuola coglie l’occasione per dire no alla guerra”.

“Abbiamo voluto questo incontro – dice la Buonriposi presentando il progetto – per dare un’informazione corretta alle famiglie sul progetto dei percorsi quadriennali delle scuole superiori. È un percorso rivoluzionario, non è la semplice riduzione di un anno scolastico”. Le scuole interessate sono l’istituto Don Lazzeri-Stagi, il polo Fermi-Giorgi, l’istituto Pertini e il paritario Esedra.

Tra gli istituti che sperimenteranno il percorso quadriennale c’è l’istituto Don Lazzeri-Stagi, che porta avanti il progetto già da qualche anno: “Il nostro istituto è diversi anni che adotta e sperimenta questo progetto – spiega una docente -, tra 2 anni i primi ragazzi affronteranno la maturità quadriennale. Con questo progetto non si riducono i programmi, ma viene modificato il modo di fare didattica, grazie anche a tutte le innovazioni tecnologiche. La caratteristica del quadriennale è la progettazione, gli insegnanti si mettono alla prova nel ridurre la quantità di argomenti integrandoli tra le varie discipline e finalizzati all’acquisizione di competenze. Nella prima stesura erano previsti rientro pomeridiani, con quella nuova no. Il nostro corso è amministrazione, finanza e marketing, ma non è la vecchia ragioneria, non prepara un contabile, bensì prepara per il management. In tutti gli anni del percorso ci sono 4 ore settimanali di inglese e dalla terza è previsto il clil, ovvero lo studio di una materia totalmente in lingua inglese. Le competenze linguistiche non vengono insegnate a livello scolastico, ma come competenze specifiche che vanno nel settore del management. La maturità ha lo stesso valore di quella quinquennale; è qualificante perché da una preparazione più mirata, con approccio diverso che da competenze sia per l’ambito lavorativo che per l’università”.

Anche alla scuola paritaria Esedra e alla scuola bilingue il progetto del percorso quadriennale va avanti da qualche anno, dall’anno scolastico 2015/2016. “Una cosa fondamentale è che non si fanno 5 anni in 4. Questo è un nuovo modello di scuola, innovativo e moderno – spiega la dirigente dell’istituto – Si lavora sull’erogazione delle competenze. Si usano innovazioni scolastiche, come la classe rovesciata. È un tipo di scuola che si allinea con altri tipi di istruzione dell’estero. Questo facilita i ragazzi ad entrare nel mondo del lavoro e universitario dell’estero. C’è uno scostamento dal modo di scuola in cui l’insegnante sa tutto e i ragazzi apprendono, c’è uno scambio di conoscenze tra loro. Le lingue per noi sono fondamentali: il nostro è un liceo scientifico ma abbiamo il potenziamento della lingua inglese – conclude la dirigente – ci sono settimane di stop didattico in cui si fa solo inglese”.

Il polo Giorgi-Fermi e l’Isi Pertini partono dal prossimo anno con il progetto. “Dopo alcune iniziative autonome delle scuole, il Ministero ha capito che questi tipo di scuole vanno attivate sul territorio” ha spiegato il provveditore Buonriposi. Dai dirigenti dei due istituti viene ribadito che fare la scuola superiore in quattro anni non significa tagliare le discipline: “Si vanno a levare doppioni – spiegano i dirigenti dei due istituti – spesso in discipline diverse si fanno stessi argomenti, ma serve un’ottica orizzontale e non verticale. C’è la possibilità di fare qualcosa di trasversale, per guadagnare tempo. Queste competenze si acquisiscono lavorando in maniera trasversale fra le discipline”.

Il percorso dell’istituto Pertini prevede 36 ore settimanali, senza rientro pomeridiano, anche grazie alla possibilità di utilizzare la didattica digitale integrata. Il percorso quadriennale dell’Isi Pertini sarà economico turistico, e ci sarà un’importante focus su lingue, viaggi e attività sul territorio.

Anche il polo Giorgi-Fermi, che ha già 15 iscritti per il prossimo anno scolastico, prevede un orario incentrato sulla mattina, ma vi saranno anche delle attività pomeridiane per aumentare le conoscenze. Queste attività non saranno la semplice lezione frontale, ma attività stimolanti, con gli insegnanti che porranno diversi temi ai ragazzi per sviluppare nuove conoscenze e competenze e per portare avanti i nuovi progetti ministeriali. Anche il polo Giorgi-Fermi proporrà agli studenti diverse occasioni per poter fare stage all’estero.

Nello specifico nessuno studente si potrà inserire nel curriculum quadriennale a percorso già iniziato mentre sarà possibile decidere di abbandonare il percorso quadriennale per affrontare l’iter tradizionale di 5 anni.

A conclusione dell’incontro prende nuovamente parola Donatella Buonriposi, che ribadisce l’importanza di “spiegare il progetto alle famiglie, in quanto l’attività di orientamento del percorso quadriennale è stata limitata dal fatto che l’annuncio del ministero sull’avvio del progetto a partire dal prossimo anno scolastico è arrivato a ridosso della chiusura delle iscrizioni dei percorsi ordinari/quinquennali”. Viene ribadito dal provveditore agli studi di Lucca e Massa Carrara che, per quanto riguarda i percorsi quadriennali, le iscrizioni sono aperte e che ci sarà una classe per istituto che sperimenterà il progetto, che verranno attivate con un numero minimo di iscrizioni, di circa 15 alunni.